Patrimonio culturale e sviluppo delle comunità (original) (raw)
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Patrimonio culturale e turismo sostenibile
Sfide. Temi e riflessioni per un futuro equo e sostenibile, 2023
This article explores the intersection of cultural heritage and sustainable tourism, focusing on innovative solutions that promote responsible and sustainable tourism experiences. The current globalized world encourages travelers to seek their roots and embrace the unique aspects of places, fostering tourism that values heritage as an identity resource in the face of the risk of homogenization. As heritage has evolved, it has become an industry in contemporary global societies. Tourist destinations present themselves as hubs of heritage, culture, and events, revitalizing their reputation and competitiveness. This transformation can lead to conflicts when meanings and practices clash among different stakeholder groups. The article emphasizes the need for sustainable approaches to balance tourism demand with heritage preservation. It highlights the role of technology in achieving sustainable cultural tourism, particularly through Recommender Systems (RS) that offer personalized recommendations for attractions, accommodations, and activities based on user preferences and behaviors. These systems are crucial in managing visitor flows, addressing over-tourism, and enhancing the overall tourist experience. The article cites examples like Check Barcelona, a web application that provides real-time information on visitor numbers at cultural sites to promote more sustainable and less crowded experiences. While Recommender Systems have the potential to guide and enhance tourist experiences, the article also acknowledges concerns about data privacy, commercial interests, and the potential for users to become mere data sources. Despite these challenges, the participatory nature of these technologies allows travelers and residents to co-create narratives, transforming them from consumers to producers of meaning in the tourism landscape. This, in turn, can lead to more satisfying and sustainable tourist experiences.
CULTURA E SVILUPPO PER LA CRESCITA DELLE COMUNITÀ
direttore FABIO PELLEGRINI vice direttore LINO MOTTA direttore responsabile PIERO FAGONE redazione ROBERTA PUGLISI GIOVANNA CIRINO NINO RANDISI redazione@coppem.org traduzioni ELVIRA CALABRESE, MARIA CONCETTA SPINOSA, GIOVANNA PAGANO (INGLESE) DOMINIQUE PASTA (FRANCESE) SONIA YAKOUBI (ARABO) grafica LUIGI MENNELLA stampa FOTOGRAF -PALERMO foto di copertina PALERMO, BURJ AL ARABIIN
La cura del patrimonio storico-culturale come leva di sviluppo del territorio
La cura del patrimonio storico-culturale come leva di sviluppo del territorio. Una nuova frontiera dell'ottava legislatura "In Italia più forse che in qualsiasi parte della terra le condizioni del suolo, che a primo tratto si direbbero prodotto di circostanze accidentali e transitorie, si collegano intimamente con gli avvenimenti storici." (Carlo Cattaneo, 1863) Il recupero del patrimonio monumentale non solo a fini di passiva "tutela", bensì quale leva per lo sviluppo del territorio è il criterio di fondo della politica della Lombardia nel settore. Il metodo è quello della "programmazione negoziata", che sfocia in accordi tra Regione e Comuni o altri enti di rilievo costituzionale interessati. I circa cinquanta accordi del genere già vigenti e in atto danno concreta testimonianza dell'entità di tale politica, destinata ad avere ulteriore sviluppo nella corrente ottava legislatura.
Valorizzazione in chiave sociale dei beni culturali
Metodologie di comunicazione e fruizione integrata dei centri storici tra nuove tecnologie e servizi alla persona. " Il modo migliore di prevedere il futuro è inventarlo " Alan Kay In Italia ci troviamo in una particolare contingenza che a seguito della crisi finanziaria ed industriale, dei flussi migratori e dei processi di globalizzazione economica e sociale, molte città hanno dovuto riconvertire il loro piano di sviluppo territoriale ed è qui che, grazie alle nuove tecnologie possiamo incidere sul nuovo concetto di accessibilità come servizio alla persona e alla comunità. La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006 ha introdotto un vero e proprio cambio di paradigma nell'approccio al tema della disabilità, fornendone una lettura improntata ad una nuova visione culturale, scientifica e giuridica. L'accessibilità, infatti, è un fattore particolarmente efficace per innescare e consolidare coerenti, durevoli e sostenibili processi di sviluppo infrastrutturale volti a promuovere stili di vita sani e ad elevare il capitale sociale ed economico delle comunità. Si può ammettere che l'assetto urbanistico di una città ha concorso, nel tempo, a rendere più o meno efficaci le interazioni pubbliche e forse " la città e ogni altra piattaforma: è costruita dagli essere umani ma poi diventa un contesto, un sistema di logiche che inquadra i comportamenti. Purtroppo buona parte delle nostre città sono state concepite volutamente non inclusive, la realtà italiana conta comuni e comunelli fortificati che si difendevano l'uno contro l'altro e che facevano dell'impedimento fisico un fattore di forza e il vantaggio competitivo per rimanere indipendenti dall'egemonia altrui. Oggi nel terzo millennio dobbiamo svolgere il lavoro inverso, ovvero partire dalla città antropizzata e non inclusiva per renderla maggiormente aperta e " comunicativa " ponendo l'accento su l'equilibrio tra la dimensione