Frammenti di filosofia contemporanea XIX [collettaneo] (original) (raw)
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Lineamenti tardomoderni di storia della filosofia contemporanea [collettaneo]
D. SACCHI - I. POZZONI (a cura di), Lineamenti tardomoderni di storia della filosofia contemporanea, Roma, IF Press, 2013, ISBN: 978-8867880065
La 'tarda modernità', della quale si ritiene che i pensatori presi in esame nei saggi inclusi in questo volume offrano, sia pure da prospettive anche molto distanti fra loro, esemplificazioni assai valide, è pur sempre una forma di modernità e come tale non va confusa con la postmodernità, che dal moderno tiene invece a differenziarsi appunto perché lo ritiene ormai concluso e concepisce se medesima come ad esso successiva. In ogni caso ci auguriamo che questo volume possa servire a promuovere, presso il lettore attento e non conformista, la conoscenza di una "sana", ancor prima che 'tarda', modernità filosofica, tanto italiana quanto europea e mondiale (D. Sacchi).
Tendenze della filosofia contemporanea
-Tendenze della filosofia contemporanea, 2021
Le tendenze della filosofia contemporanea” parte dall’analisi fatta da Lucio Cortella in La filosofia contemporanea, Laterza, sullo sviluppo del paradigma del soggetto nel pensiero post-hegeliano, sull’origine del paradigma del linguaggio nel Novecento e sui molteplici intrecci tra i due fino alla prevalenza del secondo a partire dalla “svolta linguistica”. In margine a questa analisi vengono sinteticamente definiti altri paradigmi non trattati da Cortella, come lo scientismo positivistico, lo strutturalismo e il paradigma neocontrattualista della giustizia come equità di Rawls. Questo scritto è uno dei lavori preparatori del manuale scolastico “Le vie della filosofia”. Invitiamo perciò chi è interessato alla divulgazione della storia della filosofia a leggere questo messaggio: IL MANUALE SCOLASTICO SCRITTO IN MODO COLLABORATIVO « LE VIE DELLA FILOSOFIA » CRESCE E CERCA NUOVI COLLABORATORI Il manuale fatto da insegnanti, che tiene anche conto degli studenti culturalmente meno favoriti, proposto su academia.edu, va avanti [https://www.contributi-a-didatticaericerca.it/index.php/le-vie-della-filosofia/15-il-progetto-didattico\] ma qualche collaboratore ha dovuto rinunciare per le complicazione sul lavoro o nei concorsi a cattedre intervenute con il Covid19. Abbiamo pubblicato il testo per il 1° anno in versione breve (sia come cartaceo print on demand che come e-book -una parte è disponibile in omaggio in https://www.contributi-a-didatticaericerca.it/images/PDF/Anteprima-testo-in-vendita.pdf) e tre fascicoli dello stesso testo in versione lunga (cartacei); l’ultimo sarà pubblicato a breve (sono stati stampati tutti da TotemStreetLib.com, e sono acquistabili su Amazon, Ibs, ecc.) Anche gran parte del testo del secondo anno è in versione provvisoria, a disposizione di chi volesse visionarla. Sono stati scritti (e a disposizione di chi è interessato) anche alcuni capitoli sul 900. Siamo in trattative con alcuni editori, ma per adesso intendiamo proseguire le pubblicazioni per garantire il più possibile, in caso di cessione, il nostro stile di scrittura e impaginazione, il nostro metodo e i nostri collaboratori. Per i motivi detti, stiamo cercando nuovi collaboratori soprattutto per la trattazione dei filosofi dell'educazione (2° e 3° anno di corso. Inoltre: Freud, Piaget, Hans Jonas, Paul Ricoeur, e infine una serie di autori e correnti di importanza intermedia del 900, il cui inserimento dipende anche dall'offerta dei nuovi collaboratori. Ci saranno anche schede sulle scienze sociali e su tematiche di attualità. L'ispirazione generale dell'opera è la filosofia della comunicazione di Jürgen Habermas, per cui la filosofia stessa è un "discorso finalizzato all'intesa". https://www.contributi-a-didatticaericerca.it/images/PDF/Habermas-e-paradigmi-modernita.pdf Mariarosa Macchi, Federico Repetto, Elio Pizzo, Vincenzo Ariano (Torino) info@contributi-a-didatticaericerca.it PS. Chi è interessato a collaborare, a inviare critiche o recensioni, o a ricevere in omaggio i testi già prodotti può scrivere direttamente al nostro redattore-coordinatore: repetto_federico@fastwebnet.it
La filosofia e il suo fuori, Costellazioni #16
2023
