LA CORTE DI CASSAZIONE E LA DAMNATIO MEMORIAE DELLA "SENTENZA CORVETTA" IN TEMA DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA PROPRIA E NESSO DI CAUSALITÀ (original) (raw)

LA CORTE DI CASSAZIONE FRANCESE E LE CLAUSOLE DI PROROGA "ASIMMETRICA"

Reg. (CE) 22-12-2000, n. 44/2001, art. 23 FONTE Int'l Lis, 2013 Sommario: 1. Premessa -2. I fatti -3. La decisione della Corte di cassazione -4. Analisi della decisione -5. La clausola di proroga "asimmetrica" nella dottrina e giurisprudenza di alcuni Paesi Per cominciare, le vicende che hanno accompagnato il passaggio dalla Conv. Bruxelles al Reg. 44/2001. Nel 1999 la Commissione Europea proponeva che la Convenzione venisse convertita in un Regolamento e, al contempo, che venissero adottate alcune modifiche (COM(1999) 348 final). Tale Proposta includeva modifiche all'art. 17 Conv. che furono poi effettivamente travasate nell'art. 23

IL SINDACATO DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUL RAGIONAMENTO PRESUNTIVO

Democrazia e Diritti sociali , 2020

IL SINDACATO DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUL RAGIONAMENTO PRESUNTIVO. Nota a Cass., Sez. III civ., sentenza 21 gennaio 2020, n. 1163 Pres. TRAVAGLINO-Rel. GUIZZI GIAIME 1. Con la sentenza in esame la Suprema Corte è stata di nuovo chiamata ad esprimersi sulla definizione dei requisiti di legittimità dell'inferenza presuntiva dell'art. 2729 cod. civ.

IL DOVERE CIVILE DELLA MEMORIA E DELLA PRESA DI COSCIENZA

Conferenza, 2017

Giornata del Ricordo 2017 - Si presenta, da un lato, la vicenda istriano-fiumano-dalmata negli estremi drammatici che l’hanno contraddistinta, dall'altro , alcuni approfondimenti tematici, che portano elementi di riflessività e di apertura di comprensione e di significato.

UNO « STRANO SENSO DI RICORDANZE REMOTE ». DALLA MEMORIA INDIVIDUALE ALLA MEMORIA COLLETTIVA IN COSIMA DI GRAZIA DELEDDA

ESPERIENZE LETTERARIE , 2019

A « strange sense of far memories ». From individual memory to collective memory in Cosima by Grazia Deledda · The article intends to deal with the latest novel by Grazia Deledda, Cosima, using memory as a reading key. Deledda regresses to the time of her childhood and transforms memories into occasions to investigate and reconstruct the past. The analysis goes from family memories to school memories, to places and society. of Sardinia, providing insight into a world that no longer exists.

LE DESINENZE PERSONALI NELLA MORFOLOGIA VERBALE DELLE CARTE CAVENSI (IX SECOLO

Acta Antiqua, 2019

This paper aims to examine some aspects of the verbal inflectional endings found in a corpus of 9th-century legal documents produced in the Lombard duchy of Salerno, in the South of Italy. Compared to nominal inflection, verbal inflection endings display a stronger continuity with the Latin of previous stages. Nevertheless, different types of innovations are observable. On the basis of data from present indicative and subjunctive, two of them will be analysed: 1) innovative forms explicable in terms of well-known morpho-phonological processes and showing convergence with the Romance outcomes 2) innovative variants, that can be interpreted in different ways, diverging both from previous stages of the Latin and from the Romance outcomes. To interpret both these kinds of variation, a crucial role is played by external factors such as the cultural level of the authors of the documents and their capability to conform to the traditional linguistic models. 1. INTRODUZIONE: CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ Questo lavoro è dedicato all'esame di alcuni aspetti delle desinenze flessive del verbo quali si presentano in un corpus di documenti notarili del IX secolo redatti nella zona longobarda di Salerno in Campania e conservati nell'Abbazia di Cava de' Tirreni. Si tratta di 102 carte pubblicate nei volumi L, LI e LII delle Chartae Latinae Anti-quiores. 1 Negli ultimi anni, le caratteristiche di questi documenti sono state analiz-zate in una serie di studi che ne hanno approfondito diversi aspetti e confermato 1 GALANTE, M. (ed.): Chartae Latinae Antiquiores. 2nd series. Ninth Century, 50: Italy 22.

