GIADA VIVIANI, Camillo Togni studia le Variationen für Orchester op. 31 di Schoenberg. In: Carteggi e scritti di Camillo Togni sul Novecento internazionale, Firenze, Olschki, 2006, pp. 271-301. (original) (raw)

GIADA VIVIANI, Maestro d’arte e di vita. Modelli e percorsi della riflessione teorica di Camillo Togni su Arnold Schönberg. «Gli spazi della musica», V, 2 (2016), pp. 28-45.

Modelli e percorsi della riflessione teorica di Camillo Togni su Arnold Schönberg roverbiale è la strenua ricerca d'ordine condotta per tutta la vita da Camillo Togni, impostagli, secondo le sue stesse ricostruzioni a posteriori, dalla ferrea disciplina cui dall'età di tredici anni si era dovuto sottoporre per riuscire a convivere con il «bleicher Geselle» («pallido compagno») del diabete, ossia con il memento mori che, a partire dalla diagnosi dei medici, avrebbe pungolato la sua intera attività artistica e intellettuale. 1

ANTONIO VIVALDI, Concerto in Do maggiore (RV 774) e Concerto in Fa maggiore (RV 775) per violino, organo, archi e basso continuo, edizione critica con ricostruzione delle parti mancanti a cura di Fabrizio Ammetto (prima edizione assoluta)

Concerto RV 774 in Do maggiore Concerto RV 775 in Fa maggiore per Violino, Organo, Archi e Basso continuo Edizione critica con ricostruzione delle parti mancanti a cura di Fabrizio Ammetto Concerto RV 774 in C major Concerto RV 775 in F major for Violin, Organ, Strings and Continuo Critical edition with the missing parts reconstructed by Fabrizio Ammetto ACCADEMIA musica strumentale e vocale dei secoli XVIII e XIX collana diretta da Andrea Schiavina ACC 61A Antonio Vivaldi Concerto RV 774 in Do maggiore Concerto RV 775 in Fa maggiore per Violino, Organo, Archi e Basso continuo Edizione critica con ricostruzione delle parti mancanti a cura di Fabrizio Ammetto

Pietro Terziani, Dodici canzonette per soprano, chitarra e basso, a cura di Giacomo Sciommeri, Roma, Società Editrice di Musicologia, 2019 (Musica Vocale da Camera, 11) - [ISMN: 979-0-705061-86-4]

Società Editrice di Musicologia, 2019

L, 32 p.; 29,7 x 21 cm Introduzione e apparato critico in italiano e inglese Pietro Terziani (1765-1831) fu maestro di cappella presso varie chiese romane (S. Giovanni in Laterano, Chiesa del Gesù, S. Ignazio di Loyola, San Silvestro in Capite), nonché membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna e della Congregazione di S. Cecilia di Roma. Compositore assai apprezzato all’epoca (fra i suoi estimatori Fortunato Santini, Franz Sales Kandler, Pietro Alfieri e Giuseppe Trambusti), fu autore di vari oratori, opere, musica sacra e brani cameristici. Le 12 canzonette della presente edizione costituiscono un esempio emblematico della produzione musicale destinata alle esecuzioni private della società borghese di fine XVIII e inizio XIX secolo. Particolarità dei brani riguarda l’organico: oltre al canto, le cui linee melodiche si snodano su frasi eleganti e moderne, e all’accompagnamento della chitarra, basato su semplici formule di arpeggio tardo-settecentesche, è presente una terza linea di basso non designata a uno specifico strumento. È possibile che sia destinata a un cembalo o un pianoforte che realizza il basso continuo, oppure a un violoncello che sorregge al basso la chitarra. I testi poetici delle canzonette sono tratti dalla seconda parte della Cicalata sul Fascino volgarmente detta jettatura (Napoli, 1787) di Nicola Valletta (1750-1814). 1. A Nice infedele (Vanne infedele addio) 2. La pesca (Leggiadra Galatea) 3. Il pretesto (Crudele mi chiami) 4. O sì, o no (Io far l’amore così) 5. La felicità (Qual farfalletta al lume) 6. L’indifferenza (Chi viver lieto brama) 7. La tomba (Sento già nel viver mio) 8. Barbara navicella (Sciolse le vele o Dio) 9. Lo strale di Clori (Una piaga che ho nel sen) 10. Nice lontana (Io spargo i sospiri) 11. L’affanno (L’acerba ed aspra pena) 12. Il sospiro (Ah sospiro mio) L’introduzione riporta inoltre una dettagliata ricostruzione della biografia di Terziani, che corregge e integra le informazioni finora conosciute grazie al ritrovamento di documenti inediti (come l’atto di battesimo e altre fonti archivistiche). **** Pietro Terziani (1765-1831) was chapel master at various Roman churches (San Giovanni in Laterano, Chiesa del Gesù, Sant’Ignazio di Loyola, San Silvestro in Capite), as well as a member of both Philharmonic Academy, Bologna, and St. Cecilia Congregation, Rome. A highly valued composer in his time (his admirers included Fortunato Santini, Franz Sales Kandler, Pietro Alfieri, and Giuseppe Trambusti), Terziani composed several oratories, operas, sacred and chamber music pieces. The twelve Canzonettas in this edition are a typical example of his musical output intended for private performances among late 18th- and early 19th-century bourgeoisie. Their instrumentation is quite unusual: besides the singer part, with its elegant and modern phrases, and the guitar accompaniment, based on simple late 18th-century arpeggio patterns, there is a third unattributed bass line. It may have been intended for a harpsichord or a piano realizing a basso continuo, or for a cello supporting the guitar on the lower range. The lyrics are taken from part II of the Cicalata sul Fascino volgarmente detta jettatura (Naples, 1787) by Nicola Valletta (1750-1814). 1. A Nice infedele (Vanne infedele addio) 2. La pesca (Leggiadra Galatea) 3. Il pretesto (Crudele mi chiami) 4. O sì, o no (Io far l’amore così) 5. La felicità (Qual farfalletta al lume) 6. L’indifferenza (Chi viver lieto brama) 7. La tomba (Sento già nel viver mio) 8. Barbara navicella (Sciolse le vele o Dio) 9. Lo strale di Clori (Una piaga che ho nel sen) 10. Nice lontana (Io spargo i sospiri) 11. L’affanno (L’acerba ed aspra pena) 12. Il sospiro (Ah sospiro mio) The introduction to this edition also has a detailed reconstruction of Terziani’s life, fixing and integrating what was known so far, after the discovery of such unpublished documents as his baptism act.). Giacomo Sciommeri got his master's degree in "Musicology and Musical Heritage", and his PhD in "Cultural Heritage and Territory" (Musicology) at the Tor Vergata University, Rome. He received his 2nd level diploma in “Historical, Critical and Analytical Musicology” from the S. Cecilia Conservatory of Rome. His main research focus is on Italian chamber cantata. He is a scientific committee member of the Istituto Italiano per la Storia della Musica, the secretary of the Centro Studi sulla Cantata Italiana, a coordinator of the "Clori. Archivio della cantata italiana" international project, and editor of the journal, Studi Musicali. He has taught Music History at the Umberto Giordano Conservatory, Foggia, and he is Teaching Assistant of "Music History" and Adjunct Professor of Master MIDA at the Tor Vergata University, Rome. He edited for SEdM several Cantatas by Carlo Francesco Cesarini and Johann David Heinichen, and a guitar duo by Giacomo Antonio Monzino.

