Il volto positivo della propaganda: a colloquio con Jason Stanely” (original) (raw)

Cos'è la propaganda? Come funziona nella discussione pubblica? Può essere usata a fin di bene? Queste le domande che Jason Stanley si pone in How Propaganda Works (Princeton University 2015), un libro che ha guadagnato presto importanti riconoscimenti perché promette un approccio nuovo alla questione. L'autore, infatti, è un filosofo del linguaggio e nell'analisi della propaganda si avvale delle competenze del mestiere. Stanley è Jacob Urowsky Professor of Philosophy a Yale University, ha conseguito il dottorato al MIT e ha insegnato in prestigiose università, come la University of Michigan, Rutgers e Oxford. Una delle sue battaglie filosofiche più convinte riguarda

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L'altra faccia dei poteri (e dello scrittore): Luca Rastello giornalista

Labalenabianca.com, 2021

Recensione per labalenabianca.com di Luca Rastello, "Uno sguardo tagliente: articoli e reportage 1986-2015", Milano: Chiarelettere, 2021. A cura di Giorgio Morbello. Accessibile al link: https://www.labalenabianca.com/2021/09/22/rastello-sguardo-tagliente-recensione/

IL “BENE COMUNE”. UNA REVISIONE DEI COSTRUTTI COSPICUI DEL DISCORSO DELLE POLITICHE PUBBLICHE.

Il testo offre una revisione analitica di costrutti linguistici, cospicui ai fini delle scienze sociali e delle politiche pubbliche, che tuttavia risentono nella loro configurazione del porsi nel senso comune e non nel senso scientifico. Ciò non permette di attestarsi sulla descrizione e impegna i soggetti che a vario titolo se ne occupano nella generazione di interpretazioni non condivisibili e non terze. Il riesame mira a trattare tali costrutti come parte del linguaggio e a sottrarli alla immediata referenza, così da poter produrre oggetti osservativi in virtù di teorie condivisibili. Ciò permette inoltre di generare strategie di implementazione di interventi sociali e di comunità che mirino alla produzione di “coesione sociale” come responsabilità condivisa, monitorabili e valutabili.

Una “discussione in rete” con Stanley Wilder - (A "networked discussion" with Stanley Wilder)

On 4 th January 2005 the USA Information Literacy community is shocked by the Stanley Wilder's article " Information Literacy Makes all the Wrong Assumptions" published on The Chronicle of Higher Education. The article strongly criticises against Information Literacy and academic libraries. As a reaction, an intense debate immediately arises within the USA Information Literacy community through the ILI -L discussion list. The first part of this paper attempts to identify a framework in the various Wilder's argumentations, which -despite the title of the article -seem to be lacking in systematisation. Furthermore, a comment point-by-point is given of the article contents. The second part of this paper illustrates and comments the very interesting discussion originated within the ILI -L list in reply to the article in hand. This exercise confirms once again the validity of the discussion list as a qualified source of information, able to return a realistic and vivid ...

Un intervento inedito di Guido Picelli al Comintern

Rifondazione Comunista, 2022

Un intervento inedito di Guido Picelli al Comintern Pubblicato il 27 gen 2022 Guido Picelli, il protagonista delle Barricate di Parma del 1922, dopo aver aderito al Partito Comunista d'Italia (PCI) subisce le persecuzioni del fascismo. Liberato dal confino, grazie al sostegno del Soccorso Rosso Internazionale (MOPR) e su richiesta del Comitato centrale del Partito[i], lascia clandestinamente l'Italia. Dopo aver svolto azioni di propaganda politica in Francia e in Belgio, arriva a Mosca alla fine dell'agosto del 1932. Inizialmente, come molti altri emigrati politici italiani, comunisti e non, va a lavorare, come operaio, alla fabbrica di cuscinetti a sfera Kaganovic[ii]. Nello stesso periodo però compie dei viaggi in Svizzera e in Belgio per svolgere comizi e conferenze organizzate dai locali partiti comunisti e rivolte agli emigrati italiani, numerosi in quei due paesi. I suoi interventi sono contrassegnati dalla polemica antisocialista, che accentua la critica ai "riformisti" già presente al tempo delle Barricate di Parma, ma resa ancora più aspra dalla influenza della linea del Comintern che in quegli anni è caratterizzata dalla strategia, fortemente settaria, della "classe contro classe" e dalla denuncia del "socialfascismo" quale pericolo principale[iii].

Propaganda, Verità e Mass Media: uno studio Weiliano

Propaganda, verità e mass media: uno studio weiliano, in In Circolo, 2022

The aim of my article is to show how Eric Weil (1904-1977) tried to problematize the relationship between propaganda, truth, mass media and modern democracy. I shall focus on his essay Propagande, vérité and mass media, first published in 1953. To this end, I will divide my article into two parts. In the first one, we will see that the objects of the Weilian analysis are two fundamental questions that effectively marked the postwar Europe, namely violence in history and the revolt of the particular individual against a systematic and all-encompassing conception of "truth". From here, it will be clarified the reason why understanding the nature of the relationship between "propaganda" and "mass media", in the context of modern Western democracies, reveals itself as one of the necessary conditions for grasping the structural link between "fact", "value" and ways of interpreting reality. In the second part, we will see to what extent the dissolution of a notion of universally acceptable and yet historically situated "truth" can in turn undermine the very concept of modern democracy.

Una" discussione in rete" con Stanley Wilder

2005

On 4 th January 2005 the USA Information Literacy community is shocked by the Stanley Wilder's article "Information Literacy Makes all the Wrong Assumptions" published on The Chronicle of Higher Education. The article strongly criticises against Information Literacy and academic libraries. As a reaction, an intense debate immediately arises within the USA Information Literacy community through the ILI-L discussion list. The first part of this paper attempts to identify a framework in the various Wilder's argumentations, which-despite the title of the article-seem to be lacking in systematisation. Furthermore, a comment point-by-point is given of the article contents. The second part of this paper illustrates and comments the very interesting discussion originated within the ILI-L list in reply to the article in hand. This exercise confirms once again the validity of the discussion list as a qualified source of information, able to return a realistic and vivid image of phenomena, much more than whatever form of essay which has to be well-pondered and "filtered" before the formal publication.

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