LA CORTE DI CASSAZIONE FRANCESE E LE CLAUSOLE DI PROROGA "ASIMMETRICA" (original) (raw)

LA CORTE DI CASSAZIONE E LA DAMNATIO MEMORIAE DELLA "SENTENZA CORVETTA" IN TEMA DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA PROPRIA E NESSO DI CAUSALITÀ

Cassazione Panale, 2015

L’articolo affronta, alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione n. 47616 del 2014, il delicato argomento riguardante la natura del delitto di bancarotta fraudolenta propria, di cui all’art. 216 r.d. n. 267 del 1942. In particolare, la Corte esclude che la sentenza di fallimento rappresenti l’evento del delitto in parola, configurando, invero, quest’ultimo secondo lo schema dei reati di pericolo concreto. Conseguenza diretta di tale ricostruzione è rappresentata dall’irrilevanza di un nesso causale tra le condotte rilevanti e il successivo fallimento. L’articolo, pertanto, si pone l’obiettivo di ricostruire lo schema del reato di bancarotta fraudolenta propria, così come interpretato dai giudici di legittimità, in modo da chiarirne problematiche e soluzioni.

LA CHIRURGIA DI PRECI E LA VIA FRANCESCANA

2012

Interrogarsi sulla genesi storica del concetto di scienza, porta lo studioso ad analizzare testi e realtà culturali ben precedenti a quello che si definisce per convenzione il «secolo della rivoluzione scientifica»; il XVII. Nel corso di questo saggio si ripercorreranno i primi passi, i presupposti, le condizioni di possibilità della scienza moderna; in particolare di una scuola chirurgica sorta in un piccolo borgo umbro e poi diffusasi in tutta Europa. In un piccolo paesino della Valnerina, in Umbria, fin dal XIV secolo è documentata la presenza cospicua di chirurghi specializzati in litotomia, operazioni di calcoli vescicali e alla cataratta. Un'arte e una tecnica consolidata, efficace e precisa caratterizza i chirurghi preciani che, tramandandosi il sapere di padre in figlio, arrivano ad operare personalità insigni tra cui la Regina Elisabetta I d'Inghilterra. Tale fu la fama da parlare di una vera e propria Scuola. Nei prossimi capitoli si tratterà ampiamente l'argomento, cercando di indagare i presupposti teorici della nascita di questa scuola, attraverso l'analisi della relazione tra la scienza chirurgica di Preci e gli innovativi e rivoluzionari apporti ontologici e gnoseologici dei movimenti francescano e benedettino. UNA FAMOSA TRADIZIONE CHIRURGICA IN UN BORGO UMBRO Un interrogativo apparentemente di poca rilevanza per la storia della chirurgia e della medicina è quello che lo studioso Giovanni Maria Giuliani esprime nella conferenza tenuta all'Accademia Medica di Genova il 19 gennaio 1949 ed alla Società Medica di Parma il 3 giugno 1949: "Come mai i chirurghi preciani e norcini hanno potuto costituire una Scuola che per ben quattro secoli-dal 1200 al 1600-ha irradiato i suoi allievi per le città d'Italia e per quasi tutte le contrade d'Europa?" 1. Tale questione, in realtà, ha attraversato le menti di tutti gli studiosi di tale scuola chirurgica e della chirurgia in generale ed ancora oggi non possiede una risposta certa, documentata, completa e conclusa 2. In realtà ritengo che tale domanda non ha una risposta univoca ma alcuni momenti di cambiamento concorrono, come tessere di un mosaico, alla genesi di una scuola che occupa un posto di primo piano nella storia della chirurgia. Facendo riferimento al quesito appena posto, Giuliani continua dicendo: "la risposta mi è sempre apparsa tanto più ardua riflettendo quali centri abitati dovevano essere Norcia e Preci intorno al mille, epoca in cui la scuola era certo già organizzata e nota se Lanfranco, vissuto nel XII secolo la nomina. Queste due località che per tanto tempo sono state le depositarie della cultura chirurgica italiana, sorgono presso il limite orientale dell'Umbria nel tratto di confine con le Marche: sono quasi appartate, isolate dal resto della regione umbra perché lontane da grandi strade e situate alle falde di alti monti […]. Oggi il centro abitato di Norcia conta poco più di 2000 anime e quello di Preci 900, e non si sarà lontani dal vero supponendo che sette secoli or sono, esso fosse inferiore alla metà dell'attuale. Tuttavia questi due modestissimi centri hanno prodotto tanti illustri chirurghi, anzi i chirurghi preciani sono stati più numerosi e più famosi di quelli norcini. L'interrogativo, a meditarlo, si fa più assillante e complesso: come mai in vallate così impervie, così lontane dalle città che favoriscono la formazione e la cultura del chirurgo anche col maggior apporto di malati, si è avuta una così prodigiosa fioritura di chirurghi? E come mai Preci ha avuto una scuola chirurgica più importante di quella di Norcia? Oggi che la chirurgia è divenuta vigoroso albero dal quale molti rami si sono prodotti e slanciati vuole, con ragione, conoscere il suo atto di nascita" 3. Gian Franco Cruciani ci offre un quadro abbastanza competo delle riflessioni e considerazioni di vari studiosi del XX secolo riguardo la genesi della scuola chirurgica preciana 4. Tra le varie ipotesi, una delle prime risale a Ernesto Benedetti 5 che collega l'arte operatoria ai monaci benedettini del Lebbrosario umbro di S. Lazzaro del Valloncello 6. Un aspetto interessante da notare è che in realtà il Lebbrosario è noto fin dal 1200, anno della sua fondazione ad opera dei benedettini eutiziani 7 , e "si narra che lo stesso S. Francesco, che vi si recò in pellegrinaggio nel 1222, affidò il Lebbrosario alla

