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RIEVANGELIZZAZIONE.pdf

2018

La rievangelizzazione del popolo di Dio nelle moderne società secolarizzate e l’evangelizzazione di tutti quelli che non hanno conosciuto Cristo, costituisce un continuo dovere della chiesa.

Ripostiglio Offanengo.pdf

Monete di XII secolo ritrovate ad Offanengo

The article analyzes the 12th-century coins discovered in 1896 in Offanengo (CR), Italy currently in the collections of the Civiche Raccolte Numismatiche di Milano (Civic Numismatic Collections of Milan). Examination of the records of the Medagliere di Brera conservation officer, Solone Ambrosoli, enabled the precise determination of the composition of the hoard of coins at the time of its discovery and to identify, among the 38 coins currently present in the storage drawer, eight "intruders" which must therefore be deemed as contaminating elements. The investigation resulted in the confirmation that the first coins issued by the mints of Cremona and Mantua were flat and not convex. The absence of Cremonese money and the presence of inforziato coins, as well as the comparison with other hoards, led to the hypothesis that the first minted coin of Cremona was an inforziato billon, and only later was the Cremonese minted. The lack of Cremonese coins (which the documentation suggests was minted starting in 1163) and the presence of imperial coins from the Noseda mint leads to the supposition that the hoard was placed around 1162-1163, a dating that seems to be supported by the fact that according to Ambrosoli all the coins contained in the hoard were in a very good state of preservation and therefore newly minted. The XRF analysis allowed us to detect fake Henry II, Holy Roman Emperor coins from Milan. L’articolo analizza le monete di XII secolo rinvenute nel 1896 a Offanengo (CR) attualmente in custodia presso le Civiche Raccolte Numismatiche di Milano. L’esame dei carteggi del conservatore del Medagliere di Brera Solone Ambrosoli ha consentito di ricostruire con precisione la composizione del gruzzolo al momento del ritrovamento e di individuare, tra le 38 monete attualmente presenti nel cassetto riferito al ripostiglio, otto "intruse" che devono pertanto ritenersi elementi inquinanti. L'indagine ha consentito di confermare che i primi denari emessi nelle zecche di Cremona e Mantova fossero i denari piani, e non gli scodellati. L’assenza del denaro cremonese e la presenza di inforziati, ed il raffronto con altri rispostigli, ha indotto ad avanzare l’ipotesi che la prima moneta coniata dalla zecca di Cremona fosse stato l'inforziato, e che solo successivamente si sia proceduto alla coniazione del cremonese. La mancanza del cremonese (attestato nelle fonti a partire dal 1163) e la presenza di denari imperiali della zecca di Noseda inducono a ritenere che la deposizione del ripostiglio sia avvenuta intorno al 1162-1163 datazione che sembrerebbe essere avvalorata dalla circostanza che tutte le monete che componevano il ripostiglio erano, a detta dell'Ambrosoli, in ottimo stato di conservazione e quindi appena entrate in circolazione. L’analisi XRF ha consentito di rilevare un falso d’epoca di denaro enriciano di Milano.

EscriváLutero.pdf

Luther's positive evaluation of professional work as a divine vocation derives from his theological frame eliminating the status of religious institutes in the Church and equating laity and ecclesiastics according to their task in society. The strong dualism between inner faith and the practice of good works prevents Luther from evaluating work as intrinsically sanctifying. Work is thus seen in a highly ascetic, but not strictly sanctified. In the vision of the sanctification of professional work in Josemaría Escrivá, on the other hand, work can be made intrinsically holy because it constitutes a human work capable of being accepted by God as an offering. Its definitive value derives from its insertion into the priesthood of Christ that offers itself to the Father. The conclusion is that in Josemaría Escrivá the unity of human praxis –unity between human work and divine grace– is the condition of possibility of the sanctification of work.