Quando si pensa la filosofia come una forma di sapere ostensivo tra le altre scienze, si cade inevitabilmente in discorsi presi nel circolo della validità epistemica, che difficilmente trovano da lì la forza per sollevarsi oltre il dibattito occasionale. Le nuove scienze, poi, animate dal paradigma antropologico del furore di ciò che viene dopo ai riguardi di ciò che fu, hanno contribuito, dietro un’apparente solidarietà, a trasformare la riflessione filosofica nella vittima sacrificale da immolare all’altare delle scienze dure, allo scopo di essere accolte tra quelle come alleate. Il filosofico viene di conseguenza individuato in quell’indesiderato residuale che, nel suo ostinato resistere alla contemporaneità, impedisce con la tenacia propria del capriccio il sogno illuminista di fare dello studio dell’uomo il pendant esatto dello studio della natura. Sarebbe però riduttivo additare questo processo come l’esito di una furba strategia messa a punto dalle scienze dure; è stato infatti con la complicità dei filosofi che i contorni dell’esercizio della pratica filosofica sono divenuti spesso e volentieri l’oggetto esclusivo della pratica filosofica stessa. Ne è riprova il fatto che lo stesso movimento si ritrova anche all’interno dei confini delle cosiddette “scienze dell’uomo” o “scienze della vita”, ossia di quelle discipline che, a partire dal XIX secolo, interpretano l’uomo come ciò che occorre pensare e come ciò che vi è da sapere. Persino laddove abiterebbe di diritto, la filosofia sospende il proprio esercizio, troppo intenta a trovare il modo per darsi come scienza rigorosa. Il filosofico residuale assume allora la forma di un guscio, di una conchiglia che, seppur abitata in un qualche tempo, rivolge la propria cavità meta-epistemologica al cielo.
Commedia, Inferno XIX (ediz. Tonello-Trovato)
2022
Nel mese di maggio del 2022 libreriauniversitaria.it Edizioni ha pubblicato l'edizione critica e il commento dell'Inferno di Dante Alighieri a cura di Luisa Ferretti Cuomo, Elisabetta Tonello e Paolo Trovato. A partire dall'inizio del 2023, caricheremo ogni settimana sulla nostra pagina in academia.edu un canto del nuovo testo dantesco messo a punto dai Curatori e dal Gruppo di Ferrara dopo quasi vent'anni di analisi di tutta la tradizione manoscritta della Commedia esclusi i frammenti (circa 580 testimoni).
La lettura filosofica del gesto Evoluzione dal XIX secolo fino ai giorni nostri 1
“La lettura filosofica del gesto. Evoluzione dal XIX secolo fino ai giorni nostri”, 2023
Da Nietzsche e Valéry a Mallarmé e Merleau-Ponty sono diversi e importanti i pensatori della modernità che hanno riflettuto sulla pratica coreutica come esperienza di trascendimento. Se la parola scritta e conseguenzialmente parlata è stato il mezzo espressivo e comunicativo di poeti, scrittori e filosofi, dai tempi della mousiké greca la comunicazione non verbale è sempre stata il comune terreno di riferimento attraverso il quale le arti mimetiche hanno dialogato con il pubblico. La lettura filosofica che finalmente si dà al gesto che non viene più letto come solo divertissement, ne sollecita la ricerca. E così l’analisi estetica della danza che non si rivolge più all’atto coreografico come produzione di una specifica messa in scena, la interpella come una forma di pensiero, fuori dall’ego e immanente alla carne del corpo. Da questo punto di vista, gesto e movimento aprono alla complessità dell’umano e ciò basta per chiedersi che cosa sia veramente la danza.
Vicende e letture di studenti universitari del XVI secolo
Archivio Storico Italiano, CLXXIII (2015), pp. 313-340., 2015
L’articolo analizza alcuni aspetti della vita universitaria a Pisa nel XVI secolo. L’analisi di quattro lettere inviate da don Jaime Aymerich consente di soffermarsi sul percorso formativo, gli eventi accademici, le letture e i problemi di vita quotidiana che lo studente doveva affrontare in una città straniera. Le vicende che riguardano il giovane Aymerich, comparate con quelle di altri studenti del mondo iberico, permettono di gettare nuova luce sulla comunità universitaria sarda a Pisa e di evidenziarne personaggi e dinamiche. The article focuses on the aspects of student life in Pisa in sixteenth-century. The analysis of four letters written by don Jaime Aymerich casts a light on the education’s training, on the academic events, on the readings and on the problems of daily life that a student had to face in a foreign city. The experience of Aymerich, compared with those of other students from the Iberian world, allows us to study the presence of Sardinian students at the University of Pisa and to understand her actors and dynamics.