LE AURIFODINE ROMANE DELLA BESSA E LE RICERCHE DEL CSIC

ARCHEOMEDIA, 2021

THE BESSA “AURIFODINAE” AND THE CSIC RESEARCHES. Some researchers of the Spanish National Research Counsil have undertaken, with the financial support of the Spanish Ministry of Culture, studies on the Bessa Roman gold mine (Piemont, Itay) to find the origin of the techniques used in Spain and to teach us the history of this mine and of the Piemont territory romanization. To do that, and with the hope of also obtaining local economic contributions, they relied on a local non professional archeologist, already publicly discredited for his reveries, and from him they acquired incomplete, distorted and interested information on the bibliography and on the historical and technical knowledges of the Bessa mine exploitation. For their part, they have not bothered to carry out independent bibliographic searches, so that, in addition to having false information on the Bessa, they ignore the existence of other similar mines, more or less close, exploited by the Salassi or by the Romans with different techniques. And they do not take it into account when, following the first publications, their boss and principal author, Sanchez-Palencia, was personally warned. In any case, their "researches" was then limited to topographical surveys and to a few useless drillings carried out in alleged Roman "water basins" used during exploitations: instead, these are modern structures built for agricultural-pastoral purposes, as it was published time before.

LE GUERRE DI RELIGIONE DI FRANCIA, GLI ESULI PROTESTANTI E LA CRISI DELLA RIFORMA ITALIANA

Rivista di Storia e Letteratura Religiosa, 2019

La crisi delle speranze italiane di una riforma religiosa, avvenuta tra gli anni cinquanta e sessanta del Cinquecento, non può di certo essere esclusivamente spiegata con la creazione del Sant'Ufficio e con l'inizio della Controriforma. Senza dubbio vi fu una fase repressiva determinante proprio tra il 1555 e il 1572, ovvero tra l'ascesa al pontificato di Paolo IV e la morte di Pio V. 1 Essa fu affidata agli inquisitori nel centro e nel nord d'Italia, e ai vescovi nel sud della penisola. Si costruì un sistema basato sulla delazione e sulla confessione, mentre i roghi erano riservati ai relapsi. Non si esitava a mostrarsi comprensivi con i pentiti, a patto che essi compromettessero i compagni di fede. Tuttavia, altri fattori contribuirono all'ingenerarsi della crisi. A partire dagli anni cinquanta quel sincretismo di eterodossie, con le sue influenze spagnole alumbrade, i suoi echi erasmiani, i suoi esiti nicodemitici, veniva forzatamente meno. La sostanza spiritualistica del valdesianesimo, che aveva contribuito a fare da collante dell'eresia italiana, portava i protagonisti di quel movimento ad approdi diversi, nella decisione se rimanere entro o fuori i confini di Santa Romana Chiesa. Non era dunque soltanto la repressione, ma la debolezza, la fragilità, e le implicazioni nicodemitiche della * Abbreviazioni: ACDF = Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede, Roma; ASVe = Archivio di Stato di Venezia; DBI = Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960-(edizione on-line). Desidero esprimere il più sentito ringraziamento al Prof. Stefano Villani per l'aiuto offertomi. 