Giornata di studi e presentazione del volume “Il Forte di Sestola. Itinerari della cultura estense in Appennino”, a cura di Alessandro Serrani, Federica Badiali. Rocca di Sestola, 3 agosto 2024, ore 16:00 (original) (raw)

Giornata di studi e presentazione del volume "Il forte di Sestola. Itinerari della cultura estense in Appennino", a cura di Alessandro Serrani, Federica Badiali. Rocca di Sestola, 3 agosto 2024

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La pubblicazione propone una serie di affondi sollecitati dai restauri di alcune parti della rocca di Sestola, fra i quali spicca l’Oratorio di San Nicolò. In quest’ultimo edificio, infatti, i lavori hanno riportato alla luce alcuni pregevoli affreschi risalenti al XV secolo, già noti ma in parte celati da ridipinture, ora restaurati insieme a tutte le decorazioni pittoriche della piccola chiesa. Gli studi che qui si presentano gettano nuova luce sul forte di Sestola, che non appare solo come elemento identitario della cultura locale, bensì è anche un luogo al centro di percorsi e comunicazioni tra persone, idee e culture non solo da un versante all'altro dell'Appennino, ma anche attraverso tutto il ducato estense, tra l'Adriatico e la Garfagnana. Questi proficui scambi hanno coinvolto non solo artisti e personalità di spicco della cultura dell'epoca, ma anche le persone che qui vivevano e operavano, contribuendo a costruire le basi del patrimonio locale. Il volume è corredato di un ricco atlante fotografico fatto eseguire per l’occasione, con immagini del forte e degli affreschi dell'Oratorio San Nicolò e del ciclo già nella chiesa di Roncoscaglia.

A. Serrani, F. Badiali [a cura di], Il forte di Sestola. Itinerari della cultura estense in appennino, a cura di Modena, 2024 (preview)

Gli studi ospitati in questo volume gettano nuova luce sul Forte di Sestola, il quale emerge non soltanto come elemento identitario della cultura locale ma anche quale luogo al centro di percorsi e comunicazioni tra persone, idee e culture da un versante all’altro dell’Appennino, coinvolgendo altresì tutto il ducato estense, fra l’Adriatico e la Garfagnana. Il volume “Il Forte di Sestola. Itinerari della cultura estense in Appennino” si pone dunque ai lettori come la risposta alla necessità etica e politica di restituire ai residenti e a chi frequenta Sestola la consapevolezza di una eredità culturale e ambientale di grande valore, nell’auspicio che, con interventi futuri, il Forte possa essere integralmente recuperato e restituito a una completa fruizione. Il volume è corredato di un vasto atlante fotografico, fatto eseguire per l’occasione, e di una ricca appendice in cui sono raccolte, e per la prima volta pubblicate insieme, tutte le mappe, le vedute e i disegni del Forte di Sestola conservati presso l’Archivio di Stato di Modena.

A. Serrani, N. Pitto, Le “Storie di san Giovanni Battista di Roncoscaglia”. Storia, iconografia e stile, in Il forte di Sestola. Itinerari della cultura estense in appennino, a cura di A. Serrani, F. Badiali, Modena, 2024, pp. 153-166 (preview)

This essay investigates a cycle of frescoes with the Stories of St. John the Baptist from the church dedicated to the same-named saint in Roncoscaglia, now kept in the Museo della Rocca di Sestola as a result of a detachment operation, with the strappo method, in the 1950s (which was not fully successful, since the wall paintings are now slightly reduced in their integrity). An examination of the iconography and an in-depth study of the style, which had not yet been fully focused on in the context of Late Gothic painting in the Estense dominions, is also proposed.

A. Serrani, Pittura di confine sul crinale del XV secolo. La decorazione ad affresco dell’oratorio di San Nicolò, in Il forte di Sestola. Itinerari della cultura estense in appennino, a cura di A. Serrani, F. Badiali, Modena, 2024, pp. 137-151 (preview)

This essay examines the decoration of the oratory of San Nicolò inside the Sestola castle walls. By revealing some recently rediscovered frescoes and taking advantage of a new restoration campaign, our aim is to shed light on the different artists who were involved in that painting site and, at the same time, to reconstruct its chronological phases. We will attempt to show how even a small mountain oratory can tell us a lot about the circulation of ideas, cultures and artists in the Renaissance.

'La Val Tidone nell'Antichità. Contributi di Archeologia per la Storia di un territorio di confine' Giornata di Studi, 29 Settembre 2018, ore 9.30 Teatro Comunale, Pianello V.T. (PC)

Questo incontro nasce dalla volontà di riunire in un unico evento i tanti studiosi che negli anni si sono occupati della nostra valle. E' infatti molto sentita la necessità di mettere a confronto i risultati e le opinioni di tutti, nello sforzo di fare il punto della situazione delle ricerche ma anche di aggiungere qualche nuovo tassello alle conoscenze pregresse. L'obiettivo principale sarà quindi quello di cercare di fornire un ampio quadro, il più possibile comprensivo di tutti i periodi storici dell’antichità, che, utilizzando tutti gli strumenti e i metodi della ricerca storico-archeologica, metta in luce l’importanza e la complessità delle ricerche su questo territorio. In ragione del vasto taglio cronologico sono, allo stesso tempo, necessari anche alcuni approfondimenti sui territori limitrofi alla Val Tidone, nell'ottica di un confronto aperto e necessario con le realtà vicine. Da ultimo, ma non meno importante, questo incontro sarà l'occasione per potersi confrontare su i temi della valorizzazione e della crescita dell'offerta culturale del nostro comprensorio, promuovendo il dialogo tra i vari intervenuti e l'elaborazione di proposte concrete.

Pacelli F., Bolsena, il cunicolo in località Mercatello in Arizza M - Porfyriou Eleny (a cura di), L'acqua e gli Etruschi, casi di studio dall'Etruria Meridionale, Atti del primo convegno, 21-23 marzo 2023, Grotte di Castro (VT), CNR-ISPC

Arizza M. - Porfyriou E., L'acqua e gli Etruschi, casi di studio dall'Etruria Meridionale, Atti del primo convegno, 21-23 marzo 2023, Grotte di Castro (VT), CNR-ISPC , 2024

The article deals with the discovery of an Etruscan tunnel of the archaic age found in Bolsena, loc. Mercatello. The tunnel winds along a central branch to which three others partially buried secondary branches converge. The ogival vaulted structure dates it to the Archaic age, as known from the widely studied coeval tunnels in the Orvieto area, even if this has the particularity of some signs hollowed out in the lithoid tuff at regular distances and in the vicinity of a radius of curvature which allows to recognize in the signs a particular directional calculation system. This allowed the excavators to orient the course of the tunnel conduit. In the adjacent agricultural parcel, a cistern was also found which filtered the water from the natural ignimbritic lithotype. The two finds shed new light on the archaic phase of Bolsena regarding the supply of the Etruscan center built between Poggio Pesce and Poggio Moscini to defend the lake district of Volsini.