Abuso Di Diritto E Valide Ragioni Economiche (original) (raw)

GIG ECONOMY E RECUPERO DELLA LEGALITÀ

La Legislazione Penale, 2020

SOMMARIO: 1. I rider di Uber e la misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria.-2. Le nuove forme di contrasto alle infiltrazioni criminose nelle imprese.-2.1. La misura dell'amministrazione giudiziaria ai sensi dell'art. 34 del Codice antimafia.-3. Il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.-4. Il caso di specie: i sufficienti indizi.-4.1. (segue) l'amministrazione giudiziaria.-5. Strumenti di contrasto vs strumenti di controllo.

ISTITUZIONI DIRITTO ECONOMIA

ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341, 2020

REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341. Il volume, curato da Alessandra Carleo, Professore ssa di Mate matica finanz iaria e Finanza dell'a ssicurazione e dei fondi pensione presso l'Università de gli Studi Roma Tre, dopo "Calcolabilità giuridica" (2017) e "Il vincolo giudiziale del pa ssato. I preced enti" (2018), si inserisce-come una vera e propria " trilogia"-in un filone di rifle ssioni svolte nei "Seminari Leibniz pe r la teoria e la logica del diritto" tenuti presso l'Accademia Nazionale dei Lincei. Il titolo, piuttosto accattivante, che pare u n'endiadi-per certi a spetti-così come potrebbe apparire un ossimoro-pe r altri punti di vista-, inte nde sottolineare quanto, come la Curatrice stessa scrive nella quarta di copertina, " la decision e robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, a ffascinato e in sieme respinto dalla tecn ica, affronta con timore e sospetto. La decisione affidata al robot n on è un fenomen o anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione 'umana', e appartiene, anch'essa, alla storia integrale dell'u omo ". Il contributo, di grande caratura tecnico-scientifica, che va annoverato sicura mente tra quelli emergenti in tema di rapporto tra nuove te cnologie e diritto e, in special modo, tra proce sso, giudizio, robotica e intellig enza artificiale, si compone di un'intro duzione e di quattro parti (1. La decisione robotica: premesse, potenzialità, incognite; 2. Decisione robotica giudiziale; 3. Decisione robotica negoziale; 4. Riflessioni conclusive). L'introduzione, di Giovanni Legnini (avvocato civilista, già vicepreside nte del Consiglio superiore della Magistratura e senatore della Repubblic a), esplora, in

Abuso del diritto ed elusione

La normale tensione fra giurisprudenza e legislatore sul tema dell’abuso del diritto si manifesta anche nella recente ordinanza con cui la Cassazione ha rimesso alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale relativa alla disciplina del contraddittorio obbligatorio in materia di elusione e nel tentativo del legislatore di disciplinare funditus la materia dell’abuso. Anche se la questione di legittimità costituzionale è probabilmente destinata ad essere dichiarata inammissibile, essa rappresenta comunque un segnale della posizione della Cassazione rispetto a un principio che essa considera diritto vivente.Gli effetti della legge delega ai fini della disciplina dell’abuso potranno essere apprezzati solo a seguito dei decreti delegati. Possono però segnalarsi alcune criticità nei criteri e principi direttivi, sia per ciò che attiene alla definizione della fattispecie, sia per quanto riguarda la disciplina procedimentale, sia per i profili della successione delle leggi nel tempo.

Beni comuni e razionalità discreta del diritto

in G. Perlingieri e A. Fachechi (a cura di), L’operatività dei principi di ragionevolezza e proporzionalità in dottrina e giurisprudenza, Napoli, 2017, p. 473-492., 2017

Sommario: 1. Lo strano caso del diritto di proprietà. – 2. Razionalità discreta vs. razionalità dialettico-conformativa nel trattamento sintomatico dei nuovi modelli. – 3. Ricominciamo da tre casi. – 4. Beni comuni e gioco del- l’imitazione tra diritto di proprietà e sharing economy.

Ragionamento giuridico e ragionevolezza

RomaTrePress, 2022

Cos’è ragionevole: grammatica ordinaria e intuizioni La metafora del concetto-a-grappolo Gli usi del ragionevole nel diritto Silvia Zorzetto analizza il concetto di ragionevolezza, evidenziando la discrasia fra la difficoltà di analizzare esattamente il contenuto e i criteri della ragionevolezza, da una parte, e l’uso massiccio che viene fatto del concetto di ragionevolezza nell’argomentazione giuridica, dall’altro. Evitando di assecondare un facile scetticismo, che porterebbe a liquidare la ragionevolezza come concetto vuoto e bonne a tout faire, Zorzetto mostra che a partire dagli usi effettivi diffusi nella giurisprudenza è possibile delineare un concetto di ragionevolezza coerente e utile come strumento di analisi e di critica delle argomentazioni giudiziarie.