1 M. Firpo, Riforma protestante ed eresie nell'Italia del Cinquecento, Roma-Bari, Laterza, 1993 (11 ma ed. 2018); Id., "Disputar di cose pertinente alla fede". Studi sulla vita religiosa del Cinquecento italiano, Milano, Unicopli, 2003; Id., Inquisizione romana e Controriforma: studi sul cardinal Giovanni Morone e il suo processo d'eresia, Brescia, Morcelliana, 2005; Id., Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento, Bari-Roma, Laterza, 2006; L. Addante, Eretici e libertini nel Cinquecento italiano, Roma-Bari, Laterza, 2010; L. Felici, Giovanni Calvino e l'Italia, Torino, Claudiana, 2010; S. Peyronel Rambaldi, Cinquant'anni di storiografia italiana sulla Riforma e i movimenti ereticali in Italia, XL Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia (Torre Pellice, 2-3 settembre 2000), supplemento al «Bollettino della Società di Studi valdesi», Torino, Claudiana, 2002.

IL SINDACATO DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUL RAGIONAMENTO PRESUNTIVO

Democrazia e Diritti sociali , 2020

IL SINDACATO DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUL RAGIONAMENTO PRESUNTIVO. Nota a Cass., Sez. III civ., sentenza 21 gennaio 2020, n. 1163 Pres. TRAVAGLINO-Rel. GUIZZI GIAIME 1. Con la sentenza in esame la Suprema Corte è stata di nuovo chiamata ad esprimersi sulla definizione dei requisiti di legittimità dell'inferenza presuntiva dell'art. 2729 cod. civ.

4 7 4 8 9 / 1 5 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEVERO CHIEFFI Dott. MARGHERITA CASSANO Dott. FILIPPO CASA Dott. GIACOMO ROCCHI Dott. RAFFAELLO MAGI -Presidente --Consigliere --Consigliere --Rel. Consigliere --Consigliere -UDIENZA CAMERA DI CONSIGLIO DEL 06/10/2015 SENTENZA N. 9.69.Tsk6 REGISTRO GENERALE N. 30007/2015 ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: HALILI EL MADHI N. IL 11/01/1955 avverso l'ordinanza n. 760/2015 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 03/06/2015 sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI; le sentite le conclusioni del PG Dott.

TASSONOMIA DELL'AZIONARIATO ISTITUZIONALE E PROFESSIONALE. PECULIARITÀ DEL "CASO" ITALIANO

Giurimetrica. Rivista di banca borsa e finanza, 2016

1. Tipologie di azionisti istituzionali e professionali in Italia. - 2. Peculiarità del "caso" italiano - 3. Dall'azionista di minoranza all'azionista intermediato, o cliente retail - 4. (segue) ...gli aspetti di sistema - 5. I soci-investitori istituzionali e professionali e i nuovi strumenti del diritto azionario - 6. I non soci- investitori istituzionali e professionali. Cenni

SULLE TRACCE DELLA CRIMMIGRATION IN EUROPA: L’ESPULSIONE DELLO STRANIERO IN UN CONFRONTO FRA SPAGNA, FRANCIA e ITALIA

Following the trend emerged in the Italian legal system, this essays analyses in a comparative key the Spanish and French legislation concerning the expulsion of foreign citizens and highlights how, like the Italian ones, also the examined foreign regulations attribute to such measure a protean nature, which seems to be conceived ad hoc to engender debatable forms of hybridisation between the proper function of the ‘modern’ admini- strative expulsion as an instrument of management of the phenomenon of migration and the punitive/sanctioning functions of the ‘classical’ model of expulsion-criminal sanction aimed at striking the migrant who has become ‘undesired’, inasmuch as offender. This confirms that the crimmigratory deviations – already verified in the Italian regulation – are manifestations of a real normative trend common to more States in the European context.