La missione del sacerdote nel pensiero del beato don Jerzy Popiełuszko – un martire contemporaneo della Polonia (original) (raw)

La missione del sacerdote nel pensiero del beato don Jerzy Popiełuszko. – un martire contemporaneo della Polonia = The Mission of the Priest in the Thought of Blessed Jerzy Popiełuszko – a Modern Priest-Martyr from Poland

The Person and the Challenges, 2013

The study entitled: La missione del sacerdote nel pensiero del beato don Jerzy Popiełuszko-un martire contemporaneo della Polonia ("The Mission of the Priest in the thought of Bl. Jerzy Popiełuszko, a modern priest-martyr from Poland") explores the theology of priesthood in the light of the thought and example of Bl. Father Jerzy Popiełuszko. The essay covers the following issues: 1) Fr Jerzy Popiełuszko in the context of the times he lived in; 2) The mission of the priest is to be close to God and to people; 3) The mission of the priest is to proclaim the Good News; 4) The mission of the priest is to minister the Sacraments; 5) The mission of the priest is to nurture hope; 6) The mission of the priest is to die for the Faith. The Author concludes that the phenomenon of Fr Jerzy Popiełuszko, which came into its full force after his martyr's death, allows us to see him as a clear model for modern priests. The blessed martyr from Warsaw reminds us that sanctity can be attained and lived in all historical contexts. Fr Jerzy also comes across as an exemplar of a very engaged shepherd of souls who walked the path to holiness whilst also working closely with many lay people who showed a special readiness to work with him and solicitude for the good of the Church in a world at war against God, the Church and its priests. Keywords Bl. Jerzy Popiełuszko, priesthood, martyrdom, pastoral care, nurturing hope. "Il Signore benedica la Polonia e doni sacerdoti con lo spirito evangelico di Popiełuszko, 25 maggio 2002"-ha scritto il card. Joseph Ratzinger nell'apposito Libro di memorie in occasione della visita nella parrocchia di san Stanislao Kostka a Varsavia, dove si trova la tomba del beato don Jerzy Popiełuszko, martire contemporaneo Polacco.

"LASCIARSI GUIDARE DALLO SPIRITO..." Omelia del Card. Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Basilica Santa Maria in Trastevere, Roma 17 Maggio 2013

Vigilia di Pentecoste e Dedicazione della Cappella dedicata a San Nicola di Myra presso la Sede della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellwships presso Palazzo San Calisto, Città del Vaticano.

IT EN ES FR un dicastero della Curia romana a servizio dei fedeli laici Home Profilo Eventi Associazioni / Movimenti Giovani Donna Chiesa e Sport Cerca Home Page del Pontificio Consiglio per i Laici Il cardinal Rylko all'inaugurazione della cappella in onore di San Nicola di Myra Il 17 maggio scorso, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, il cardinale Stanisfaw Ryfko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica in occasione dell'inaugurazione della cappella in onore di San Nicola di Myra, taumaturgo, presso la Sede della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships. Alla vigilia della veglia di Pentecoste, che il giorno successivo vedeva associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità impegnati nell'incontro con il Santo Padre in occasione dell'Anno della Fede, il cardinale Ryfko, nelle sue parole di introduzione e nell'omelia, che vi presentiamo, richiamava tutti i battezzati alla riscoperta della propria identità cristiana ed alla presa di coscienza del fatto che lo Spirito Santo deve essere, per ogni christifidelis "principio costitutivo del suo essere". Sua Eminenza spronava quindi tutti ad un impegno missionario che, anche secondo le parole del cardinale Bergoglio in occasione dell'inizio di questo Anno della Fede, rispondesse alla necessità, della Chiesa e del mondo, di "pensare il nuovo, creare il nuovo, apportare il nuovo, lasciare che il nuovo lievito dello Spirito faccia fermentare la pasta del nostro quotidiano, come persone, come comunità, come Chiesa". ,.. Lasciarsi guidare dallo Spirito ...

