Il sistema della mobilita': la cura del ferro (original) (raw)
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Territori e Comunità. Le sfide dell'autogoverno comunitario, 2020
Negli ultimi anni nuove forme di pianificazione dal basso si sono via via diffuse all’interno del territorio italiano. Contratti di fiume, ecomusei, comunità del cibo, sono esperienze non più singolari ma fanno parte di reti ben consolidate. Tra le tematiche trattate da queste nuove forme di pianificazione, ancora arretrata risulta essere quella delle infrastrutture. Entrando più nello specifico, analizzando la sola mobilità, intesa come lo spostamento fisico di persone, una prima forma di autorganizzazione dei servizi di mobilità è data dai servizi, sempre più diffusi, di car sharing e car pooling. Se invece ci poniamo su di un piano di realizzazione o potenziamento delle opere infrastrutturali, le opere appaiono ad esclusivo appannaggio di tecnici specializzati che, guidati da logiche legate al mercato, modellano il sistema dei trasporti non tenendo conto dei fabbisogni reali della cittadinanza considerando solo la dimensione della domanda attuale. La situazione più critica è sicuramente riscontrabile nel settore ferroviario, dove la gestione e l’esercizio dei servizi viene sempre sottoposta a parametri che si riconducono esclusivamente alla proporzione tra domanda attuale ed offerta di trasporto. In questo modo, migliaia di persone sono costrette a ricorrere al mezzo privato su gomma per raggiungere le proprie destinazioni, subendo di fatto una forte limitazione al loro diritto alla mobilità. Analizzando le azioni e le iniziative portate avanti nelle esperienze europee ed italiane, facendo riferimento in particolare al progetto europeo Citizens’ Rail e al caso di studio italiano della ferrovia sospesa Sicignano degli Alburni-Lagonegro, il contributo ha come obiettivo la delineazione dei punti chiave e delle criticità del ruolo attivo dei cittadini all’interno della pianificazione e gestione delle infrastrutture di trasporto su ferro.
«Mobilità. Questa è la soluzione per riorganizzare i sistemi urbani»
1998
Per cogliere le opportunità offerte dall'unificazione politico-economica dell'Europa, le nostre città devono affrontare uno sforzo di ammodernamento delle proprie infrastrutture. E curare gli" effetti collaterali" della loro crescita: inquinamento, difficoltà nello smaltimento dei rifiuti, congestione del traffico, spiazzamento delle funzioni residenziali del centro.
Le res mobilia del vivere quotidiano: gli arredi
“Sia la chasa spechio del spirito” Abitare in Friuli nel Quattrocento, 2024
La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali. Contributi finalizzati alla pubblicazione di volumi monografici inediti di rilevante interesse culturale. Con il contributo di In collaborazione con LIDA-Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica-DIUM, Università degli studi di Udine RCPPM-Association internationale de recherche sur les charpentes et les plafonds peints médiévaux AHLOMA-Anthropologie historique du long Moyen Âge Arcidiocesi di Udine-Ufficio diocesano per i Beni Culturali Diocesi di Concordia-Pordenone, Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali ADSI-Associazione dimore storiche italiane AICS-Associazione italiana per lo sviluppo d'impresa culturale e turistica Didascalie delle immagini di apertura
Mobilità e inclusione sociale. Pianificare per vite sempre più mobili
Planum, 2019
La mobilità di tutti i giorni ha un ruolo fondamentale nel determinare tanto le possibilità di vita a disposizione di ciascuna persona, quanto le dinamiche più ampie delle società contemporanee. La mobilità diventa quindi una condizione chiave anche per garantire inclusione sociale. La sua centralità per le pratiche di vita quotidiana dei singoli e di una collettività è riconosciuta da un'ampia letteratura sul tema; eppure, gli approcci operativi alla pianificazione della mobilità rimangono perlopiù ancorati a strumenti tradizionali, poco efficaci nel riconoscere ciò che nuove e molteplici forme di mobilità quotidiana significano per ciascun individuo. A partire dalla ricostruzione di alcune posizioni del dibattito disciplinare sul tema, il paper presenta approcci operativi che lavorano sul concetto di accessibilità in riferimento non tanto e non solo alle caratteristiche tecniche dei sistemi di trasporto, ma anche al suo essere strumento per misurare la possibilità di ognuno di partecipare ad attività personali e collettive. Vengono, quindi, discusse le implicazioni operative per le politiche dei trasporti di un approccio che dà centralità all'accessibilità, reinterpretata come condizione per garantire la partecipazione alla vita sociale di ogni individuo.
