Verità digitale. Dalle fake news all’alfabetismo informativo (original) (raw)
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Quando l’alfabetizzazione diventa cyber, responsabile e digitale
Franco Angeli - Libro Digital Literacy e giovani:Digital literacy e giovani: Strumenti per comprendere, misurare, intervenire, 2017
publication date Oct 30, 2017 publication description Franco Angeli - Libro Digital Literacy e giovani:Digital literacy e giovani: Strumenti per comprendere, misurare, intervenire publication description In che cosa consiste l’alfabetizzazione del XXI secolo? I cittadini e i giovani cittadini del XXI secolo devono possedere competenze e abilità che permettano loro di esercitare attivamente la cittadinanza in un contesto in continua evoluzione e che richiede l’acquisizione e la padronanza di competenze di base, letterarie e mediatiche, divenute tutte, in modo trasversale, anche cyber e digitali! L’unita “Cyber & Digital Citizens’ Security” del Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea propone uno strumento ludo-educativo “Happy Onlife” [1], [2], il cui obiettivo è educare bambini e ragazzi all’uso responsabile e sicuro delle tecnologie e della rete e a riconoscere e combattere fenomeni come il cyberbullismo. Il gioco nella sua versione cartacea e digitale - insieme alle altre risorse comprese nel toolkit - sostengono l’apprendimento e la costruzione di una nuova cittadinanza e cultura digitale. Le aree esplorate sono quelle previste dal DIGCOMP [3], un quadro di riferimento sviluppato nell’ambito di un progetto europeo e considerato dall’indicatore europeo DESI (Digital Economy and Society Index) [4], ripreso dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) [5], e anche dal MIUR nel Piano Nazionale Scuola Digitale [6], come il modello su cui basare la costruzione e le rilevazioni sul livello delle competenze digitali. Le aree indagate spaziano dalla ricerca di informazioni, alla capacità di lettura e analisi dei dati, la comunicazione, la gestione della propria identità digitale, la creazione di contenuti, la risoluzione dei problemi e la cyber-sicurezza. Happy Onlife è stato realizzato con un approccio di ricerca qualitativo, partecipativo e centrato sull’utente ed è considerato da ragazzi, genitori ed educatori come un valido strumento contro l’analfabetismo funzionale digitale. La possibilità di rilasciare la licenza software open (EUPL licence) permetterà la co-costruzione di nuove versioni e l’aggiornamento in termini di contenuti e traduzioni.
Fake news, conspiracy theories, forgeries: contemporary society appears to be particularly sensitive to the theme of "fake" and even history easily becomes the object of falsification. Considering different types of uses, reuses and abuses of history, the book reviews the many reasons that lead to the production of fakes: frustrated ambitions, economic interests, thirst for power. Accustomed by trade to dealing with fact checking, the authors of the contributions investigate the different forms of mystification of reality, starting from a common premise: no opposition between the "bad guys" (forgers and their accomplices, aware or unaware of the deception) and the "good guys" (the champions of truth, honesty and authenticity), but research into the origins and purposes of revisitations, errors and inventions.
2023
Fake news, libero mercato delle idee e autorità pubblica della verità nella prospettiva del costituzionalismo digitale Fausto VECCHIO * Sommario: I. Premessa. Le fake news e la nuova centralità delle riflessioni su diritto e verità 2. Il dibattito americano su costituzione e cyberspazio e i suoi riflessi sugli sviluppi ordinamentali: dal "diritto dei cavalli" di Easterbrook alle limitazioni di responsabilità dei provider informatici 3. Le peculiarità della società della comunicazione e la proposta di istituzione di un'autorità garante 4. Le critiche alla proposta un'autorità garante e la difesa del "libero mercato delle idee" 5. Conclusioni. Il difficile equilibrio tra le contrapposte esigenze e l'ipotesi di un meccanismo emergenziale di natura pubblicistica
AIB Studi, 54, 1, 61-74, 2014
Il ricorso sempre più diffuso alla rete come strumento di ricerca da parte di studenti e ricercatori pone problemi di valutazione della qualità e dell’autorevolezza delle informazioni disponibili sul Web. L’articolo presenta un approccio sistematico ai meccanismi di produzione, trasmissione e ricezione di informazioni false nel Web, analizza il problema in relazione al futuro del servizio bibliotecario e dimostra che è indispensabile comprendere bene questi meccanismi ed esserne consapevoli – sia come lettori che come bibliotecari – per utilizzare le informazioni in modo critico, corretto e creativo. Today the majority of students and scholars (83%) begin their searches starting from a search engine. Thus, the evaluation of the quality and reliability of the information on the Internet becomes an essential task for every librarian. The paper examines how false information is created, disseminated and used on the Internet, considering the issue in relation with the future of library service, and remarking how readers – as well as librarians – must improve their comprehension of how the Internet works, for a critical, correct and creative use of information.
Dal fake al make. Educare a scrivere con i media
Media Education Studi e ricerche, 2018
The article aims to introduce briefly the media phenomenon of fake news and so-called post-truth. These phenomena have a specific role in the chaotic system of media communication, often growing the amount of informative chaos in the net. The paper, starting from several media sociological and anthropological theories, proposes a comparison between the basic structures of ancient rhetoric and the current Digital Rhetoric: elements, with the pathemic aspect, on which the building and spreading process of fake news seems to be based. In the last part, the article offers a short media education proposal, aiming at giving to young people some indications to use media more consciously and, above all, to favor media writing as a useful tool to express themselves in the digital environments and build collaborative and digital knowledge.
Lo spazio social per la media literacy - biblioVerifica vs fake news
Convegno Stelline, 2018
L’obiettivo del contributo è la promozione e la divulgazione del fact checking sui social, come processo autonomo e indipendente del cittadino, educando il fruitore all’accesso responsabile e critico all’informazione on-line. Tramite una redazione on-line di “biblioVolontari” – bibliotecari e archivisti – si applicano realmente e praticamente le indicazioni IFLA contro le fake news, condividendo sulle piattaforme social le strategie e gli strumenti di ricerca, le fonti informative certificate, unitamente a metodi di “biblioVerifica” basati sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.
To put “l’istoria a soquadro” (Scipione Maffei), is sufficient a trivial transcription error by a publisher (specialist or not), or the absence of attention to certain details of which sources (transformed by historiographic practice into textual objects) abound, and which are frequently neglected by historians due to laziness. We offer here a minimal but significant casuistry (monasteries whose foundation is backdated by centuries; bishops invented; names of future queens replaced) of errors and carelessness which (as happens with forgeries) risk to conceal the context in which a discourse of history must necessarily be constructed, distorting its perspectives.
Fake news e post-verità: disordini informativi e narrativi tra Gutenberg e Google
2019
Le fake news e la teoria del complotto possono essere considerati come disordini informativi e percio legati al rapporto che ogni persona ha con l’informazione; per questo motivo non dipendono esclusivamente dalla declinazione digitale di questo rapporto, sebbene la diffusione delle reti telematiche e dei social media abbia reso questi disordini molto piu evidenti che in passato. Questo articolo analizza la natura e le diverse tipologie di tale rapporto, in relazione da un lato all’information literacy e dall’altro al racconto. Le soluzioni proposte con maggiore frequenza ai disordini informativi, come il debunking o il fact-checking, si basano su premesse tutt’altro che scontate, ad esempio la condivisione di una base razionale comune, condivisione che il significato, piu che la definizione, di post-verita, ha messo in forte discussione. Per questo motivo diventano fondamentali le modalita narrative i cui meccanismi sono alla base dell’efficacia e del dilagare delle fake news.