Jerzy Popieluszko: la resistenza nella Polonia comunista

Linea Tempo 30/22, pp. 97-102., 2022

Il processo di dissoluzione dei regimi comunisti dell’est europeo è iniziato in Polonia, grazie all’opera di Solidarność e, più in generale, all’attivismo del mondo cattolico di quel paese. Tra i protagonisti di questa svolta epocale si ricorda la figura del sacerdote Jerzy Popiełuszko (1947-1984) che ha pagato con la vita la sua ferma opposizione contro la dittatura.

LA MERIDIANA CANONICA DELLA CHIESA DI S. LORENZO IN PORTOVENERE

Mi è stata segnalato di recente questo antico reperto medievale, identificato sommariamente come una meridiana. La foto è stata scattata dall'utente Kriszta13 che l'ha postata sulla sua pagina di Panoramio all'indirizzo http://www.panoramio.com/photo/34293736\. Premessa La foto è stata scattata il 13 marzo 2010 alle ore 13:24:47. L'informazione con la foto è arrivata a me grazie all'interessamento di un altro utente di Panoramio, xocotl, che sembra il nome di un totem azteco, ma in realtà è una persona gentilissima che si interessa di meridiane e che ho avuto ilpiacere di conoscere "virtualmente" grazie a Panoramio. Ma ritornando alla meridiana in questione e tralascianto i simpatici commenti degli altri lettori della pagina di Kristza13, cerchiamo di dare una descrizione quanto meno fantasiosa e il più possibile vicina ad una interpretazione che tenga conto delle conoscenze storico-gnomoniche acquisite sull'argomento dal 1988 ad oggi. Rimando il lettore per le nozioni generali ed un approfondimento storico sulle Ore Canoniche ai miei articoli specifici e, in particolare a quello pubblicato sulla storica "Rivista Cistercense" n. 14 del 1997 che può essere letto sul mio sito all'indirizzo: http://www.nicolaseverino.it/le\_meridiane\_canoniche.htm. Ho trovato un'altra foto di questa meridiana sul sito Maura della Valle in una scheda senza alcuna informazione gnomonica relativa. La meridiana si trova ubicata attualmente sullo spigolo sinistro della facciata della chiesa romanico-gotica di San Lorenzo, in Piazza San Lorenzo a Portovenere (La Spezia). Da Wikipedia si legge che la chiesa, denominata anche Santuario della madonna Bianca, "venne eretta nel 1098 da parte dei genovesi, seguendo lo stile romanico, in un luogo dove in antichità sorgeva probabilmente un tempio dedicato a Giove. Nel 1340 vi si sviluppò un incendio, nel 1494 venne parzialmente distrutta ad opera degli aragonesi e subì alcuni restauri tra il 1494 e il 1582". Per approfondimento generale storico sulla chiesa: http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario\_della\_Madonna\_Bianca. In altri siti si legge che la chiesa fu invece costruita tra il 1116 e il 1130. Essa fu consacrata nel 1130. Considerazioni preliminari La meridiana, nella sua collocazione attuale, si trova ad almeno 4 metri di altezza dal piano di calpestio, come è possibile vedere dalla foto affianco. Essa è stata murata nello spigolo della chiesa certamente per posizionarla in modo che la sua faccia guardi verso sud. Le tracce di materiale moderno rivelano che essa è stata installata ni questo punto in tempi relativamente recenti. In mancanza di documentazione storica non è possibile risalire con esattezza a queste informazioni, ma è certamente da escludere che essa fosse stata opsta in quella posizione in tempi antichi. Le dimensioni della pietra possono essere stimate, di circa 30 cm di diametro e la sua attuale collocazione, di conseguenza, fa si che la lettura dell'ora e in particolare degli elementi prossimi alle linee orarie principali, non fosse stimabile con la dovuta precisione. Tutti elementi questi che dimostrano l'errata attuale collocazione e il fatto che il reperto sia stato trafugato da altro sito, o da un altro punto dell'edificio sacro, dove

