Lunghi viaggi verso ‘Lamerica’ a casa: Straniamento e identità nelle storie di migrazione italiana (original) (raw)

Lontane da casa. L'esperienza di migrare nella voce di donne italiane

Donne toste in situazioni difficili, 2017

Una casa, una dimora è di solito il rifugio della nostra stessa anima; un luogo nel quale si conservano i sapori e i profumi della nostra infanzia. È quell’idillico luogo nel quale si trovano le nostre radici familiari. Tuttavia non è sempre esattamente così, a volta è qualcosa di immateriale, astratto che riconosciamo nelle piccole cose di ogni giorni e a migliaia di chilometri dalla nostra famiglia. La parola expat con la quale si definiscono alcune di queste donne che ho presentato in questo lavoro, deriva da ex e patria, ovvero, fuori dalla patria. Questo viaggio tra città e paesi a volte culturalmente lontani significa sopratutto un viaggio interiore e questo è il viaggio più complicato che un essere umano possa intraprendere. Abbandonare la propria terra per scelta e non per obbligo non significa perdere le proprie radici, bensì che a volte le hanno ritrovate nella distanza o in altri casi come spiriti liberi non hanno mai sentito questo attaccamento.

La casa di Paolina. Etnografia intima dell'emigrazione italiana in Belgio

Minatori di memorie. Memoria culturale e culture della memoria delle miniere e della migrazione italiana in Limburgo (belga e olandese) e Vallonia, 2017

Paolina Pacella è morta a novembre del 2014, quattro anni dopo averla incontrata la prima volta, in una piovosa giornata di novembre del 2010 nell’ambito di un progetto di ricerca sull’emigrazione in Belgio della Regione Abruzzo, dedicato alla documentazione di storie di vita di emigrati attraverso la raccolta di video-interviste e di documenti fotografici familiari. Era partita nel 1955 da Pizzoferrato, un paese dell’entroterra appenninico, per raggiungere con i figli il marito Orizio Pasquarelli, minatore in Vallonia. La sua casa di Forchies-la-Marche era il regno dell’accoglienza e della condivisione umana; un piccolo “tempio”, protetto da un minuscolo cortile, popolato di oggetti e di atmosfere che ricordavano il calore di una casa fra le montagne, simile a quelle addossate alla roccia del suo paese natale, in Abruzzo. L’ho incontrata ancora due volte nel corso degli anni, dando avvio alla realizzazione di un documentario basato sulla pratica di un’etnografia intima dell’emigrazione, in contesto domestico e familiare, anche dopo la sua scomparsa. Paolina continua a vivere nel ricordo di chi l’ha conosciuta, e nell’esperienza che ha testimoniato: la memoria ha una consistenza fisica che produce una persistenza temporale, cambia la sostanza del reale e agisce nel presente.

Baldassar, L (2001) Tornare al Paese: territorio e identità nel processo migratorio, Altre Italie, 23, 1-11.

Altre Italie, 2001

Questo saggio analizza la relazione tra identità e territorio esaminando i viaggi di ritorno al paese di origine da parte di emigrati e dei loro figli: ne discute i significati, le motivazioni e le dinamiche che vengono a svilupparsi attraverso questa esperienza sia nell'emigrato che nella popolazione locale. Nella maggior parte della letteratura sul processo migratorio, le distanze spaziali e temporali tra gli emigrati e i loro concittadini o compaesani nel paese d'origine si sono generalmente tradotte in studi separati e il viaggio di ritorno è rimasto un soggetto concettualmente impercettibile. Questo studio, invece, parte dall'assunto che il paese natale e quello ospitante facciano parte dello stesso campo sociale. L'emigrazione qui non è considerata semplicemente come strategia economica ma anche come processo culturale che continua dopo l'insediamento e ha un impatto nel tempo sulle generazioni successive nate all'estero. L'emigrazione viene concepita in modo diverso a seconda dei punti di vista: quello dell'emigrato, quello del cosiddetto «non-emigrato» e quello del rimpatriato: possiamo perciò dire che esistono diversi discourse, nel senso foucaultiano della parola. Attraverso un'analisi intergenerazionale dell'esperienza «del ritorno», si fanno risaltare le diverse reazioni e i diversi significati che questo assume per le due generazioni e si conclude con le osservazioni che, mentre per gli emigrati il ritorno al paese nativo diventa un pellegrinaggio di rinnovamento e perfino espiazione, il ritorno dei figli è un rite de passage di trasformazione culturale.