Retroinnovazione.pdf

Antropologia museale n. 34, 2015

La retroinnovazione e alcuni fenomeni sociali in Sardegna, pubblicato sulla rivista Antropologia museale n. 34

L'esilio e il ritorno.pdf

Pisa, Pacini, coll. « I libri dell’Associazione Sigismondo Malatesta » (prix Opera Critica), 2017

Riassunto: Questo libro analizza un corpus di récits ottocenteschi di autori vari (P. Mérimée, H. Heine, H. James, V. Lee, W. Pater, G. Hauptmann) che condividono il tema del ritorno di un dio antico in epoca contemporaneo o postclassica. L’attenzione è rivolta, tra l’altro, al conflitto tra antichità e modernità, alle differenti modalità di riuso della mitologia, allo spostamento della materia classica nei territori del fantastico e del gotico, all’immagine dell’Italia nello sguardo degli autori-viaggiatori stranieri, all’uso dello straniamento per mettere in questione l’idea di progresso. L’interpretazione si sforza di far emergere le costanti e le varianti tra i vari testi del corpus e la loro grande specificità nel trattamento della mitologia. Essi infatti imboccano una strana largamente minoritaria nel quadro del riuso degli dei in arte e in letteratura: quella di far riemergere il trauma tardoantico della loro caduta e della persecuzione operata dal cristianesimo. Si avanza così il concetto di una mitologia storica, opposta al sistema simbolico, acronico e universale che il Rinascimento codifica per le epoche future; la restitutio operata da quest’ultimo viene così interpretata, paradossalmente, come un atto di rimozione, che per la rappresentazione artistica e letteraria, sancisce l’oblio del trauma storico della fine del paganesimo. Non a caso è l’Ottocento, il secolo storico per eccellenza, a riallacciarsi a questo filo narrativo tardoantico e medievale e a continuarlo. Résumé: Résumé : Ce livre analyse un corpus de récits du XIXe siècle, écrits par différents auteurs (P. Mérimée, H. Heine, H. James, V. Lee, W. Pater, G. Hauptmann), qui ont en commun le thème du retour d’un dieu antique à une époque contemporaine ou postclassique. Nous nous intéressons, notamment, au conflit entre Antiquité et modernité, aux différentes modalités de réutilisation de la mythologie, au déplacement de la matière classique dans les territoires du fantastique et du gothique, à l’image de l’Italie à travers le regard d’auteurs-voyageurs étrangers, au recours récurrent à l’estrangement pour mettre en question l’idée de progrès. Nous nous efforçons de faire émerger les constantes et les variantes de ces différents textes, et le traitement spécifique qu’ils font de la mythologie. Ils empruntent en effet une route largement minoritaire dans le cadre de cette réutilisation des dieux dans l’art et la littérature, qui consiste à faire ressurgir le trauma de leur chute et de leur persécution par le christianisme dans l’Antiquité tardive. Nous mettons en évidence le concept d’une mythologie historique, opposée au système symbolique, achronique et universel que la Renaissance codifie pour les époques futures ; la restitutio qu’opère cette dernière est ainsi interprétée, paradoxalement, comme un acte de refoulement qui, pour la représentation artistique et littéraire, sanctionne l’oubli du trauma historique de la fin du paganisme. Ce n’est pas un hasard si c’est le XIXe siècle, le siècle historique par excellence, qui renoue avec ce fil narratif de l’Antiquité tardive et médiévale et le continue.

Caburlotto-Cecco.pdf

In this paper, we will discuss the benefits of applying a thorough terminologi-cal research approach to translation and interpreting lessons in undergraduate courses for interpreters and translators. The idea was born after and thanks to the cooperation of TermCoord, the terminology unit of the European Union, which has recently developed collaboration projects with universities to improve and update their terminology database. This cooperation confirmed what we had already experienced in our courses. As professors at a university for interpreters and translators, we were able to identify some specific needs and weaknesses of the young students and this led us to use glossaries as a means to improve their language knowledge and technical skills. We realised that it is very useful to teach the students a correct terminological approach and make them prepare glossaries themselves. We will first briefly introduce some theoretical approaches in the field of terminology , then show how to apply them though practical examples taken from real texts and glossaries we use and prepare during our lessons, with concrete suggestions to adopt in translation courses.

FUTURO_REMOTO_def.pdf

Una raccolta pubblicata da Energheia sul tema delle migrazioni. Presente un mio testo