2015_Storia e storia linguistica (original) (raw)
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2020 Linguistica e storia della lingua italiana
La rete dei saperi nelle università napoletane da Federico II al 2000, a cura di C. De Seta, vol. 3, Artem Prismi, 2020
a cura di Cesare de Seta art director enrica d'aguanno redazione paola rivazio impaginazione francesca aletto elaborazione immagini franco grieco arte'm è un marchio registrato di prismi certificazione qualità ISO 9001: 2015 www.arte-m.net stampato in italia © copyright 2020 by prismi editrice politecnica napoli srl tutti i diritti riservati si ringraziano ANM, Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.
2015 Una storia dell’italiano scritto per i nodi della storia della lingua italiana
Quaderno di italianistica 2015, a cura della Sezione di Italiano dell’Università di Losanna, Edizioni ETS, 2015
In questa sezione del Quaderno si raccoglie una serie di scritti dedicati alla Storia dell'italiano scritto (SIS), curata da Giuseppe Antonelli, Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin e uscita in tre volumi nel 2014 per i tipi di Carocci. Ad alcuni dei contributi proposti in un incontro di studio presso l'Università di Losanna il 9 e 10 ottobre 2014 (sono gli interventi di Pietro G. Beltrami, Paolo D'Achille, Michele Loporcaro, Uberto Motta, Niccolò Scaffai e Luca D'Onghia) si aggiunge la relazione presentata da Rita Librandi all'Accademia dei Lincei il 12 marzo 2015. Un ringraziamento va, oltreché agli autori e agli altri partecipanti all'incontro di studio (in particolare a Simone Albonico e Claudio Marazzini che ne hanno presieduto le sessioni), alla Scuola dottorale di Studi italiani-Letteratura, linguistica e filologia della Conférence Universitaire de Suisse occidentale, che ha dato il suo sostegno all'organizzazione delle giornate losannesi.
Storia della lingua e linguistica
2015
In questa sezione del Quaderno si raccoglie una serie di scritti dedicati alla Storia dell'italiano scritto (SIS), curata da Giuseppe Antonelli, Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin e uscita in tre volumi nel 2014 per i tipi di Carocci. Ad alcuni dei contributi proposti in un incontro di studio presso l'Università di Losanna il 9 e 10 ottobre 2014 (sono gli interventi di Pietro G. Beltrami, Paolo D'Achille, Michele Loporcaro, Uberto Motta, Niccolò Scaffai e Luca D'Onghia) si aggiunge la relazione presentata da Rita Librandi all'Accademia dei Lincei il 12 marzo 2015. Un ringraziamento va, oltreché agli autori e agli altri partecipanti all'incontro di studio (in particolare a Simone Albonico e Claudio Marazzini che ne hanno presieduto le sessioni), alla Scuola dottorale di Studi italiani-Letteratura, linguistica e filologia della Conférence Universitaire de Suisse occidentale, che ha dato il suo sostegno all'organizzazione delle giornate losannesi.
Lingua e identita' sociale 2015
L'analisi della relazione tra lingua e identità sociale è un campo accademico molto vasto e prolifico che, per ovvie ragioni di spazio, non può essere trattato per intero in questo capitolo. È utile però ricordare come l'identità possa scaturire attraverso i diversi processi di uso sociale della lingua 1 , sia ad esempio nell'interazione tra variabili sociali (genere, educazione, località, religione, ecc.) e stilistiche (scelte lessicali, fonetiche, ecc.), sia nella definizione di identità linguistica come associazione tra determinate espressioni di cultura e denominazioni specifiche di un idioma (Italiano, Swahili, Quechua, ecc.). La lingua è sicuramente uno degli strumenti fondamentali di trasmissione della cultura. Per questo, la lingua è da sempre vista come un elemento caratterizzante dell'identità individuale poiché (insieme all'etnia, religione, ecc.) identifica un parlante come appartenente a un determinato gruppo e, al tempo stesso, contribuisce all'identità collettiva del gruppo come elemento di differenziazione dagli altri gruppi. Per molto tempo questo stretto rapporto tra lingua e identità è stato visto in termini essenzialisti, statici e deterministici. Le lingue cioè sono spesso state rappresentate come espressioni "naturali" del carattere collettivo di un ethnos in grado di determinare o condizionare il modo di pensare dell'individuo. È questa l'interpretazione più "forte" dell'ipotesi whorfiana 2 secondo cui attraverso la lingua non trasmettiamo solo il codice ma anche la visione stessa del mondo e della realtà codificate nelle strutture linguistiche. Questa nozione di lingua come qualcosa d'intrinseco all'individuo è però sempre meno favorita dalla linguistica e dall'area interdisciplinare di studi culturali che tendono a leggere l'ipotesi whorfiana in chiave più "debole" come relativismo culturale o, in forme più critiche, a confutarla completamente concependo la lingua principalmente come processo di costruzione 1 Secondo una definizione generica, la lingua rappresenta un sistema codificato di suoni e simboli che ci permette di comunicare il pensiero e interagire socialmente. Inoltre secondo la classica distinzione saussuriana (De Saussure, 1992) la lingua può essere vista distintamente come sistema sintattico di significanti-significati che esiste in forma astratta (langue) o come l'utilizzo pratico di tali strutture (parole). 2 Secondo l'ipotesi di Sapir-Whorf, le strutture di una lingua influenzano e determinano il modo di pensare degli individui . Franco Zappettini 2016 © Varani, N., De Boni, F. Geografia Interculturale McGraw Hill Lingua e identità sociale 2
Lingua e dialetto in Goldoni - 2015
La soluzione duttilmente articolata che Goldoni dà ai problemi del testo teatrale, in quanto testo scritto che presuppone e sottintende il parlato scenico, nasce proprio dalla sua reinterpretazione dell'estemporanea plasticità linguistica -e quindi della carica di verità espressiva -della commedia dell'arte, di cui al tempo stesso lo scrittore rifiuta le schematizzazioni, i convenzionalismi, le sguaiataggini, gli intrecci scontati, le maschere sempre uguali a sé stesse, le «sconce arlecchinate» 355 .
Note Bibliografiche Di Storiografia Linguistica
Historiographia Linguistica, 1979
La riedizione ampliata del saggio storico-bibliografico di E. F. K. Koerner 1978, che riunisce in tre sezioni di diversa ampiezza cronologica (1822-1915; 1916-1961; 1962-1976) ben 387 titoli di storia del pensiero linguistico, analiticamente descritti e commentati -la metà dei quali si colloca in questi ultimi quindici anni -non puô non essere accolta con évidente soddisfazione, quando si pensi alla rarità di opere del genere per la fatica improba cui deve sobbarcarsi un autore. Delia relativitá dei eriteri selezione del materiale è ben consapevole il Koerner, il quale ha registrato solo titoli "of general accounts" (p.v), escludendo gli studi di carattere n monografico, non senza eccezioni soprattuto riguardo agli anni a noi più vicini. Essendoci occupati già (cfr. Sgroi 1977(cfr. Sgroi [1979]]) della prima edizione di questo lavoro apparso come saggio in più puntate su questa stessa rivista (cfr. Koerner 1973-75), ci limiteremo qui a segnalare alcune possibili integrazioni relativamente agli anni 1973-76, per venire incontro al desiderio dell'A. che "would appreciate receiving information on earlier publications that have so far escaped [his] notice" (p.vii). Oltre a testi dedicati pressoché esclusivamente a problemi di storia delle idee linguistiche (