Le Traversate Delle Migrazioni Storiche Italiane Tra Evento e Racconto

História (São Paulo), 2017

RESUMO Il viaggio di emigrazione è un oggetto d'indagine storica sfuggente: è una storia di uomini, di navi, di interessi economici e politici. Per gli emigranti è soprattutto un momento di sospensione tra la vita che si sono lasciati alle spalle e quella nuova che troveranno nei paesi di destinazioni. Per gli intellettuali la traversata a fini di conoscenza (letteraria, scientifica, sociologica) è il luogo per eccellenza da cui osservare i flussi migratori e lasciarne una narrazione. La traversata dei migranti tra Ottocento e Novecento può diventare un osservatorio interessante per verificare l'intreccio, spesso drammatico, tra i progetti migratori dei ceti subalterni e le dinamiche di sfruttamento in atto nei loro confronto sia in Italia sia nelle Americhe. Le infermerie delle navi, soprattutto nei viaggi di ritorno dagli Stati Uniti, sono affollate di emigranti che subiscono provvedimenti di rimpatrio coatto perché malati di tubercolosi o perché considerati malati mentali...

Simona Taliani, Il tempo della disobbedienza: Per un’antropologia della parentela nella migrazione, Verona, Ombre Corte, 2019, pp. 207

2021

Book review of Simona Taliani, Il tempo della disobbedienza: Per un’antropologia della parentela nella migrazione, Verona, Ombre Corte, 2019, pp. 207.

Venti anni di letteratura della migrazione in Italia

Mediterraneo Mediterraneo, 2010

This article analyses Italian migrant literature since its early publishings in the 1990s and its reception by Italian and international scholars, investigating its themes, the genres adopted by migrant writers as well as their statute as writers and their relationship with the Italian language. Migrant writers force Italian readers to take into account Italian migration and colonial past which are often removed/repressed and to face the big changes of their homeland, Italy, which has become an immigration country and has developed a multicultural society in a short time. Migrant literature offers as well the possibility of knowing narratives written for the Italian public in a language that has been deeply renewed with images and echoes from all over the world. The last section is devoted to Turkish migrant writers in Italian.

Made in Italy. Identità in migrazione

«Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale», 2012

"L’ideazione di questo numero e poi la selezione dei saggi e degli articoli ha coinciso con il 150o anniversario dell’Unità d’Italia. A noi, che volevamo parlare di migrazioni e identità italiane, questa ricorrenza ha offerto la conferma della complessità dei processi di costruzione identitaria, ma anche della loro centralità nel vissuto individuale e collettivo, della loro funzione strategica, resa evidente dall’insorgere di nazionalismi o regionalismi spesso attivati proprio dalla questione della migrazione, o meglio dalla “minaccia” che la migrazione costituirebbe. In questo numero di «Zapruder» la questione è tuttavia ribaltata. Innanzitutto non si parlerà di identità come qualcosa di fisso, che precede gli individui, da erigere come un muro o una bandiera per preservare intatta la “comunità”. Tanto più che per il nostro paese è necessario distinguere fra la dimensione statuale, costruita dall’alto, dell’«identità nazionale» e quella antropologica, a maglie larghe, dell’«identità italiana» (come suggerisce Vittorio Vidotto, Italiani/e, 2005). Guarderemo quindi all´identità come a qualcosa di fluido, costitutivamente in movimento, superficie porosa a contatto con identità altre, le identità di un altrove in cui si arriva. In sostanza, la prospettiva non sarà quella di chi “sta”, ma di chi è in movimento e, in questo movimento, modifica le costruzioni identitarie che porta con sé e quelle che incontra. Un´identità in migrazione, quindi. "