individuale e quella collettiva. Nel nostro tempo la comunicazione e la condivisione sono la forma di crescita delle comunità e del sapere dell'umanità, per questo l'apertura mentale e fisica è una necessità per ogni realtà: esiste pertanto uno stretto legame tra accessibilità/partecipazione e crescita collettiva, personale e sociale in qualsiasi attuale campo di attività. Accanto alla più tradizionale visione sostanzialista del patrimonio culturale, come insieme di beni statici e sedimentati da conservare e da trasmettere (si veda il D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, " Codice dei beni culturali e del paesaggio "), si sta gradualmente affermando un metodo più dialogico e interattivo di intendere il patrimonio come insieme di beni da fruire e condividere. Aumentare l'accessibilità di luoghi, beni e servizi significa rendere le nostre città più eque e vitali. In conseguenza di questo potremo ottenere indicatori socio-economici, diretti ed indiretti, più favorevoli come ad esempio l'aumento dei visitatori dei luoghi pubblici, un migliore uso del tempo da parte degli abitanti, la riduzione dei costi sanitari a carico della collettività indotta da stili di vita più sani e dalla diminuzione degli infortuni ed in genere la valorizzazione della qualità urbana. Una città non accessibile oltre ad essere una città ingiusta perché impedisce a tante persone di non coltivare le proprie aspirazioni è anche una città incompleta perché impedisce ad un segmento di popolazione di dare un contributo diretto alla crescita della città.
CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE DELLO SPAZIO
EdA Esempi di Architettura | Special Issue, 2019
The Humanities and social disciplines are constantly animated by epistemological and methodological pluralism and differ in criteria, targets and methods of research. These disciplines are born in the world of ancient Greece. However, it is interesting to observe how, in the historical development of knowledge, the Humanities have worked on the resolution of problems related to knowledge, to guidelines of research and to definition of methodologies for qualitative and quantitative evaluation. Certainly the Italian Renaissance has marked a very important phase because in this epoch the human sciences were considered fundamental and of support to the development of the science still in empirical phase. Even all the scientific evolutions that we can record in the different historical eras have availing themselves of the contribution of the humanities. The scientist has always been a great humanist. After decades of disciplinary perimeters, we finally go back to thinking about the dialogue between Science and Humanities. This paper aims to open a new research perspective that finds interesting feedback in the world of astronomy and then beyond the Earth, where science, philosophy, history, art, theology help to trace new paths of study and pursuing new, important knowledge for the future of humanity. Keywords: Cultural heritage, Space, Culture, Lifelong education, Humanity.
Territorio e Patrimonio_Conoscere per Valorizzare
Il Comune di Muros ha avviato nel febbraio 2006 un progetto pilota di censimento, valorizzazione e promozione dei beni culturali e ambientali compresi nel suo territorio. Le attività di carattere multidisciplinare condotte in quindici mesi di lavoro hanno riguardato:
Archeologia e paesaggio culturale
Espacio Tiempo y Forma. Serie VII, Historia del Arte, 2008
Il concetto di paesaggio culturale, al di là delle critiche giurisprudenziali che si possono muovere agli interventi normativi messi in atto negli ultimi anni, se accolto a livello territoriale può costituire un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio culturale, inteso come l'insieme dei beni culturali ed ambientali. L'archeologia, in particolare, può beneficiare di un simile approccio e diventare uno dei tanti nodi della trama che si puó evidenziare su un territorio da valorizzare. Una proposta di gestione per il paesaggio culturale può essere rappresentato dal distretto culturale. PAROLE CHIAVI Archeologia, valorizzazione, paesaggio culturale, Calabria, distretto culturale.
Un progetto per la cultura della popolazione
Educazione, 2020
A project for the culture of the population The major limitation of the decisions taken in the field of education on the first phase of the Covid-19 epidemic was not teachers' lack of experience on distance education and e-learning, but conceiving it as an imitation of face-to-face teaching practices. In this framework, informal education has grown significantly for pupils belonging to favored social strata, while it has decreased for those of the most disadvantaged groups. It is instead necessary to understand that we are facing a structural change, which must be governed on a pedagogical level. Resumen Un proyecto para la cultura de la población La principal limitación de las decisiones adoptadas en el ámbito de la educación en la primera fase de la epidemia de Covid-19 no fue la falta de experiencia de los profesores en materia de educación a distancia y e-learning, sino el hecho de concebir las medidas a imitación de las prácticas de enseñanza presencial. En este marco, la educación informal ha crecido significativamente para los alumnos pertenecientes a los estratos sociales más altos, mientras que ha disminuido para los de los grupos menos favorecidos. Es necesario, pues, comprender que nos encontra-mos ante un cambio estructural, que ha de ser dirigido en un nivel peda-gógico.