Teilhard de Chardin. La Chiesa nell'evoluzione dell'universo (original) (raw)
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La Chiesa nell’universo teilhardiano
2015
«Unità “cefalizzata” d’un corpo che reagisce vitalmente, come un tutto organizzato» . Con questa espressione Pierre Teilhard de Chardin ha voluto descrivere sinteticamente la Chiesa cattolica. In altre parole, considerando il «fenomeno cristiano» all’interno del quadro generale dell’evoluzione dell’universo, Teilhard de Chardin tratta la Chiesa cattolica, biologicamente parlando, come un phylum , alla stregua degli altri gruppi viventi con strutture comuni, considerandola, di fatto, come un ramo di quell’albero che, graficamente, rappresenta il cammino evolutivo della vita. Obiettivo di questo lavoro è quello di seguire le intuizioni e i ragionamenti di p. Teilhard de Chardin, per tentare di offrire una sintesi della sua ecclesiologia evolutivamente contestualizzata.
Il pensiero di Teilhard de Chardin fra teologia e scienza
2018
Ebbi il primo contatto con il pensiero di Teilhard de Chardin grazie ai cosiddetti "novissimi", ovvero ciò a cui l'uomo, secondo l'economia della Provvidenza divina, va incontro al termine della vita. La cultura apocalittica ha sempre suscitato in me un forte interesse, un profondo desiderio di comprendere il fine e il significato di ogni cosa. Prima di iniziare il percorso di studi, di cui la seguente tesi rappresenta il coronamento, la mia indole mi portava ad un distacco dalla "mondanità", in quanto non avevo ancora chiaramente definito l"essenza morale della realtà: da un lato, il mio credo ancora acerbo considerava la materia come negativa, ma dall"altro scoprivo la bellezza delle leggi e delle dinamiche dell"universo, della natura, della relazione con l"altro, e non capivo per quale motivo ciò avesse potuto ostacolare la mia esperienza di fede. Aleggiava in me una nostalgia dell"Assoluto, e più conoscevo le cose belle di questo mondo, più avevo voglia di separarmene. Questa sensazione mi faceva odiare "gli affari temporali" e tutto ciò che vi fosse di materiale perché frutto di un inganno, destinato alla corruzione. Non potendo sopportare l"idea della fine e di come essa scoraggiasse ogni tentativo di sforzo universale, una domanda mortificava i miei sforzi: «a cosa serve vivere e appassionarsi alle cose se tutto è destinato a finire?». Da qui, l"interesse per tutto ciò che fosse "ultimo", vicino o relativo alla fine, escatologico, Omega. Fu questa la "parola chiave" con la quale si manifestò la Provvidenza, guidandomi gradualmente alla scoperta di Pierre Teilhard de Chardin. Gesuita, mistico, scienziato, paleontologo, la statura di questo personaggio rappresenta un "unicum" all"interno della Chiesa. Innamorato della Terra ma ancor più di Dio, è ricordato per il suo tentativo di armonizzare il cristianesimo con la teoria dell"evoluzione, al primo dandogli una base solida e strutturale, alla 2 seconda un centro convergente. Il pensiero del padre gesuita mi ha permesso di comprendere che il dualismo che oppone mondo e Dio è illusorio e può essere risolto armonizzando scienza e fede.
Orbis Idearum. European Journal of the History of Ideas, 2017
This article offers an analysis of the relationships among Pierre Teilhard de Chardin's thought, transhumanist philosophy, and the doctrine of the Catholic Church. In the first section, we will show the essential features of three different forms of Catholicism, the last of which can be traced back to the theological reflection of the Jesuit priest. In the second section, we will present some salient aspects of Teilhard de Chardin's scientific and political thought, showing how they are perfectly in line with the postulates of contemporary transhumanism. In the third section, we will trace the reception of Teilhard de Chardin's ideas by the ecclesiastical hierarchy, by paying major attention to the official documents of the Catholic Church and to the statements of pontiffs and high prelates. Finally, in the fourth and last section, we will cross the borders of the history of ideas to venture into some general pedagogical reflections.
Teilhard de Chardin made possible an interplay between scientific and metaphysical-theological knowledges resulting in a theology of science which is still viable for our present and future due to its features and architectural framework. Although it is not immediately applicable, the concept of information can be implemented within the framework of Theilard’s thought in order to bring it up-to-date. In the backdrop of post and trans humanism, Theilard’s contribution is still useful and operative as his picture of the spirituality of human action is in line with the modern vision of a world which continuously builds itself up and with the Christian vision of man as not endowed by complete autonomy but which depends on God, i.e. the God he has to be in tune with in order to make the right actions leading to the final union with Him. Anyway, human effort will just move us closer to this end that only God can grant.
Microcosmo e Macrocosmo: la visione mirabile, a cura di A. Manni, Prologo di M. Pereira, Macerata, Edizioni Ephemeria, 2022, 2022
This essay deals with the song O eterne Deus composed by Hildegard von Bingen and inserted in her lyturgical cycle called Symphonia armonie celestium revelationum. The song’s critical text is preceded by an analysis of its manuscript tradition and followed by an original translation in Italian; it is provided also with an analytical guide to its interpretation, that includes remarks on its main structural, rhetorical, linguistic and hypotextual factors. The guide to the interpretation of the song is necessary to a first reliable approach to the complex stratification of the meanings of Hildegard’s poetry, that makes a very ample use of symbols, tropes and references to biblical and patristic tradition. Hildegard’s mystical imagination seems to be an encoding instrument for a very complex communication system disposed on manifold levels of meaning. Il presente saggio tratta del canto antifonale O eterne Deus composto da Hildegard von Bingen e inserito nella sua raccolta liturgica intitolata Symphonia armonie celestium revelationum. Il testo critico del canto è preceduto da un’analisi della sua tradizione manoscritta e seguito da una traduzione originale in italiano; è fornito anche di una guida analitica alla sua interpretazione, che include osservazioni sui suoi principali fattori strutturali, retorici, linguistici e ipotestuali. La guida all’interpretazione del canto è necessaria per un primo concreto approccio alla complessa stratificazione dei significati propria della poesia di Hildegard, che fa un uso molto ampio di simboli, tropi ed allusioni alla tradizione biblica e patristica. L’immaginazione mistica di Hildegard sembra essere uno strumento di codificazione per un sistema di comunicazione molto complesso e disposto su molteplici livelli di significato.
Il credo di Teilhard de Chardin.pdf
2015
«Credo che l’universo sia un’Evoluzione. Credo che l’Evoluzione vada verso lo Spirito. Credo che lo Spirito si compia in un qualche Personale. Credo che il Personale supremo sia il Cristo-universale». Con questa sintetica espressione, Teilhard de Chardin ha tentato di sintetizzare l'idea che è maturata durante tutta la sua vita, secondo la quale tutto l'universo si trova inserito in un processo "evolutivo", non inteso in senso darwiniano, che, guidato "naturalmente" dalla provvidenza divina, approderà alla fine dei tempi, quando Dio sarà tutto in tutti (1Cor 15,28). In questo articolo si è offerto un approfondimento del "credo teilhardiano", per offrire delle linee guida utili a comprendere il pensiero teilhardiano, e quindi diventare la base per ulteriori ricerche sul suo pensiero.