«Disio» nella Commedia (original) (raw)

«La parola del testo», 9 (2005), 1 pp. 99-124

All'interno di tutta la "Commedia" per ben 68 volte Dante utilizza la parola 'disio', sottoforma di verbo, aggettivo o puro sostantivo. Il punto iniziale si trova nell'"Inferno", ai versi 70-75, passando poi attraverso le parole di Francesca da Rimini, Farinata, Beatrice. La citazione finale è dello stesso Dante che completa il cammino e giunge alla conciliazione con la volontà divina. A causa del desiderio egli ha vissuto pene e tormenti fino a giungere alla comprensione dell'errore tramite il 'desiderio di Dio'

"Esilio raccontato"

"Esilio raccontato", in A. Ballarini, G. Stelli, M. Micich, E. Loria, "Le foibe, l'esodo, la memoria", Roma, Ass.ne per la Cultura Fiumana Istriana e Dalmata nel Lazio. Interviste ad alcuni profughi dall'Istria, Fiume e Dalmazia

Commedie nella Commedia

Duplice uso del dramma di Emmaus in Purg. XXI e suo rapporto con la commedia dei diavoli a Inf. XXI-XXII. I moduli della cultura popolare che trasformano l’Inferno in palcoscenico o piazza per le giullarate dei diavoli (Inf. XXI-XXII), ritornano, anche se in forma meno appariscente, nei corrispondenti canti del Purgatorio: dalla piazza si passa in chiesa, ma la tipologia culturale dominante rimane la stessa.

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L'illustrazione della 'Commedia'

Intorno a Dante. Ambienti culturali, fermenti politici, libri e lettori nel XIV secolo. Atti del convegno internazionale, Roma 7-9 novembre 2016, Roma, Salerno editrice, 2018

Tebe nella Commedia: tra Ovidio e Stazio

Miti, figure, metamorfosi. L'Ovidio di Dante, a c. di C. Cattermole, M. Ciccuto, Firenze, Le Lettere (‘Quaderni della Società Dantesca Italiana’, 11), 2019, 139-163, 2019