Biopolitica e libertà in Michel Foucault (original) (raw)

Biopolitica e libertà. Dieci capitoli su Foucault (Orthotes, 2018)

Come è possibile esercitare la libertà nel tempo della «biopolitica»? Ha ancora un senso parlare di libertà quando il potere è diventato «biopotere» (alla lettera: un «potere sulla vita») impadronendosi delle attitudini, delle capacità, degli affetti e perfino dei nostri pensieri più intimi e privati? Quando cioè le stesse categorie del “pubblico” e del “privato” hanno perduto ogni ragione di essere, proprio perché il «biopotere» produce – come dichiara insistentemente Foucault – il «soggetto» stesso? Sono alcuni degli interrogativi che fanno da guida a questo studio e a cui l'autore tenta di rispondere esaminando l'intera opera di Foucault, edita e non. La questione della libertà viene interpretata come il motore dell'evoluzione del suo pensiero, il problema che ne orienta le tappe e ne dirige gli sviluppi, dagli scritti dedicati alle «relazioni di potere» a quelli finali sull'etica degli antichi. «Problematizzare» la libertà non significa considerarla come una sorta di “oggetto” filosofico presupposto, ma interrogarsi passo dopo passo sulle condizioni di possibilità e sui limiti che circoscrivono forme di libertà che si effettuano nella dimensione contingente dell'evento. La biopolitica costituisce la situazione attuale, il contesto e lo sfondo significante che spinge Foucault a ridefinire il concetto tradizionale (filosofico-giuridico) di libertà in direzione di un'inedita concettualizzazione etico-politica di «pratiche di libertà» disperse, contingenti, irriducibilmente plurali.

Foucault e Hayek. Tra biopolitica e liberalismo, with a Foreword by Emanuele Castrucci

IBL, Torino, 2018

Esiste una relazione tra due autori come Michel Foucault e Friedrich von Hayek caratterizzati da universi di pensiero apparentemente così distanti? In questo libro si cerca di mostrare come un accostamento sia possibile.Se l’interpretazione biopolitica del mercato data da Foucault, in cui l’attore sociale è primariamente definito dal paradigma razional-utilitaristico dell’homo œconomicus, denota grande distanza dal pensiero di Hayek, è sul tema del “governo dei poteri” che i due finiscono per incontrarsi. Per entrambi, infatti, il potere è una costante delle relazioni umane e, prima di essere concettualizzato all’interno di forme giuridico-politiche, viene esercitato nello scambio. Il mercato teorizzato da Hayek e le relazioni di potere in Foucault rappresentano ambiti decisionali policentrici. Per quanto gli uomini siano inevitabilmente coinvolti in molteplici e pluridirezionali relazioni di potere — che si tratti di rapporti sessuali o scambi di mercato — è sempre possibile cambiare tali interazioni e mutare la propria posizione all’interno di esse, affinché il potere non si fissi in situazioni di dominio o in forme stabili di coercizione. Come scrive Emanuele Castrucci nella prefazione al libro, «questo lavoro di Marchetti ha il merito di mostrare il legame tra i due autori attraverso un’analisi approfondita dei temi foucaultiani e hayekiani affrontati, consentendo infine al lettore di trarre conclusioni non del tutto scontate, se non addirittura inattese». Full book available at www.brunoleoni.it/foucault-e-hayek

Foucault e il potere. Discipline, dispositivi, biopolitica

2010

ENGLISH - An introduction to the political thought of Michel Foucault. - - - ITALIANO - Il problema del potere nel pensiero di Foucault è un tema molto ampio, che il filosofo ha elaborato nel corso degli anni muovendo da prospettive di volta in volta differenti. Fornirò una panoramica generale di questo tema tracciando due percorsi attraverso quelle che sono, secondo il nostro autore, le due principali modalità di funzionamento del potere: da una parte il potere disciplinare, dall’altra la biopolitica.

Bio-diritto e bio-politica. Il corpo e la legge nella filosofia di Michel Foucault

2017

This paper is dedicated to the contribution that Michel Foucault’s philoso-phy can provide the definition of the epistemological status of bio-law. The essay is focused both on Foucault’s thesis on the birth of modern biology – elaborated dur-ing the Sixties – and on the critics to sovereignty theory of the following decade. Assuming at first this point of view, the paper examines the change of nature in juridical decisions on life, when life itself becomes an object of mechanical reproduction. According to this kind of problems, the paper aims to underline the difference between body and flesh in Michel Foucault’s political thought.

Biopolitica e biopotere. Da Foucault all'Italian Theory e oltre

Orbis Idearum. European Journal of the History of Ideas, 2015

By the mid-seventies of the twentieth century, Michel Foucault had introduced the terms “biopolitics” and “biopower” into the philosophical vocabulary; concepts that he used in his studies on the history of sexuality. The elaborations of the French thinker have been taken and developed, since the mid-nineties, by several Italian intellectuals, including Giorgio Agamben, Antonio Negri, and Roberto Esposito. Since that time, studies on biopolitics and biopower have been strongly associated with the tradition of Italian political philosophy, so much so that abroad they are often categorized under the label “Italian Theory”. In this article, I trace the history of the two ideas in an effort to better delineate their meaning and implications.

Democrazia e Liberalismo in M. Foucault

If you consider the seemingly innocuous expression of "people power", democracy appears not only a form of government, but the expression of the problems inherent to the relationship between the one and the many, the power and the people, etc .... This work tries to show that the transformation of sovereignty does not coincide with the transfer of power to the people, but simply with the transformation of the way in which we are dominated

Critica, politica e modernità in Michel Foucault

Modernità e critica, 2022

La questione della critica illuministica in Michel Foucault si inscrive nel complesso rapporto che il francese istruisce con la modernità. Non è un caso che il francese costituisca oggi uno dei più significativi riferimenti per una filosofia politica che intende recuperare e ripensare l’eredità illumini- stica come parte di uno sforzo di promuovere una nuova teoria critica. Proprio Foucault, infatti, è parte di uno sforzo di ripensamento e ripresa dell’eredità illuministica. A partire dalla fine degli anni Settanta, il francese ha proposto una visione della critica come ethos; come una forma del vivere che al continuo sforzo di indagine e comprensione dell’attualità, associa la facoltà del giudizio, la scelta e l’azione. L’obiettivo di questo contributo è quindi di ricostruire i nuclei essenziali della riflessione foucaultiana sui temi della critica illuministi- ca e del moderno, per mostrare come essi siano parte di uno sforzo più ampio di composizione di un “ethos” che, prima critico, si afferma come sforzo di costruzione di un’ontologia critica di noi stessi.