Le tesi a stampa nei collegi gesuitici d'età moderna (secc. XVI-XVIII)
Among typographical items issued for Jesuits and their students during 15th-18th centuries, thesis are important prints in the College's life. Not only for their symbolic and artistical value - yet well known to art historians - but also for the exhibition of the social and political power of Jesuits, as well as for improving particular reading practices in the College comunity itself.
Rassegna storiografica decennale I [collettaneo]
I. POZZONI (a cura di), Rassegna storiografica decennale I, Villasanta, Limina Mentis Editrice, 2018, ISBN: 978-8899433925.
Aldilà dell’intento solidaristico e socialista di ogni iniziativa Limina mentis, ciascuna serie di volumi collettivi dedicati alla ricostruzione storiografica della cultura moderna e contemporanea, sostenuta dalla collana Esprit (Voci e Frammenti di filosofia contemporanea), sottende un’originale metodologia fondata sulla a] varietà delle «voci interpretative», sulla b] contestualizzazione esistenzialistica di ciascun soggetto / oggetto di studio (irripetibilità delle narrazioni culturali), sulla c] «rappresentazione polifonica» di due secoli anti-monodici come Ottocento e Novecento, sulla d] instaurazione di un dialegesthai tra «voci», vive e morte, nella consapevolezza che ogni racconto storico, oltre a derivare da momenti culturali determinati e unici, concorra a creare nuovi e originali orizzonti di ricerca e su una e] nuova concezione dinamica della nozione di «manuale» inteso come infinito work in progress di una comunità solidale di ricercatori (I. Pozzoni). Autori: Angeloni Edoardo - Baldini Roberto - Barazza Roberta - Biuso Alberto - Borbone Giacomo - Bullo Emanuela - Conese Massimo - Coppolino Billé Giovanni - Costabile Giovanni - De Stasio Carmen - Ferrigni Daniela - Fiorentino Francesco - Fortuna Rossella - Giove Paolo - Giua Margherita - Labellarte Alberto - Lupoli Mario - Marchetti Alessio - Marino Silvio - Meneghetti Paolo - Pannunzio Giorgio - Pantaleone Luca - Pozzoni Ivan - Riccadonna Aldo - Zanola Elisa.
Filosofi italiani contemporanei
Il volume raccoglie i contributi a un seminario pluriennale sulla filosofia italiana contemporanea, svolto a Torino presso il Centro di studi filosofico-religiosi «Luigi Pareyson». Ciascuno dei filosofi invitati (venticinque in tutto) ha presentato la propria linea di pensiero, soffermandosi o sugli aspetti biografici della formazione e sullo svolgimento del personale itinerario di studio oppure, in maniera più diretta, sui nodi speculativi elaborati. Come spiega Fulvio Tessitore (p. 353), queste «confessioni» (o, per dirla con Croce, questi contributi alla critica di sé stessi) non sono affatto inutili o superflue, anzi costituiscono un «esercizio difficile», «il costante sottofondo di qual si voglia studioso rigoroso, per modesto che sia», e corrispondono a una precisa «assunzione di responsabilità». Rappresentano il tentativo di stringere in un senso unitario ricerche necessariamente ampie e variegate, a volte disperse in molteplici rivoli, sfidando, come scrive Remo Bodei (p. 77), un certo sano «pudore», l'assioma ermeneutico per cui «l'autore è l'ultimo a capirsi». Rimane il fatto, sotto un profilo più generale, che questi bilanci collettivi affiorano numerosi nei periodi di difficoltà, o almeno di transizione, quando si rendono meno nitidi gli indirizzi principali del pensiero speculativo. Con lo stesso titolo di questo libro (che ripete, se non sbaglio, quello del volume curato da Michele Federico Sciacca nel 1946 per Marzorati) era apparsa, solo pochi anni www.filosofia-italiana.net 2 fa, l'ampia rassegna curata da Dario Antiseri e Silvano Tagliagambe per la storia della filosofia dell'editore Bompiani. Un simile fervore per i bilanci e gli esami di coscienza ricorda da vicino, d'altronde, quello che si verificò, nella cultura filosofica italiana, tra il 1985 e il 1987, quando uscirono i fortunati libri di Carlo Augusto Viano (Va' pensiero. Il carattere della filosofia italiana contemporanea, 1985) e, due anni dopo, di Enrico Berti (Le vie della ragione); inframezzati, nel 1986, dal frizzante volumetto curato da Jader Jacobelli, Dove va la filosofia italiana?