Racconto: Sei sul giornale! (original) (raw)
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La narrazione del ḡihād sulla stampa italiana
Ǧihād. Definizioni e riletture di un termine abusato, . Ed. by Nicola Melis Patrizia Manduchi. Mondadori Università., 2019
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Al fronte, ma non sulla front page. Giornaliste in prima pagina
2015
Women journalists on the front page The arrival and spread of the online journalism has thrown the daily press into crisis. However the prestige of the newspaper has not been undermined to a very great extent and, more importantly, the preeminence of the front page as the shop window of the most relevant topical news still persists. The article takes a gender perspective to reconsider the front page, and offers the findings of a survey carried out on a sample of 12 national and international daily papers, to the aim of mapping the traces of the female presence – in terms of bylines, subjects and sources of the news – on the most visible and prestigious space of the newspaper. What comes out is an increasing valorization of professional women journalists, without this achievement helps to undermine the male-centrism that reigns in contemporary journalism. Keywords: front page, women journalists, hard news, soft news, contextual reporting, sources- male-centrism
Perché una rivista, perché Papireto
Papireto, 1, 2022
Fondare una nuova rivista scientifica è, allo stesso tempo, un'ambizione e un gravoso impegno. Ambizione, che in senso positivo, corrisponde ad un legittimo desiderio di ampliare gli spazi di confronto e conoscenza, attraverso uno strumento come una rivista. Un gravoso impegno perché, per poter raggiungere l'ambito obbiettivo occorre intraprendere un percorso non certamente semplice, ma anzi pieno di insidiosi ostacoli. È con questa consapevolezza che già nel 2019 presentavo un primo progetto di fondazione di una rivista scientifica online ed eventualmente cartacea, che nonostante l'approvazione entusiasta da parte di tutti i colleghi del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, a cui afferisco, non ebbe seguito, prima per intoppi burocratici, poi a causa della pandemia, che di fatto ha causato il blocco di quasi tutte le attività. Nonostante queste prime difficoltà, con la medesima propositiva ambizione, ripresentavo il progetto nel 2021, coinvolgendo il collega prof. Giancarlo Germanà Bozza, arricchendolo con un volume monografico, da me curato, dal titolo Dalle officine alle Accademie nel Mediterraneo. Analisi e struttura delle botteghe d'arte in età moderna, che raccoglie tredici saggi di altrettanti studiosi, di prossima pubblicazione a cura dell'Istituto Poligrafico Europeo. Superata la preliminare fase burocratica, il progetto prendeva finalmente forma nella veste di rivista online, realizzata quasi esclusivamente in house, attraverso la fattiva collaborazione del colleghi proff. Giovanni Zuccarello e Fausto Gristina, che hanno coordinato rispettivamente gli studenti Roberto Patti, che ha curato la grafica, e Sofia Ingrillì, che si è invece occupata dello sviluppo web. Oltre all'aspetto grafico e del web, tuttavia, occorreva strutturare una serie di contenuti affinché la rivista prendesse definitivamente forma secondo le linee guida convenzionali dettate dall'ANVUR per questo tipo di pubblicazioni, affinché successivamente se ne possa chiedere il riconoscimento ufficiale. Venivano quindi redatte le norme metodologiche, le informazioni generali e il codice etico. Naturalmente una rivista non esiste senza le persone con precisi compiti e ruoli. Sono stati così costituiti il comitato di redazione, il comitato scientifico e un gruppo di referees. Il primo, composto dai professori in organico del dipartimento, ha il compito di coadiuvare il
Oggi, 27 gennaio 2013, apro i giornali alla ricerca di interventi sulla 27 a Giornata della Memoria: ne trovo diversi, tutti pubblicati con un certo rilievo nelle rispettive pagine centrali 1 e leggo articoli di storia, letteratura e cinema sulle persecuzioni, le deportazioni, l'olocausto, la memoria… Sono interventi di vario tipo e carattere, dal documento all'intervista, al reportage… le parole forti sono celebrazione, commemorazione, ricordo, testimonianza, memoria… ma, anche se le parole non si equivalgono, le posizioni espresse a riguardo sono comunque piuttosto omogenee e "celebrative" ed è questo per me un immediato richiamo al lavoro di indagine di Diletta Carmi su L'identità ebraica come paradigma della contemporaneità.
Sulla storia della "Rivista trimestrale". Una intervista
The interview traces the different stages of the story of the «Rivista Trimestrale» and reconstructs the role that it had in the political cultural and philosophical Italian debate since the sixties. In the interview, Marcello Mustè shows the way in which many of the insights and reflections that were developed within this research laboratory have anticipated historical scenarios which have been outlined starting from the 1989, and continue to provide valuable tools for the reflection about our contemporaneity.