Vittorio Pica e Lionello Fiumi (original) (raw)

Lionello Fiumi e Ruperto Banterle

in Ruperto Banterle (1889-1968), a cura di Camilla Bertoni, Verona, Scripta ed., 2018

I rapporti tra Fiumi e Banterle, tra poesia e scultura; in particolare in riferimento alla stampa del primo libro di Fiumi, Polline, stampato a Milano per i tipi dello Studio Editoriale Lombardo, gestito da Mario Puccini, Gaetano Facchi e Carlo Linati.

Rovereto in Europa: Lionello Fiumi

Memorie dell'Accademia Roveretana degli Agiati, a.252, serie II, vol. V, t.II, pp.305-326, 2002

Nato a Rovereto, Lionello Fiumi (1894-1973) svolse la propria attività di letterato tra Verona, Venezia, Parigi e altri paesi europei. Fu attento conoscitore delle letterature straniere e importante divulgatore di quella italiana all'estero. Gli amplissimi rapporti culturali con scrittori, critici, poeti di tutto il mondo non gli impedirono di mantenere nel corso degli anni il contatto anche con la realtà culturale roveretana.

Inediti ritratti di Lionello Fiumi

Verona Illustrata. Rivista del Museo di Castelvecchio, n.35, pp.69-71 e tavole, 2022

Oltre ai molti ritratti realizzati da amici artisti di Fiumi, già noti, vengono qui presentati un disegno inedito di Ettore Beraldini e due oli di Pino Casarini. Fiumi scrisse una lunga introduzione ad Arte per nulla di Federico Moroni (1964), recentemente ripubblicato

Arte, critica, esposizioni: Felice Casorati e Lionello Fiumi

Ho messo a posto, quasi, il mio nuovo studio che è una sala da ballo molto luminosa, abbastanza vasta, elegante e simpatica, poi che non ha nessuno dei caratteri propri agli ateliers soliti dei pittori di professione […]. Ora devo cercare i miei tipi, i miei colori, gli ambienti e le cose…soprattutto le cose… gli oggetti

Medea Norsa, Dino Pieraccioni, Vittorio Bartoletti

Ricordo di Vittorio Bartoletti a cinquant’anni dalla scomparsa (1967-2017). Atti della giornata di studio (Firenze, 5 dicembre 2017), a cura di D. MINUTOLI, 2019

Finito di stampare nel maggio 2019 dalla Tipografia "La Celere" -Messina Premessa Iniziative come questa, il ricordo di un Maestro, nel nostro caso Vittorio Bartoletti, papirologo e filologo, sono legate indissolubilmente alla pietas di quanti negli anni ne hanno mantenuto vivo l 'insegnamento, l'esempio morale, l'allusione al proprio quotidiano vissuto e mai dimenticato. Quindi non ci stupiamo se alla vigilia di Pasqua del 2017, Michele Bandini, filologo tanto giovane quanto eccellente, nel recarsi a far visita al suo vecchio insegnante di latino e greco al liceo Galileo di via Martelli a Firenze, Paolo Focardi, che era stato uno degli assistenti di Bartoletti, apprendeva che proprio quel giorno, il 15 aprile, il Professore era scomparso, alla tenerezza della sua splendida famiglia, all'affetto dei suoi tanti scolari fiorentini e pisani. Tanti anni, ormai cinquanta, erano passati da quel tragico giorno di aprile del 1967 e scomparsi da tempo molti dei suoi scolari (ricordo solo Sebastiano Timpanaro, Manfredo Manfredi, Giovan Battista Alberti… e tanti altri), per i quali in vario modo l'insegnamento ricevuto costituiva ancora un lascito indimenticabile. Ma il silenzio del ricordo tragicamente ingigantiva il tempo trascorso e imponeva a Bandini di rispondere alla "supplica", che Focardi con gli occhi ed il pensiero gli aveva trasmesso. Pochi giorni dopo, il messaggio di Focardi, che ben ho conosciuto e stimato, mi raggiungeva grazie ad una conversazione con Bandini… Quindi da non scolaro di Bartoletti, per ragioni anagrafiche, ma da amico della sua grande famiglia, -proprio con la signora Anna Maria avevo curato il passaggio dei libri e degli estratti della ricca biblioteca del marito all'Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul Mondo Antico, mentre le Carte Bartoletti, più di 5000 documenti preziosissimi per gli studi filologici e papirologici, avevano arricchito la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, grazie alla lungimiranza dell'allora direttrice Franca Arduini -organizzavo una Giornata di Studi, con la collaborazione immediata ed entusiasta dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli», diretto per anni proprio da uno scolaro dell'ultimo anno di insegnamento di Bartoletti a Firenze, Guido Bastianini, e dell'Accademia Toscana di Scienze e Lettere «La Colombaria», che lo annoverava tra i Soci. A distanza non siderale ne introduco la pubblicazione degli Atti, con i contributi che i relatori di quel 5 dicembre del 2017 han presentato, dopo le necessarie rivisitazioni dovute all'impegno di registrare su carta non soltanto dottrina ma anche e soprattutto emozioni. La curatela, affettuosa, competente e creativa si deve a Diletta Minutoli, tra i miei primi scolari di un Ateneo, quello messinese, lontano nello spazio da quello nel quale Bartoletti ha esercitato per tanti anni il suo magistero, ma vicino per l'entusiasmo e le competenze dei suoi giovani e meno giovani componenti. Διδασκάλους τίµα (Clit., Sent. 77)

Il Fuoco. Francesco Ciusa e Sebastiano Satta

Sardegna Antica, 2022

Il contributo, partendo dall'analisi di una scultura di Francesco Ciusa (1883-1949) intitolata «Il Fuoco» e donata all'amico Sebastiano Satta (1867-1914), approfondisce il rapporto fraterno tra lo scultore e il poeta. Il Fuoco, opera inedita e oggi dispersa ma conoscibile da alcune foto d'epoca, chiarisce la profondità dello scambio tra Ciusa e Satta e l'ispirazione continua che il primo trova nel secondo, anche successivamente alla scomparsa di questo ed apre allo studio delle reciproche influenze tra i due autori.

Il carteggio Pica-Pagliara

Il volume rappresenta il lavoro di ricerca e di riproduzione digitale per la creazione di una banca dati open access riferita al patrimonio librario e iconografico dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. La dimostrazione di un progetto, a valle di un lungo lavoro di allestimento, per la pubblicazione sul web di una collezione documentaria di raro pregio. Una testimonianza dell'incontro tra scienze umane e nuove tecnologie per la conoscenza del patrimonio di Ateneo, per una virtuosa occasione di incontro tra cultura e innovazione.