Mobilità e lavoro: zingari ferrari a Napoli e nel Regno (secc. XVII-XVIII)
in Felice Gambin (a cura di), Alle radici dell'Europa. Mori, giudei e zingari nei paesi del Mediterraneo occidentale, II, (secc. XVII-XIX), 2010
Studi recenti hanno messo in evidenza come, nel Mezzogiorno d'Italia, nel corso dell'età moderna, la storia di alcune comunità di zingari conobbe un processo di radicamento sul territorio, che interagì con l'altro e più notorio aspetto della mobilità degli zingari. In questa sede, per approfondire tali aspetti, si è scelto di esaminare il tema del mestiere di fabbri ferrai esercitato da molti zingari sul territorio delle province del Regno di Napoli, questione più nota che conosciuta, che molto ha a che vedere con l'intreccio tra mobilità e sedentarietà di cui si diceva, e che appare il tratto storico più evidente della presenza degli zingari nel Mezzogiorno moderno.
Un'Infrastruttura per la Mobilit� in AgentService
Woa, 2005
L'articolo presenta la soluzione alle problematiche legate alla mobilità degli agenti adottata nella piattaforma AgentService. L'infrastruttura per il trasferimento degli agenti sfrutta il modello di agente della piattaforma che prevede la separazione tra lo stato e le attività dell'agente. L'implementazione dell'infrastruttura per la mobilità si avvantaggia della struttura modulare della piattaforma e si integra in modo del tutto trasparente per gli agenti e gli altri componenti. AgentService offre un servizio di mobilità debole, nonostante ciò garantisce il mantenimento dello stato degli agenti tramite il trasferimento delle strutture dati, della coda dei messaggi, delle conversazioni e dello stato dei comportamenti. Il servizio di mobilità degli agenti è inoltre sfruttato per l'applicazione di politiche di bilanciamento di carico tra piattaforme federate Index Terms-Agent Mobility, Load Balancing Policy, Agent Framework I. INTRODUZIONE E metodologie, le architetture e le tecnologie che vengono utilizzate per lo sviluppo di applicazioni distribuite manifestano i propri limiti quando sono applicate a sistemi distribuiti di notevoli dimensioni, potenzialmente illimitati, come si verifica per applicazioni Internet. In particolare ciò è ancor più evidente quando si ha a che fare con sistemi che debbano offrire un elevato grado di configurabilità, alta scalabilità e facilità di personalizzazione. Un metodo efficiente per la soluzione di problemi di questo tipo ci viene offerto dalle tecnologie basate sulla mobilità del codice, in altre parole la possibilità di spostare codice attraverso i nodi di una rete [1]. La mobilità del codice non è un concetto nuovo, gli Applet Java ne sono un lampante esempio, ma il lavoro di ricerca in questo campo è sempre attivo, sia per quanto riguarda le disquisizioni concettuali sia per ciò che riguarda gli aspetti puramente tecnologici, si veda ad esempio [2], [3]. Un ambito a cui i concetti di mobilità ben si adattano è quello degli agenti software. Gli agenti ci forniscono, in effetti, un'astrazione tale da rendere semplice l'applicazione del concetto di mobilità. Le caratteristiche intrinseche degli Manuscript
Migrations reveal several features of the social, political, cultural and symbolical reality of the globalized world. From a purely political point-of-view they touch a raw nerve of liberal democracies: the tension existing between the adherence to the universal values of liberalism and the democratic sovereign's discretion concerning admission policies.Such tension seems to make any commitment in favour of migrant's human rights unrealistic.The present article supports the argument that only the harmonization of migration policies that implies a cooperative and multilateral approach between the involved states can make the mobility practices carried out by they who try to cross their boundaries less dramatic.
Un'Infrastruttura per la Mobilità in AgentService
2005
L'articolo presenta la soluzione alle problematiche legate alla mobilita degli agenti adottata nella piattaforma AgentService. L'infrastruttura per il trasferimento degli agenti sfrutta il modello di agente della piattaforma che prevede la separazione tra lo stato e le attivita dell'agente. L'implementazione dell'infrastruttura per la mobilita si avvantaggia della struttura modulare della piattaforma e si integra in modo del tutto trasparente per gli agenti e gli altri componenti. AgentService offre un servizio di mobilita debole, nonostante cio garantisce il mantenimento dello stato degli agenti tramite il trasferimento delle strutture dati, della coda dei messaggi, delle conversazioni e dello stato dei comportamenti. Il servizio di mobilita degli agenti e inoltre sfruttato per l'applicazione di politiche di bilanciamento di carico tra piattaforme federate