L'ultimo pasto dei condannati a morte (original) (raw)

L' ultima cena

L’Ultima Cena. Un’indagine ancora in corso su uno degli avvenimenti chiave per la cultura occidentale e per tutta l'umanità., 2016

L’Ultima Cena. Un’indagine ancora in corso su uno degli avvenimenti chiave per la cultura occidentale e per tutta l'umanità

Le fonti del racconto della Ultima Cena. Una Ipotesi

Annali di Storia dell'Esegesi, 2018

Despite the progress of biblical studies, the origin of the narrative of the last supper still remains quite unclear. As a liturgic historian, the Author examines the words spoken by Jesus on the bread and the cup during the last supper. The phrase referring to the cup does not appear in Proto-Mark 14:24. Mark composes it reworking Ex 24:8 with the implementation of the liturgic principle of “parallelism” with the words spoken on the bread. At this point one may question whether Mark’s sentence on the bread is the original one. The author finds an answer in Jn 6:51b. It is a verse from the Johannine Community and is used by Proto-Mark as the explanation of Jesus’s gesture when he gives the bread during the last supper. The Author also states that Jn 6:51b is not a eucharistic text but a Christological one. This is because of two factors: (i) the literary genre of pericope (Jn 6:30–59); (ii) the expressions “bread of the life” and “living” are taken from the apocryphal book of Joseph and Aseneth. The article also considers the very close connection between Jn 17 and Didache 9–10. Although it is a prayer concluding the supper, Jn 17 is not a Jewish Birkat ha-mazon; nevertheless, there is a link between Jn 17 and the liturgy through Didache 10, which is a Christian Birkat ha-mazon

IL CANTO FINALE

Il canto finale, come si evince dal nome, si canta dopo l’Ite Missa e s t. Ora, nel Messale per questo momento non è previsto nessun canto specifico, nessuna antifona (come è per l’introito e il communio, ma non più per l ’ offertorio).

L'ULTIMA SCELTA. DOGMATICHE DELL'AUTODETERMINAZIONE E FINE VITA

Nell'epoca in cui la tecnica si è interamente impossessata della nuda vita dell'uomo non è più soltanto la classica tensione tra diritti di libertà e diritti sociali a investire il discorso dei diritti. Gli stessi diritti di libertà hanno perso la loro " autoevidenza " ed " innocenza " , come testimonia emblematicamente la disputa sul fine vita. Una contesa contraddistinta da un utilizzo strumentale, talvolta da opposti fronti, del meta-valore della dignità umana. L'argomento degli argomenti (il " knockdown argument ") per predicare la legittimità dell'istituto del biotestamento, dell'eutanasia in ogni circostanza o, all'opposto, per postularne il divieto assoluto. Nel nostro ordinamento giuridico caratterizzato, da un lato, dal riconoscimento costituzionale del diritto al rifiuto delle cure (art. 32, comma 2) e, dall'altro, dalla indisponibilità assoluta della vita per mano altrui, anche quando vi sia il consenso dell'interessato (artt. 579 e 580 c.p.), la codificazione del biotestamento è destinata a porre molteplici nodi interpretativi. Nodi che si intrecciano, anzitutto, intorno alla controversa relazione tra il diritto all'autodeterminazione e la dignità umana

L'ultimo Gentile

2017

Gli ultimi mesi della vita di Giovanni Gentile, con l'impegno culturale di restituire dignità e concordia all'Italia lacerata dalla guerra civile. Conferenza tenuta il 18 giugno 2017 presso la Fondazione Rsi Istituto storico di Terranuova Bracciolini-Cicogna.

Le ultime confrarie

Sacro e Vago Giardinello / Quaderno annuale del Centro studi di storia della Chiesa nella Diocesi di Albenga – Imperia “Gio. Ambrogio Paneri” (7), 2021

Tracce documentali di alcune confrarie ancora in attività nella Riviera Ligure di Ponente del XIX secolo.

L'ultimo Pani

Itinerari di storia. In ricordo di Mario Pani, a cura di M. Chelotti, M. Silvestrini, E. Todisco, Bari 2017, 89-95