Le regole e le scelte: manuale di linguistica e di grammatica italiana (original) (raw)
Related papers
2006
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere riprodotta in alcuna forma senza l'autorizzazione scritta dell'Editore.
2006
In corso di stampa nella rivista "Lid 'O -Lingua italiana d'Oggi", diretta da Massimo Arcangeli, Roma, Bulzoni Editore, anno III, num. 3, 2007. Riprodotto da "Italianistica Online: portale di informatica umanistica per gli studi italianistici" (Internet, italianisticaonline.it), in accordo con il Direttore e per gentile concessione dell'Editore. La diffusione è autorizzata a soli fini personali e senza scopo di lucro.
In un tempo in cui la scuola è sempre più spogliata di autorevolezza (e gli insegnanti di diritti) qualcuno potrà forse rimanere sorpreso, eppure per orientare i giudizi di correttezza linguistica il "potere" delle regole apprese nelle aule scolastiche è ancora oggi molto forte. Per valutare l'accettabilità di una parola o di una frase, sia i ragazzi sia gli adulti ricorrono infatti, spontaneamente, al paradigma normativo interiorizzato durante gli anni della loro formazione: a quella, cioè, che è stata deBnita come norma sommersa (Serianni 2007). Pur non apparendo in superBcie, questa norma gode di una sorprendente vitalità, anche grazie al fatto che "al prestigio della fonte si accompagna l'effetto della sanzione" (Serianni 2007, p. 289), o perlomeno l'onda lunga della sua memoria. Ma da dove proviene
Le “Auree norme ” del GDLI. Quando le norme redazionali diventano grammaticali
Italica Wratislaviensia, 2018
All dictionary editors have editorial rules. In fact, every collaborator must follow the style foreseen by the publication. To this end, every person who intends to participate in the editorial work is usually provided with a more or less consistent style sheet that contains the rules for writing the lemmas. The editors of the GDLI were also provided with this type of material. Each collaborator, in fact, received a thin booklet entitled "Auree norme", or "Golden rules", that he had to follow. However, upon a careful examination of this precious file, the indications provided by the GDLI appear richer and more articulated than the usual set of editorial norms. In fact, they do not only contain a set of formal and typographical rules, but they have a much wider perspective: the editor is faced with a series of indications concerning spelling and grammar. The present research aims to identify the norms of grammatical interest and some elements of morphology and syntax that emerged during the discussion of the editing process of these dictionaries.
Le regole della grammatica e le regole del testo. Riflessioni in chiave didattica
Le regole della grammatica e le regole del testo. , 2021
This contribution proposes a reflection on the nature of grammatical rules. First of all, a distinction is made between rules that govern the abstract system of language and rules that delimit the perimeter of correctness at a given historical moment. Subsequently, the differences between grammatical and textual rules are analyzed, highlighting that the latter operate on the level of effectiveness rather than correctness and present themselves as “fluid” rules, principles of good functioning of the text in its fundamental components. On the bases of these deliberations, it emphasizes the importance of a didactics based on the dimension of textuality. Finally, the paper offers some suggestions on how to make the best use of textual rules in teaching writing and, in particular, in the collective rewriting of ambiguous or ineffective texts.
Italiano LinguaDue, 2, 22, pp. 587-605., 2023
Deh non vogliate far sì, che quella mirabile indole, che avete avuta in dono, per cui aggiugnere potere ad eminente grado d'eloquenza, e d'eleganza, in questa corrotta forma di dire perdasi miseramente. Toglietevi da que' fonti, a' quali questa corruzione quasi si bee, che non vi può essere maggior servitù, e proponetevi gli ottimi Maestri, che negli ottimi tempi fiorirono (Regole, 1775: 6). Con queste parole l'Abate Lazzarini, dopo aver ascoltato un'orazione di Salvatore Corticelli «con istil gonfio scritta, e tutta piena di arditi traslati», invita il giovane studioso ad approfondire e migliorare il dettato, attingendo a quei «perfetti Scrittori fioriti in que' tempi, i quali per le latine lettere, e per le toscane furono veramente aurei» (Regole, 1775:7). Professore di eloquenza greca e latina, all'inizio del secolo XVIII Domenico Lazzarini aveva mosso guerra pubblica «al corrotto gusto del passato secolo» che aveva rovinato la lingua, lo stile e i pensieri, e si era fatto promotore di un metodo di apprendimento che, pur tenendo a riferimento i modelli, offriva «regole della giusta proporzione, sia nell'inventare, sia nell'imitare» 2. Nella biografia di Lazzarini, scritta da uno scolaro e ricca di aneddoti personali, si apprende che nei Dialoghi della corrotta eloquenza, opera in sei volumi composta tra il 1705 e il 1707, ma sottratta in fase compositiva da un allievo e mai più rinvenuta, l'autore ragiona di fatti di lingua e ricerca le cause della corretta eloquenza 3 : nel solco degli ideali
Manuale di linguistica e di grammatica italiana, UTET, 2019 (Indice)
UTET, 2019
Il manuale costituisce una versione completamente rivista e aumentata del volume "Le regole e le scelte" (2006 I ed., 2011 II ed.), divenuto un'opera di riferimento per la descrizione delle strutture dell'italiano. I presupposti teorici e le scelte metodologiche sono rimasti inalterati rispetto alle precedenti edizioni: l'analisi delle strutture rigide della lingua, governate da regole, si accompagna alla descrizione delle aree che si aprono alle scelte del parlante. Anche l’impianto generale dell’opera, “a partire dal testo” – cioè dalle unità di senso e funzione alle parti del discorso –, è rimasto invariato. La sintassi della frase, le relazioni transfrastiche, la dimensione della testualità costituiscono il cuore del volume. Abbiamo tuttavia alleggerito alcune parti, precisato vari concetti alla luce delle riflessioni maturate negli ultimi anni, aggiornato gli approfondimenti bibliografici, potenziato i box monografici dedicati ad argomenti di linguistica italiana (anche in chiave storica e comparativa). In quest'ottica, alcune parti sono state profondamente rimaneggiate. La sezione sulla struttura della frase semplice è stata radicalmente ripensata alla luce degli studi più recenti sulla struttura sintattica, soprattutto in rapporto alla valenza del verbo e ai meccanismi di codifica del significato, e in particolare dei ruoli argomentali. Una delle novità significative del volume è inoltre la presenza di un capitolo interamente nuovo (2), dedicato alla variabilità linguistica: alle scelte “di sistema” abbiamo voluto affiancare le scelte “di repertorio”, data la loro rilevanza nella situazione linguistica italiana. Il capitolo colloca altresì lo studio della grammatica all'interno della nostra tradizione culturale e chiarisce una serie di concetti preliminari, anche in vista dell'insegnamento dell'italiano (“norma”, “uso”, “errore”, “eccezione”, "varietà", “variabile”). [Un'anteprima del capitolo è leggibile qui: https://www.academia.edu/38398981/La\_lingua\_italiana\_tra\_norma\_e\_usi\_cap.\_2\_di\_Prandi\_e\_De\_Santis\_2019\_\]. Il volume comprende anche una parte nuova dedicata alle figure retoriche, che fa luce sull’uso creativo delle risorse linguistiche a tutti i livelli della lingua. Abbiamo infine inserito un glossario dei termini tecnici usati nel volume, che in alcuni casi si discostano da quelli in uso nella tradizione grammaticale.