La Biblioteca della Fabbrica della cattedrale nella Visita apostolica di san Carlo Borromeo a Cremona: decadenza e dispersione in età postridentina, "Bollettino storico cremonese", n.s. 13-14 (2006-2007), pp. 169-189 (original) (raw)
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«Alli 10 Agosto 1806 soppressione del monastero di S. Giorgio», a cura di G. Vian, Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena, pp. 71-91., 2011
Le vicende delle biblioteche dei regolari veneziani tta la caduta della Repubblica e I'awicendarsi dei domini austriaco e francese nel Venero sono note. A partire dal vecchio saggio di Pietro La Cute, del t929, fino ai lavori recenti di Marino Zotzi, la dissoluzione delle raccolte monastiche e conventuali è stata rievocata con sistematicità e dettaglio tali che poco resta da aggiungere dal punto di vista informativo, della ricostruzione dei fatti.l Ma non è forse inutile ritornarvi, per considerare quei drammatici esiti in una prospettiva più ampia. lacceletazione dell'età napoleonica in questo iome in tand altri campiincrociò infatti trasformazioni profonde e di più lungo periodo. E attraverso la parubola delle libreii" d.i religiosidalla grande espansione settecentesca alla repentina liquidazione -è possibile ritrovare le tracce di diverse funzioni e immàgini della biblioteca, ripercorrere le tappe contrastate dell'affermazione di modelli di raccolta e consefvazione a noi più f.amlia-i e vicini, individuare, in altri termini, I'originale 4pporto di Venezia alla <> che investì I'Europa tra Sette e Ottocento.
Questa ricerca nasce dal tentativo di ricostruire idealmente l'organizzazione degli spazi interni della cattedrale di Cremona, 1 ed in particolare l'assetto dell'area orientale, radicalmente modificato dalla riforma d'inizio Seicento, 2 quale poteva essere prima di tale riforma. Poiché non sono state trovate finora tracce materiali che consentano con qualche sicurezza tale ricostruzione, il tentativo deve fondarsi sulla ricerca documentaria, con tutte le incertezze che tale tipo di fonte comporta; e poiché non sono fin qui emersi documenti probanti, quel che segue non può che essere un'ipotesi.
La pubblicazione di questo volume ha ricevuto il contributo finanziario dell' UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE, MILANO sulla base di una valutazione dei risultati della ricerca in essa espressa. Editing e coordinamento redazionale: Gioacchino A. Civelli Progetto grafico: Pietro M. Locarni © La Compagnia de' Bindoni -Magazzeno Storico Verbanese, Germignaga http://www.verbanensia.org; http://associazione.verbanensia.org Prima edizione: maggio 2018 ISBN 978-88-98306-22-0 In copertina: Dionigi Bussola, Statua di san Carlo Borromeo (già al Cordusio, e ora in Piazza Borromeo, a Milano).
La chiesa dedicata ai Santi Giacomo e Vincenzo sorge nella moderna via Palestro, antica continuazione extra moenia del cardo massimo di Cremona, l'odierno corso Campi: sembra dunque possibile che il primitivo edificio religioso dedicato al martire, di cui non si conosce nulla, sorgesse all'esterno della città romana e, 1 solo con la costruzione della cinta muraria di epoca medievale, a partire dal 1169, fu inglobato entro la città.
Stratigraphic archaeological excavations carried out in the S. Maria in Castagnola Abbey’s cloister (Chiaravalle, AN), permitted us to reconstruct, though only partially, a new and unexpected history of this site, where, in the Middle Ages, one of the most important architectonic complexes of the region, but significant at a national level as well, has been erected. In this contribution we will discuss, at a preliminary level, the evidence that can be linked to the earliest occupation of a site whose later evolution spanned well into the post-medieval and modern eras. More precisely we will present the archaeological data concerning the phases of the Middle-Recent Bronze Age, consisting of layers rich with archaeological material, mostly objects of everyday use (pottery, bone, bronze), and structures preserved in negative (an artificial ditch, post-holes) which are indicative of permanent occupation. Although the interpretation of this evidence is rendered difficult by the numerous later interventions and by the limited extension of the excavations, the finds from Chiaravalle add significantly to the reconstruction of protohistoric occupation of the lower Esino valley.