Romualdo Giani e gli studi classici: alcuni cenni per la riscoperta di uno studioso dimenticato in P. Cavallo (a cura di), Romualdo Giani (1868-1931). La vita, il fondo musicale, le collaborazioni musicologiche e gli interessi letterari, Pinerolo 2010, 55-63.

Chi lo ha conosciuto soltanto attraverso gli scritti, non immaginerebbe ch'egli non era filologo di professione, ma avvocato. Fu uomo di solida cultura letteraria, profondamente nutrito di studi classici. Musicologo e critico finissimo, lascia opere pregevoli in vari campi, fra le quali sono per noi di particolare interesse Gli spiriti della musica nella

GIADA VIVIANI, Il cantante-attore nel Musikdrama. Il problema della recitazione nella riforma teatrale di Richard Wagner. In: Attori all’opera, a cura di Simona Brunetti e Nicola Pasqualicchio, Bari, Edizioni di Pagina, 2015, pp. 109-121.

Finito di stampare per conto di Pagina soc. coop. nel mese di luglio 2015 da Corpo 16 s.n.c. -Bari ISBN 978-88-7470-457-6 ISSN 2283-9089 Indice Premessa 7 Nicola Pasqualicchio Il cantante è un attore? Note su un paradosso 13 Anna Laura Bellina Protoregia nell'opera italiana. Cinque argomenti per cominciare 29 Marzia Pieri Fra commedia e melodramma: la lingua "energica" delle attrici dell'Arte 41 Simona Brunetti Lazzi di Commedia dell'Arte per La Calisto di Jacobs e Wernicke 53 Arianna Frattali La necessità del canto. La voce della Didone metastasiana nel Settecento europeo 67 Sandra Pietrini Le forme del canto: gesti e pose nel trattato di Enrico Delle Sedie 79 Valentina Dorigotti Le forme del canto: la gestualità del virtuoso nelle riviste italiane dell'Ottocento 99 Elena Randi François Delsarte: il lavoro dell'actor 111 6 Indice Giada Viviani Il cantante-attore nel Musikdrama. Il problema della recitazione nella riforma teatrale di Richard Wagner 121 Paolo Puppa Da Adelaide a Carmelo: la voce dell'attore tra prosa e canto 135 Paolo Noto Voci esemplari. Gli artisti lirici nel cinema italiano degli anni Cinquanta 147 Alberto Scandola Violetta sullo schermo. Dialettica tra canto e performance in tre adattamenti audiovisivi di Traviata 159 Licia Mari Oltre il melodramma. L'opera-video di Adriano Guarnieri 175 Giancarlo Cauteruccio Che il corpo canti 187 Non disprezzate i maestri, e onorate la loro arte! 1 È noto l'acuto, esplicito senso di sconforto espresso da Wagner di fronte a tutte le realizzazioni sceniche dei suoi Musikdramen cui ebbe modo di assistere nel corso della vita, persino nelle condizioni apparentemente ideali del Festspielhaus di Bayreuth, costruito ad hoc, su sue precise indicazioni, per plasmarsi con esattezza sulle nuove esigenze e peculiarità performative della riforma teatrale da lui propugnata 2 . Poiché, a partire da Liebesverbot, aveva sempre contribuito in prima persona a tali allestimenti, controllandone con estrema minuziosità e autoritarismo ognuno dei molteplici aspetti della rappresentazione 3 , com'era pe-* Università di Venezia Ca' Foscari. 1 «Verachtet mir die Meister nicht, / und ehrt mir ihre Kunst!» (R. Wagner, Die Meistersinger von Nürnberg, III, 5).

«Rovighi e il Barocco nel violino» in Maestri di Musica al Martini. I musicisti del Novecento che hanno fatto la storia di Bologna e del suo Conservatorio, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Edizioni Pendragon, Bologna 2021, pp. 381-385.

Maestri di Musica al Martini. I musicisti del Novecento che hanno fatto la storia di Bologna e del suo Conservatorio, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Edizioni Pendragon, Bologna 2021, pp. 381-385., 2021

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