"Giovanni Della Casa traduttore di Tucidide", Scuola Normale Superiore di Pisa, Congresso SFLI 2015 (1-3 ottobre 2015) (original) (raw)

Lattanzio Placido interprete di autori antichi. Un riferimento a Tucidide poco noto

Latomus, 2023

Cet article offre une analyse d’un témoignage tardif concernant Thucydide contenu dans une scholie de Lactantius Placidus (in Stat. Theb. IV, 275) et ignoré par la critique jusqu’à présent. La scholie sera discutée dans son intégralité et ses références à des œuvres et des anecdotes anciens seront attentivement examinées. De cette façon, la présente contribution mettra en lumière l’importance de l’œuvre de Lactantius Placidus à propos de sujets divers (oratoire fragmentaire cicéronienne, idées anciennes sur la langue) et s’interrogera sur les possibles usages des Histoires de Thucydide dans les commentaires latins. Dans un appendice final, l’auteur souligne la valeur du Mythographe Vatican III dans l’établissement du texte de Lactantius Placidus.

CFP «Ticontre. Teoria Testo Traduzione» IV, 2015: sezione monografica «Furio Jesi»

Monographic section «Ticontre. Teoria Testo Traduzione» n. 4 (October 2015) "Furio Jesi" edited by Alessandra Elisa Visinoni, Riccardo Ferrari, Marco Tabacchini. CFP per la sezione monografica della rivista «Ticontre. Teoria Testo Traduzione» n. IV (ottobre 2015), dedicata a Furio Jesi. Curatori: Alessandra Elisa Visinoni, Riccardo Ferrari, Marco Tabacchini.

Una recente traduzione italiana della Biblioteca di Fozio, "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia", serie 5, n.9/2 (2017), pp. 529–556

Review article di Fozio, Biblioteca, introduzione di Luciano Canfora, nota sulla tradizione manoscritta di Stefano Micunco, a cura di Nunzio Bianchi e Claudio Schiano, Pisa, Edizioni della Normale 2016, xciv-1300 pp.

Tradurre, tradursi di Roberto Deidier

Mosaico Italiano, ISSN 21759537, 2020

Quando Wilcock si trasferisce definitivamente in Italia, alla fine degli anni Cinquanta, è un autore non ancora trentenne, ma ha già alle spalle una considerevole mole di opere scritte o pubblicate nella sua lingua d’origine. Si tratta di composizioni che spaziano tra i diversi generi della poesia (sei raccolte pubblicate, da Primer libro de poemas y canciones a Sexto), della prosa, del teatro. La sua curiosità e la sua vis sperimentale, unite al temperamento e alla cultura che anche da parte nostra non si tarderà a riconoscergli, lo portano ad attraversare territori diversi eppure contigui, tra i quali si muove non solo con agilità estrema, ma soprattutto con l’energia metamorfica che segnerà le sue scritture italiane, a riprova di un sostanziale – e mai sconfessato – atteggiamento improntato allo scandaglio, alla prova, al saggiare la plasticità delle forme letterarie.

Recensione a: TERENZIO, Le Commedie, edizione critica a cura di Franco Ranzato, traduzione italiana di Raffaele Cantarella, vol.: Andria e Heautontimorumenos, Milano, Istituto Editoriale Italiano, s.d. [ma 1971], pp. 332. In «Vichiana», N. S., Anno 2-1973, Fasc. I-II, pp. 197-204.

TERENZIO, Le Commedie, edizione critica a cura di Franco Ranzato, traduzione italiana di Raffaele Cantarella, vol. 1: Andria e Heautontimorumenos (<< Classici greci e 1atini », 20), Milano, Istituto Editoria1e Italiano, s.d. (ma 1971), pp. 332. L. 6.000.