Integrare attraverso il lavoro. L’esperienza dell’imprenditoria immigrata come fattore di sviluppo economico e sociale (original) (raw)
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Capacitare all’imprenditorialità come leva per una migrazione inclusiva
The article underlines that the migrant’s entrepreneurship, based on "capability approach", becomes the opportunity to achieve inclusion and active citizenship starting from the work. Various theoretical models offer an explanation as to why the international migration begin without considering the dimension of the human realization that expresses the choice of the migration project. The article shows the relationship between entrepreneurship and capabilities migrant and demonstrates how the choice to realize the personal project of migration, becomes the key factor to generate entrepreneurship able to create value and wellbeing for both the migrant and the accepting country. The role of education is to generate in the migrant an active vision of its inclusion able to leverage the potential of their own capacitative agency starting from the contexts of self employment.
The research was conducted on a sample of sixty companies to foreign owner in the province of Modena. Goal of the research was to detect the subjective characteristics of immigrant entrepreneurs. The picture that emerges from the research is that in general the respondents have undertaken in the face of the impossibility to improve their employment status and economic through employment, fitting in the spaces of local production left "empty" (vacancy chain) by indigenous entrepreneurs . All of this is more evident in some areas than in others, but emerges as a characteristic cross. The sectors in which at the same time would also clear the tendency of immigrants to capitalize on the work experience accumulated over years of employment would be those of the ceramic and the engineering industry. Compared to the entrepreneurial vocation, it is emphasized that, although there is some correlation between productive specialization and national origin, this correlation does not seem to be justified by categories such as "tradition" or "cultural propensity". They are, in fact, the migrant network (and the activation of processes of training ethnic) and the characteristics of the production context in which these are placed that seem to have a greater weight in the choice of immigrants of a particular nationality to imprendere in a given area than in another. Compared to the critical, finally, there was a certain difficulty in accessing credit and "additional resources" (public tenders, laws in support of the company, etc ...) on the part of immigrant entrepreneurs not only because of an information gap which responsibilities are attributed by the author of the research to economic institutions and local government.
Imprenditoria immigrata: quali risorse e competenze per creare valore? Uno sguardo interdisciplinare
2021
La curatela raccoglie relazioni e studi presentati durante il convegno sull'imprenditoria immigrata organizzato all'interno delle attività di Public Engagement dell'Ateneo di Modena e Reggio Emilia. Sebbene già da tempo la letteratura sul tema abbia riconosciuto l'importante ruolo svolto dagli imprenditori immigrati come fonte primaria di creazione di nuove imprese o di rinnovamento di quelle già operanti sul mercato, diversi punti rimangono ancora aperti. Il volume offre una lettura interdisciplinare del fenomeno, con contributi di tipo economico, giuridico, sociologico e manageriale.
Articolo pubblicato in. "Baumeister dal Friuli. Costruttori e impresari edili migranti nell' Ottocento e primo Novecento, Udine, Graphiclinea 2005, pp. 115-134 Imprenditoria migrante. Costruttori e imprese edili friulane all'estero (1860-1915) di Matteo Ermacora 1.L'epoca dei grandi lavori L'emigrazione temporanea dall'arco alpino fu stimolata dall'intensificarsi dell'attività edile e dai processi di industrializzazione nell'Europa continentale. A partire dagli anni Trenta dell'Ottocento molte città conobbero una forte espansione urbanistica, mentre nella seconda metà del secolo fu dato avvio ad un'ampia campagna di lavori infrastrutturali che trasformò il paesaggio europeo 1 . Nel 1904 Guido Chiap affermava che non c'era forse grande opera edilizia alla quale non avesse portato un «largo contributo» la manodopera italiana; tra le opere realizzate si potevano annoverare il parlamento e la metropolitana di Berlino, il palazzo di giustizia di Lipsia, le biblioteche, i musei, i teatri, i nuovi quartieri di Vienna, Innsbruck, Klagenfurt, Lubiana, Graz, Salisburgo, Zagabria, Budapest, Bucarest. Non mancavano inoltre opere colossali quali i trafori della rete ferroviaria transalpina, manufatti in cui si distinse Giacomo Ceconi di Montececon, o i lavori legati al governo delle acque, tra i quali il grande acquedotto di Sammering che forniva Vienna di acqua potabile e i canali e le arginature sul Danubio presso St.Pölten, opere realizzate dalla ditta Baviera-Pezzutti di Vigonovo di Pordenone 2 .
Immigrazione e sviluppo locale nel Made in Italy
2008
Il lavoro immigrato ha un ruolo di rilievo nella riproduzione e nella trasformazione di diversi segmenti rilevanti dell'economia italiana. Esso si inserisce anche in segmenti produttivi e modelli organizzativi particolarmente centrali, quali i distretti industriali delle produzioni del Made in Italy.
Imprenditoria cinese in Italia e processi di integrazione sociale
Quaderni di Sociologia, 2012
Lo sviluppo dell'imprenditoria cinese in Italia La presenza di imprese cinesi è oggi ampiamente diffusa sull'intero territorio nazionale, con una forte concentrazione in alcune aree del nord e centro Italia ma una diffusione capillare anche in tutte le altre regioni italiane. I dati di Infocamere sulle ditte individuali, gli unici disponibili a livello nazionale, registrano quasi 40.000 aziende nel settembre 2011, mentre non è possibile quantificare la presenza di società che alcune ricerche suggeriscono, però, essere consistente e in costante incremento, seppure molto più contenuta 2. Circa il 40% delle ditte individuali si concentrano in Toscana (prevalentemente nelle province di Prato e Firenze) 3 e in Lombardia (prevalentemente nella provincia di Milano) 4 , oltre il 38% è distribuito tra Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Campania, e il rimanente è disperso sul resto del territorio nazionale. Cinesi titolari di ditte individuali attive in Italia per regione Dati al 30/09/2011
2020
La migrazione internazionale, volontaria o forzata, sta diventando il fenomeno economico e sociale piA¹ importante dei nostri tempi. L'integrazione degli immigrati nel mercato del lavoro del paese ospitante e' cruciale, ed elementi quali l'occupazione, la disoccupazione e i salari dei migranti sono stati ampiamente analizzati in letteratura. Meno attenzione e' stata invece dedicata ai fenomeni imprenditoriali a conduzione straniera, una dimensione importante ma poco chiara dell'integrazione nel mercato del lavoro laddove barriere all'ingresso e tetti di cristalli rendono difficoltosi l'ingresso e la permanenza in contesti di lavoro subordinato. L'elaborato presenta i fondamenti teorici, che si radicano nelle teorie della sociologia economica e della letteratura di management, e le fasi di avvio di una ricerca sul campo volta a studiare le risorse e competenze possedute ed attivate dagli imprenditori immigrati. Il contributo, di stampo metodologico, tr...