2022
The works of Bartolomeo Ammannati (1511-1592) in Santa Maria del Fiore, with the exception of the in- depth studies by Timothy Verdon, Carlo Cinelli and Francesco Vossilla, found contrasting fortune and remained marginal. Two letters written by Ammannati to the administrator Giovanni Caccini and Francesco Busini preserved in Los Angeles, The Paul Getty Resarch Institute, allow us to specify the interventions of the architect sculptor for the restoration of the lantern of the dome of Santa Maria del Fiore and the construction of the aedicules inserted in the pillars and in the walls of the naves inside the cathedral. The Ammannati construction sites in Santa Maria del Fiore represent exemplary cases in which technical experiments and original operational solutions are combined with the transport of materials and the management of masses and are therefore emblematic works in the artist’s multifaceted production.
Libri per il culto, paramenti, arredi sacri della cattedrale di Cremona in un inventario del Tra i tesori della cattedrale di Cremona a noi pervenuti ne figura uno non appariscente per virtù estetiche, ma di straordinario rilievo per la storia della cultura cittadina e non solo: il più antico inventario di una biblioteca capitolare fino ad ora mai scoperto, risalente all'anno . Oggi suddiviso in tre parti, due conservate a San Pietroburgo e una nella Biblioteca Statale di Cremona, fu fatto redigere dal vescovo Odelrico dei conti di Seprio (-) che vi fece annotare ben volumi, dei quali da lui stesso donati alla Biblioteca capitolare: documento molto studiato e di conseguenza ben noto. Altrettanto conosciuto e degno di considerazione è un secondo inventario, di oltre secoli posteriore, che si legge sul f. v -l'ultimo -del codice con il Martirologio di Adone e Obituario della Chiesa di Cremona conservato in Archivio Storico Diocesano: fu fatto stilare nel dal vescovo Sicardo (-) e comprende unità librarie, con volumi per il culto, per la cura d'anime e per lo studio dei sacerdoti. Di entrambi questi elenchi, soprattutto del secondo, si è detto ancora in occasione della recente mostra documentaria (Cremona, Museo Civico Ala Ponzone, novembre - gennaio . S. G, Gli inventari librari delle cattedrali e dei monasteri del Piemonte, in Libri, lettori e biblioteche dell'Italia medievale (secoli IX-XV). Fonti, testi, utilizzazioni del libro. Atti della Tavola rotonda italo-francese (Roma, - marzo ), a cura di G. L, D. N D G, Roma , pp. -, in particolare p. . . C. G, Gerarchia ecclesiastica della diocesi di Cremona per l'anno , colla serie critico-cronologica de' suoi vescovi, Cremona , pp. XLVII-XLVIII; F. N, L'Obituario della Cattedrale di Cremona, Milano , pp. -; V. C D, Cremona, in G. M, A. S, Inventario dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, LXX, Firenze , pp. V-X; U. G, Ricerche sulle scuole pre-universitarie del Medioevo. Contributo di indagini sul sorgere delle Università, Milano , pp. -; V. T, Gli inventari della Biblioteca della Cattedrale di Cremona (sec. X-XIII) e un frammento di glossario latino del secolo X, in «Italia medioevale e umanistica», (), pp. -, in particolare pp. - e - (edizione); E. G, Tra i membra disiecta dell'Archivio di Stato di Cremona. Padri della Chiesa e autori latini del medioevo, in «Bollettino storico cremonese», n. s., (), pp. -, in particolare p. ; I, Frammenti di codice a Cremona: testimonianze per una storia della cultura cittadina, in Cremona. Una cattedrale, una città. La Cattedrale di Cremona al centro della vita culturale, politica ed economica dal Medioevo all'Età Moderna. Mostra documentaria (Cremona, novembre - gennaio ), Cinisello Balsamo (Mi) , pp. -, in particolare pp. -; M. C, Libri, memoria e cultura a Cremona (secoli IX -XIV), in Storia di Cremona. Il Trecento. Chiesa e cultura, Azzano San Paolo (Bg) , pp. -, in particolare pp. -.