LA NUOVA DISCIPLINA DELL'ABUSO DEL DIRITTO E DELL'ELUSIONE FISCALE NELLA PROSPETTIVA DELL'IMPOSTA DI REGISTRO Estratto

In attuazione della legge delega del 2014 è stato emanato l’art.10 bis dello statuto dei diritti del contribuente che disciplina in modo generalizzato per tutti i tributi l’abuso del diritto e l’elusione d’imposta sia in termini sostanziali che procedimentali. Tale disciplina trae origine dalle precedenti formule normative e arresti giurisprudenziali (interni e comunitari), ma si caratterizza rispetto ad essi per tratti innovativi circa la residualità della nozione di abuso/elusione e l’affermazione di garanzie del contribuente sia sul piano sostanziale (affidamento e certezza degli effetti giuridici rispetto alle scelte operative legittimamente effettuate), sia sul piano procedimentale (pena la nullità degli atti amministrativi emanati in maniera difforme). La nuova disciplina rende necessaria un’attenta riflessione sulle nozioni di vantaggio fiscale indebito (il cui onere della prova ricade sull’Ufficio fiscale) e di valida ragione extrafiscale (il cui onere della prova ricade sul contribuente). La valenza generale e unificante della riforma della disciplina dell’abuso/elusione, dettata innanzitutto dall’obiettivo della certezza del diritto, deve condurre all’applicazione della medesima disciplina anche relativamente all’imposta di registro (sia avuto riguardo agli atti d’impresa, che gli atti posti in essere al di fuori di essa). Ciò anche al fine di relegare le contestazioni fondate sull’art.20 del testo unico dell’imposta di registro solo a quelle che attengono a un’errata interpretazione dell’atto o della disposizione negoziale (senza che possa assumere autonomo rilievo il collegamento negoziale volontario) e facendo confluire nell’ambito dell’art.10 bis ogni altra eventuale eccezione che consideri un’operazione abusiva/elusiva in ragione della strumentalità delle forme giuridiche o dei titoli cui i contribuenti abbiano fatto ricorso. Tale interpretazione, avversata dalla recente giurisprudenza di legittimità, consente tra l’altro di confermare la necessaria natura complementare dell’imposta richiesta in forza di una contestazione fondata sulle ragioni dell’abuso/elusione alla base del potere degli uffici di operare una “riqualificazione” degli effetti dell’operazione.

I confini mobili del “profitto di rilevante entità” ex art. 13 d.lgs. n. 231/2001

Responsabilità amministrativa degli enti I confini mobili del "profitto di rilevante entità" ex art. 13 d.lgs. n. 231/2001 G.i.p. Gorizia, 22 luglio 2013, ord. -Dott.ssa Paola Santangelo Società -Società di capitali -Società a responsabilità limitata -Reati commessi dai vertici aziendali -Rilevanza a norma d.lgs. n. 231/2001 -Sanzioni interdittive -Profitto di rilevante entità -Misure cautelari -Condizioni (D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, art. 13) Ai fini dell'applicazione di una sanzione interdittiva ex art. 13 d.lgs. n. 231/2001 comma 1 lett. a), anche in ambito cautelare, il giudice è tenuto a compiere un'analisi specifica del "valore reale" delle commesse, quale indice della rilevanza del profitto, ed accertare che questi rappresenti un'utilità effettivamente "tratta" dal reato, comprensiva dei vantaggi economici anche non immediati, ma comunque conseguiti attraverso la realizzazione dell'illecito.

La Fine Della Possibilita Del Diritto

2015

La relazione evidenzia che l'elemento più evidente della nostra epoca è la solitudine di ciò che continuiamo a chiamare "uomo". Non vi è più la definizione universale, ma ogni essere detto "uomo" è un singolo che pone se stesso: io sono io. Questa prospettiva è stata ben delineata da Max Stirner nel suo saggio L'unico e la sua proprietà. Il singolo è se stesso e solo se stesso, per cui non può esistere nessun concetto o prospettiva morale o giuridica che possa stabilire "la devianza". Ne segue che non esistendo la devianza dalla norma non esiste nemmeno il diritto, perché è solo il singolo l'arbitro di se stesso e delle eventuali relazioni che egli intende stabilire.