IL DOLO DI PERICOLO NELLA BANCAROTTA FRAUDOLENTA

Rivista italiana di diritto e procedura penale, 2020

Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare il dolo di pericolo con particolare riferimento ai delitti di bancarotta. L’ambito del diritto penale fallimentare e della nuova crisi d’impresa, invero, sembra essere terreno d’elezione per poter verificare in che modo la tipicità oggettiva dell’illecito di pericolo si rifletta anche sul piano soggettivo, modificando in particolare l’oggetto del dolo ed il suo accertamento. Si cercherà inoltre di argomentare nel senso che, nei delitti di bancarotta, la selezione delle condotte conformi al tipo descritto dal legislatore debba avvenire prima sul piano “oggettivo”, mediante la verifica della concreta idoneità delle stesse a porre in pericolo l’integrità della garanzia patrimoniale, per poi investire il profilo “soggettivo”, dovendo tale idoneità essere rappresentata da parte dell’agente. Solo in tal modo sarà possibile circoscrivere la risposta penale al fatto proprio e colpevole, escludendo forme oggettive e presuntive di responsabilità.

MOTIVAZIONE DELL'ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE E PERICOLO DI RECIDIVA: LA CORTE DI CASSAZIONE CONFERMA LE PROPRIE POSIZIONI

Diritto Penale Contemporaneo, 2018

Il presente lavoro si propone di esaminare la sentenza n. 1783/2017 della Corte di Cassazione. In tale pronuncia, il Supremo Collegio ha confermato la lettura, da tempo dominante, secondo cui la L. n. 47/2015, in materia di motivazione cautelare, si sarebbe limitata a “codificare” gli arresti della passata giurisprudenza, che riconoscevano al Tribunale del riesame il potere di annullare l’ordinanza solo ove fosse affetta dalla mancanza, “formale” o “sostanziale”, del compendio argomentativo. Una simile conclusione, tuttavia, lascia irrisolte alcune problematiche, superabili solo aderendo alle posizioni della dottrina più garantista, che estende l’annullamento ai casi di motivazione incompleta, illogica o contraddittoria.

“I conti della serva”. Funzione nomofilattica al banco di prova della giurisprudenza post-Maldera in tema di concussione vs. induzione indebita

Concussione "I conti della serva". Funzione nomofilattica al banco di prova della giurisprudenza post-Maldera in tema di concussione vs. induzione indebita presente contributo si occupa dell'analisi della giurisprudenza di legittimità successiva al deposito delle sezioni unite. Come emerge nel corso della lettura del lavoro, la funzione nomofilattica della Cassazione è stata marcatamente mancata, con immediate ed intuitive conseguenze sul piano (tra gli altri) dei principi di uguaglianza e di prevedibilità della decisione giudiziaria. Nella sintesi qui proposta, dopo la lettura di oltre una ventina di sentenze pubblicate, si giunge alla conseguenza assolutamente distonica secondo cui -di fronte a classi di comportamenti del tutto omogenei -la giurisprudenza impiega i criteri elencati nella sentenza Maldera per sussumere il fatto talvolta nel delitto di concussione e talaltra nell'induzione indebita (ovvero per annullare la sentenza di merito o per confermare l'assoluzione dell'imputato), consegnando all'interprete e, soprattutto, al destinatario della norma penale uno scenario in cui non è prevedibile se ed in che modo la condotta sarà ritenuta illecita, né tantomeno se vi sarà uniformità di giudizio di fronte a casi simili.

SU DUE SENTENZE DELLA SESTA SEZIONE PENALE DELLA CASSAZIONE IN TEMA DI CORRUZIONE E PARLAMENTARI

Diritto pubblico europeo rassegna online, 2019

Mentre il Legislatore oscilla tra gli estremi dell'autodifesa acritica e della resa incondizionata, la magistratura sta elaborando raffinate categorie giuridiche per cogliere le specificità dell'attività politica. Sarebbe utile che ad esse facesse riferimento la precettistica deontologica, con cui le Camere possono disciplinare il rapporto tra economia, legislazione, gruppi di interesse e trasparenza decisionale.

IL " CASO CAPPATO " DI FRONTE AL GIUDICE DELLE LEGGI: ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELL'AIUTO AL SUICIDIO

SOMMARIO: 1. Le condotte contestate a Marco Cappato in riferimento al suicidio assistito di Fabiano Antoniani. -2. La nozione "ampia" di aiuto al suicidio proposta dalla giurisprudenza di legittimità. -3. La questione di legittimità costituzionale. -4. La rilevanza illecita del suicidio: atto lecito, illecito o tollerato? -5. Le tappe dell'affermazione di un diritto di rifiutare le cure: a) la giurisprudenza italiana. -6. b) la giurisprudenza della Corte EDU. -7. c) la legge n. 219 del 2017 e la "non punibilità" del medico per pratiche di eutanasia passiva. -8. Alcuni scenari ipotizzabili: a) gli ostacoli a un accoglimento della questione. -9. b) la ridescrizione del concetto di suicidio: pericolo presunto, offensività in astratto e offensività in concreto 10. c) la soluzione "per via interpretativa" attraverso una nozione restrittiva del concetto di aiuto al suicidio. -11. Il "contiguo" settore della prostituzione: cenni sul "caso Tarantini". -12. Dal diritto di morire al diritto di vivere: le irrinunciabili articolazioni della dignità umana.