NON SOLO BRACCIA Un’indagine sull’impiego di lavoro immigrato nelle imprese del torinese (original) (raw)

L’occupazione straniera in provincia di Brescia

CIRMIB - Immigrazione e contesti locali, 2016

Attraverso le analisi condotte sui dati della Rilevazione continua sulle Forze di lavoro (ISTAT) si approfondiscono alcune tra le principali caratteristiche dei lavoratori stranieri nella provincia di Brescia.

67 - I La discriminazione dei lavoratori immigrati nel mercato del lavoro in Italia

La sfida che la discriminazione pone per l'Europa è ineludibile. La sovra-rappresentazione degli immigrati nei ranghi dei disoccupati di lunga durata e dell'esclusione sociale riflettono i vi costi economici, sociali e politici associati alla discriminazione. Mentre la quantità di immigrazione richiesta nel mercato del lavoro e nelle economie europee in futuro resta oggetto di dibattito, non vi è dubbio che gli immigrati non europei sono diventati una parte importante e visibile della forza lavoro e della popolazione in tutta l'area. Tuttavia, l'accettazione e l'integrazione di significative parti delle popolazioni di immigrati residenti per molti anni in Europa non è stata raggiunta.

I lavoratori stagionali migranti di Nardò: un’indagine-studio

Lingue e Linguaggi, 2015

The phenomenon of migration is one of the most interesting and significant of our contemporary society, as it makes us reflect on the evolution of social, economic, cultural and legal patterns and realities of those places where migrants arrive. At the same time, an analysis of the reasons and conditions for the reception of those who emigrate can shed light on the dynamics that still today force a considerable number to flee their homelands. This study describes and comments on the results of a questionnaire completed in summer 2015 by a group of seasonal migrant workers near Copertino, Nardo and neighboring communities. Its aim was to explore the geographical, demographic and cultural features of the participants. Due to the range of questions and the diversity of the responses, this study represents a first attempt to combine research work on a subject as complex and important with the need to provide food for thought on the implications that migration entails in terms of changes to cultural and socioeconomic landscape of Southern Italy.

Alcuni limiti nell'indagine continua sulle forze di lavoro. Il contributo delle migrazioni

La mobilità sul territorio intesa come migrazione interna, ma anche come migrazione dall’estero, rende sempre più complessa la stima della popolazione presente sul territorio e l’impatto che essa ha sui processi economici. Tale processo di stima è reso ancora più difficoltoso considerando che molte indagini si basano su campioni estratti dalle liste delle anagrafi e quindi sulla popolazione residente. Magrado tali indagini risultino efficaci per il calcolo dell’occupazione della popolazione residente e per la stima dell’occupazione sommersa, sembrano meno efficaci se consideriamo la quota di popolazione presente sul territorio e che partecipa alle attività economiche. In questo lavoro ci si pone come obiettivo quello di verificare quali possono essere i limiti dell’attuale indagine sulle forze lavoro se si intende osservare l’occupazione della popolazione presente con specifico riferimento alle differenze Centro-Nord Vs Mezzogiorno. L’analisi è stata svolta considerando due flussi migratori che possono incidere sulla differenza tra popolazione residente e popolazione presente: il flusso migratorio interno, quello che dal Sud si sposta al Nord per motivi occupazionali, e quello estero, alimentato dalla popolazione straniera, che non è iscritta nelle liste dell’analgrafe. Attraverso l’osservazione di questi due flussi si è voluta stimare l’occupazione della popolazione presente e che impatto ha questa nuova stima sui differenziali tra il Centro Nord e il Mezzogiorno. Un ulteriore sezione del lavoro è dedicata alla stima della popolazione straniera presente ma non residente e quindi l’impatto che l’occupazione straniera, non osservata dall’Inidagine Continua sulle Forze Lavoro, ha sui tassi di occupazione e di attività della popolazione straniera.

Le donne immigrate nel mercato del lavoro in provincia di Chieti

Questo contributo è un capitolo del testo "Migrazioni femminili, politiche sociali e buone pratiche. Narrazioni di sé fra segnali di inclusione e distanze sociali" a cura di Eide Spedicato, Vittorio Lannutti e Claudia Rapposelli, edito da Franco Angeli, Milano (2014). In questo contributo, dopo una panoramica sulle dinamiche del mercato del lavoro italiano, ci si concentra sulle principali occupazioni delle donne immigrate sia in Italia, sia in provincia di Chieti, con particolare riferimento a quelle intervistate per questa ricerca. Nel capitolo l'inserimento lavorativo delle immigrate intervistate viene valutato considerando anche le motivazioni della partenza e i problemi che vivono nel contesto italiano.

IMMIGRAZIONE CRISI LAVORO VINCENZO CARBONE MARCO CATARCI MASSIMILIANO FIORUCCI (a cura di

Il volume nasce dalla collaborazione tra i ricercatori del CREIFOS (Centro di Ricerca sull’Educazione Interculturale e la Formazione allo Sviluppo) dell’Università degli Studi Roma Tre e l’Osservatorio Mercato del lavoro della Provincia di Roma ed è l’esito del Progetto “Lavoro in Movimento. Indagine sul fenomeno migratorio di supporto alle attività dell'Osservatorio sul mercato del lavoro della provincia di Roma” (P.O.R. Lazio 2007 - 2013 Asse IV Capitale Umano annualità 2010). Dopo aver definito lo scenario delle migrazioni contemporanee e delle condizioni occupazionali nei Paesi dell’area OCSE, vengono esaminate le ripercussioni della crisi economica sulla condizione lavorativa, sociale ed esistenziale dei migranti in Italia. Viene successivamente proposta un’analisi puntuale delle “iscrizioni”, degli “avviamenti” e delle “cessazioni” pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia di Roma considerando alcune variabili quali il genere, la distribuzione in classi di età, la cittadinanza, la tipologia contrattuale e la classificazione per sezioni di attività economica. L’analisi condotta evidenzia che, sebbene estremamente segmentato e frammentato, il mercato del lavoro della Provincia continua ad offrire ai lavoratori immigrati opportunità occupazionali anche durante l’attuale fase di recessione, soprattutto in ragione della domanda in alcuni comparti del cosiddetto “basso-terziario”: servizio domestico, ristorazione, settore alberghiero, facchinaggio, imprese di pulizia, commercio, trasporti emagazzinaggio. Le dimensioni legate al genere ed al welfare domestico, quelle connesse alla dequalificazione del lavoro svolto dagli stranieri, alle condizioni di ricattabilità legate allo status giuridico, sono indagate problematizzando, anche, la nozione di etnicizzazione del lavoro migrante. Vengono infine proposti alcuni approfondimenti su temi che toccano solo tangenzialmente il mercato del lavoro, ma che non possono essere ignorati per le loro ricadute sulla società e sui servizi: il caso dell’afflusso dei migranti dal Nord Africa in conseguenza della cosiddetta “primavera araba”, le scuole di italiano della Rete “Scuolemigranti”, gli allievi con cittadinanza non italiana e le cosiddette “seconde generazioni”.