Il concetto di "missione" nella teologia ortodossa contemporanea

Lo studio propone un’analisi storico-contenutistica dell’evoluzione etimologica e semantica che subì la nozione di “missione” all’interno dell’ambito teologico ortodosso contemporaneo, in particolare in quello ellenofono. L’esame degli autori odierni più accreditati, evidenzia, infatti, il tentativo di definire teologicamente e di approfondire ecclesiologicamente il contenuto dell’impegno missionario. La missione (ιεραποστολή), intesa come l’annuncio kerigmatico della verità di Cristo, accompagna e si completa con l’evangelizzazione (ευαγγελισμός), che comprende la ricapitolazione finale di tutte le cose alla luce dell’eschaton, già penetrato nella storia. Tale idea ha ispirato i teologi a discernere le dinamiche più profonde dell’attività missionaria, in seno alla riconoscimento del mistero della Chiesa e in virtù all’inseparabile vincolo tra storia ed escatologia, quali: la testimonianza della gloria di Dio Trino; la “martyria” del Regno escatologico di Dio e dunque del legame imprescindibile tra storia ed eschaton; l’approfondimento del concetto di “liturgia dopo la Liturgia”, ovvero dell’ispirazione liturgica ed eucaristica della missione che pone l’accento sulla trasformazione della creazione. Sono appunti tali approcci che hanno dato il via ad una peculiare sintesi teologica di impronta missiologica.

IL clero della diocesi di Porto nell’Europa del medievo

2005

Nell' ambito del progetto "Fasti Ecclesiae Portugaliae", che pretende di far onoscere la prosopografia del clero diocesano portoghese dalla Riconquista fin gli inizi del secolo XIV, ci è toccato l, così come ad altri due investigatori anch' ssi presenti in questo Colloquio, il rilevamento delle informazioni relative al lero della Diocesi di Porto. In questo momento, si trova in fase finale di raccolta ati a partire dalla documentazione primaria (fonti medioevali, inedite o no). Per il fatto che stiamo lavorando con questo tipo d'informazioni siamo portati indagare, nella hibliografia esistente, il maggior numero di riferimenti alla ocesi in considerazione ed ai suoi prelati nel medioevo. Non ci è voluto molto empo per verificare, nonostante i numerosi volumi, che, direttamente o direttamente si rapportino alla città, a qualche suo prelato o anche alla chiesa rtoghese in generale, le poche notizie che si hanno sulla diocesi propriamente a. Vogliamo con questo dire che, nelia scia di studi classici che ci portano degli enchi più o meno completi, e più o meno corretti, dei prelati di Porto (questo è il caso di D. Rodrigo da Cunha2 o, già ali'inizio del secolo XX, di Monsignor José Augusto Ferreira3, parecchi autori hanno ripetuto informazioni4, aggiungendo poco di nuovo e soprattutto cercando d'analizzare i'evoluzione della Diocesi non nella sua dimensione interna (cioè, struttura, membri, patrimonio, ecc.), ma Universidade do Porto. Ricercatrice del progetto Fasti Ercleriae Portugaliae. Universidade do Porto. La squadra incaricata della Diocesi di Porro costituitadal Professore A. Carvalho Homem. e dai onori Luis Carlos Amaral e Andr6 Marquer, oltre le firmatarie di Questo lavoro. CUNHA, D. Rodrigo-Catdlogo e Hist6ria dar Biipar do Porto. Porto, 1623. FEIUIEIRA, Jar6 Augusto-Memdriar archeoldgico-hist6ricar da cidade do Porto: Fartor epircopair e

“Un combattente tenace”: il cardinale Wyszyński raccontato dal «Corriere della Sera» (1950-1981)

Załącznik Kulturoznawczy, 2021

Stefan Wyszyński (1901-1981), cardinal, archbishop of Warsaw and Gniezno from 1948 to 1981, Primate of Poland, was one of the most important post-World War II personalities in Poland. He was the key person in establishing the relationship between the Church and the Communist regime for over thirty years. From 1950 to 1981, the "Corriere della Sera", one of the oldest and most prestigious Italian newspapers, wrote a lot about Wyszyński. This essay analyzes its work in a critical way, keeping in mind the historical period and the opinions of the Italian national press.

Wiesław Block, Achille Ratti, Nunzio apostolico in Polonia e i Frati Minori Cappuccini a Varsavia alla luce dei ‟I Diari” (1918-1921), in Collectanea Franciscana 88(2018), 217-249.

