Euripide, Ione (a cura di M. S. Mirto) (original) (raw)

LA LEGGE E LA MORALE: Euripide: Medea

Medea, la tragedia di Euripide (Atene 431), continua ad affascinare: arte, letteratura, teatro, cinema, psicologia ne indagano le sfaccettature sia in chiave tradizionale sia in chiave moderna, sviluppando molteplici tematiche, come ad esempio: 1. Il conflitto tra la barbarie, incarnata da Medea, e la civiltà greca, espressa da Giasone 2. l'opposizione straniero/autoctono e la condizione di alterità di Medea, emarginata e proiettata in una assoluta solitudine. 3. l’inferiorità sociale della donna, contrapposta alla superiorità dell'uomo, 4. l'esplosione del conflitto nella relazione amorosa e nel rapporto coniugale; 5. il contrasto fra freddezza e rigore della ragione e dominio irrazionale delle passioni. In estrema sintesi, incombono su questa tragedia tutte le diversità di Medea: di razza, di sesso, di intelligenza, di affetti ed emozioni; ad esse si aggiunge, devastante, non la follia, ma paradossalmente un'intelligenza fredda, lucida e vendicativa. Si può parlare allora di una 'polivalenza', di Medea, di una 'concordia discors… sfuggente, impenetrabile, indefinibile', 'che spinge a nuove riletture, con la promessa di ulteriori approfondimenti e chiarificazioni'. Proprio questa concezione di work in progress della riflessione critica su Medea diffusa tra gli studiosi mi ha stimolato a sviluppare una riflessione sull'idea di giustizia e sugli elementi del diritto presenti nella tragedia e nel suo linguaggio e sulla loro interazione con il diritto sacrale, le norme etiche, il comportamento morale e le scelte tragiche di Medea.

Funzioni auree: occorrenze nello Ione di Euripide

AURUM. Funzioni e simbologie dell'oro nelle culture del Mediterraneo antico, 2014

Da quando Angelo Brelich segnò la strada e indicò alcune delle principali prospettive e linee direttive, il teatro greco continua ad essere una miniera inesauribile per lo studioso di storia delle religioni. Traendo spunto dal tema del Convegno, il saggio analizza i significati di tutti i passi relativi all'oro presenti nella tragedia Ione di Euripide

Comunicare a Delfi: lo Ione euripideo e le Etiopiche di Eliodoro.

Forme di Comunicazione nel mondo antico e mmetamorfosi del mito, eds. Giglielmo, M- Bona, E., 2003

Tre momenti della cultura greca e le sue interpretazione del oracolo delfico in chiave illustrata e anche parodica. lo Ione presenia lo smantellamcnto della centralità che I'Orestea conferiva ad Apollo e la frammentazione del modo di agire: il dio "veridico" dice parole ingannevole a scoprire; a le Etiopiche l'oracolo viene sostituito dalle enigme di Calasiris, abilmente sdoppiato en creatore della ficciò romanzesca e autore de l'opera.

A. Ziosi, Fiamme e sogni. Euripide e l’Ilioupersis di Lucr. 1.471-477 nel disegno tragico di Eneide II e IV, «SIFC» 20 (2022), 187-243; 21 (2023), 59-108

Studi Italiani di Filologia Classica, 2022

Through the analysis of the allusions to Ennius and Euripides in the Trojan exemplum of Lucr. 1.471-477, this essay shows the importance of tragedy, and its metaphors, for the poetry of the De rerum natura. The analysis reveals, however, that Lucretius’ Ilioupersis also plays a fundamental role as mediation for the (somehow underrated) presence of Euripides’ ‘Trojan trilogy’ in the Aeneid. Virgil’s recurrent use of Euripides’ tragic imagery, read through the lexis of Lucretius’ didactic poem, draws a sort of allusive counterpoint that allows a new interpretation – a coherent and ‘dramatic’ one – both of the symbolic correspondences between different sections of the poem and of the very relationship between narrative and images in the Aeneid.