Monsignor Achille Ratti, the future Pope Pius XI, was from 1918 to 1921 the first the Apostolic Visitador and then the Apostolic Nuncio of the Holy See in Poland. During his stay in the capital of the nascent State of the Second Republic of Poland, Msgr Ratti wrote two volumes of the Diary, that is, he put down every day in black and white in elegant calligraphy so much news that testifies to his activity. The Diary was the main and the only source used in the survey carried out in this article. The research was aimed at re-visiting the relationship between the Commissariat of the Capuchin Friars Minor in Poland, and especially in Warsaw and Msgr Ratti. The Diary clearly shows how, with the passing of the months since his arrival, Ratti became a sure point of reference for the Capuchin friars. His interventions, answers, suggestions, relationships, became more and more characterized by his paternal love for these sons of St Francis. No wonder then that even the friars on their part, and in a special way Blessed Anicetus Koplin, opened up, confiding in Ratti. This relationship undoubtedly was mutual. The confidence with the Capuchins allowed him to understand many complex situations because they arose along the history of the Polish Church, which remained more than one hundred years under the dominion of three powers: Russia, Austria-Hungary and Germany. Undoubtedly, the meeting with the Church of Poland – and in the case of this study with the Polish Capuchins – helped Msgr Ratti to better perform his Petrine ministry, starting from his election in 1922 and for the next seventeen years, during which he, as pope, turned the rudder of Peter's Boat.

(2012) Catechesi missionaria nella Pontificia Università Urbaniana (Roma)

L. Meddi, Laboratorio 3: Il cammino della Catechesi Missionaria nella Università Urbaniana, in J.-A. Barreda, Formare alla missione. 25° della Facoltà di Missiologia dell'Università Urbaniana, Urbaniana University Press, Roma 2012 , 2012

La riflessione sulla Catechesi Missionaria (= CM) della Facoltà di Missiologia della Università Urbaniana si inserisce all’interno della formula “catechesi evan­gelizzatrice" (cf. Puebla 8) che in buona sostanza univa le due strategie fonda­mentali della riflessione precedente e iniziata all’inizio del XX secolo: recupe­ro della fonte biblica e attenzione alle situazioni di significato della vita dei destinatari. Su tali basi si sviluppa la riflessione intesa a inserire i temi della inculturazione, del dialogo interreligioso e delle pratiche missionarie del pri­mo annuncio e del catecumenato. +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ The reflection on Missionary Catechesis (= CM) of the Faculty of Missiology of the Urbaniana University is part of the formula "evangelizing catechesis" (cf. Puebla 8) which essentially united the two fundamental strategies of the previous reflection which began at the beginning of the 20th century: recovery of the biblical source and attention to the situations of meaning in the life of the recipients. On this basis, the reflection is developed aimed at including the themes of inculturation, interreligious dialogue and the missionary practices of the first announcement and the catechumenate. ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ La reflexión sobre la Catequesis Misionera (=CM) de la Facultad de Misionología de la Universidad Urbaniana se enmarca en la fórmula "catequesis evangelizadora" (cf. Puebla 8) que unía esencialmente las dos estrategias fundamentales de la reflexión anterior iniciada a principios de El siglo XX: recuperación de la fuente bíblica y atención a las situaciones de sentido en la vida de los destinatarios.Sobre esta base, se desarrolla la reflexión encaminada a incluir los temas de la inculturación, el diálogo interreligioso y las prácticas misioneras del primer anuncio y el catecumenado. ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ La réflexion sur la Catéchèse Missionnaire (= CM) de la Faculté de Missiologie de l'Université Urbaniana fait partie de la formule « catéchèse évangélisatrice » (cf. Puebla 8) qui unissait essentiellement les deux stratégies fondamentales de la réflexion précédente commencée au début de le XXe siècle : récupération de la source biblique et attention aux situations de sens dans la vie des destinataires. Sur cette base, la réflexion se développe visant à inclure les thèmes de l'inculturation, du dialogue interreligieux et des pratiques missionnaires de la première annonce et le catéchuménat.