Musei archeologici e identità culturale: l'esperienza del MUSA (original) (raw)
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"Vivere la storia". L'esperienza del Museo archeologico dei ragazzi
The Museo Archeologico dei Ragazzi (Children's Archaeological Museum) is a museum of prehistoric archaeology based in Nardò (Lecce -Italy). Its specific aim is to inspire the enquiring minds of children. The museum was founded by Maria Laura Spano with the aim of testing the results of her research in archaeology for children. The museum has a tactile room, where children learn about technology in prehistoric times through a multisensory experience, a 3000 sqm area featuring a Palaeolithic camp, a Neolithic settlement and two outdoor activity areas where children can experience an excavation of a Neolithic tent and of a Messapian building. These learning areas allow children to experience life in prehistoric times, to carry out specific research activities, to investigate, to identify and solve problems, to work and collaborate with other children, to reflect on their own choices and to assess their decisions through two different methodologies, living history and role play. All these activities introduce children to life in Prehistoric times and allow children to acquire specific skills while playing and having fun together. The Children's Archaeological Museum acts as a mediator between schools and the other museums in the town of Nardò. Its activities integrate well with elementary school programmes and help guide children towards the acquisition of those pre-requisites which are fundamental to the understanding of local history. Il Museo archeologico dei ragazzi si trova a Nardò (Lecce), nei pressi del Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, un'area di interesse naturalistico e storicoarcheologico. È una struttura open air che si estende su una superficie di 3500 mq.
Esperienza, archeologia e musei (in press, 2019)
Archeologia Pubblica in Italia , 2019
Questa comunicazione si prefigge di sintetizzare e riflettere brevemente sul tema dell'esperienza in contesto museale, partendo da una revisione critica della letteratura pubblicata in museologia e proponendola come spunto per sviluppi futuri dell'archeologia pubblica italiana.
Università, musei archeologici, pubblico: un’esperienza a Roma Tre
TI PRESENTO UN MUSEO ARCHEOLOGIA PUBBLICO MUSEI, G. Calcani, A. Corbascio edd., 2018
A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo Progettazione e cura grafica: ing. Fabrizio Musetti Roma, ottobre 2018
A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo Progettazione e cura grafica: ing. Fabrizio Musetti Roma, ottobre 2018 Umanistici (DSU), prof. Manfredi Merluzzi, ICOM Italia, il Coordinamento regionale ICOM Lazio, i Direttori e il Personale di tutti i musei coinvolti. Edizione a cura di Giuliana Calcani e Andrea Corbascio. Stampato con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici e dell'Unità di ricerca Roma Tre PRIN Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. I diritti d'autore derivanti dalla vendita di questo volume sono devoluti a ICOM Italia -Coordinamento Regionale Lazio, per le iniziative a favore dei musei colpiti dal sisma nell'ambito del progetto 'Adotta un museo'. Per i dettagli dell'iniziativa https://www.gofundme.com/adottaunmuseo. Indice Prefazioni Tiziana Maffei, Presidente di ICOM Italia 7 Musei archeologici e Paesaggi culturali Alberta Campitelli, Coordinatrice di ICOM Lazio 13 Formazione e professione: un'inedita esperienza didattica Introduzione Daniele Manacorda, Coordinatore dell'Unità di ricerca Roma Tre 19 PRIN Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. Docente di Metodologia della ricerca archeologica, DSU-Università degli Studi Roma Tre Musei archeologici oggi: qualche riflessione Sessione I Studenti e Direttori a confronto Giuliana Calcani, Unità di ricerca Roma Tre PRIN Archeologia al futuro. 27 Teoria e prassi dell'archeologia pubblica. Docente di Archeologia Classica, DSU-Università degli Studi Roma Tre, Università, musei archeologici, pubblico: un'esperienza a Roma Tre
Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto
2019
Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto racconta al pubblico italiano cosa sono realmente queste iniziative, sgombra il campo da luoghi comuni, illustra le tendenze europee e nazionali, riflettendo su come andrebbero strutturati progetti del genere, sulla comunicazione tramite il Time Travel, sulla possibilità di creare nuove economie e nuovi sbocchi occupazionali. INDICE Introduzione Open Air Museum: origini e dibattito tra fine Ottocento e i nostri giorni Gli Archaeological Open Air Museum Il viaggio nel tempo (dedicato a Raffaele Licinio) La performance storica Archaeological Open Air Museum in Italia Archaeological Open Air Museum in Italia: lo stato delle cose Bibliografia
A. Smigiel, L. Pennacchia, Alla ricerca di un’identità perduta. Il progetto del Museo dell’area archeologica del Teatro di Marcello, in “Forma Urbis”, anno XXI, n.6, Giugno 2016, ISSN: 1720-884X. Il progetto per la realizzazione del Museo dell’area archeologica del Teatro Marcello all’interno dell’Albergo della Catena si inserisce nel tema del racconto del passato che vede il museo come la cosiddetta “eterotopia” di Michail Foucault, cioè di un ambiente semiotico che rimanda all’alterità spaziale e temporale. L’Albergo della Catena è una delle rare testimonianze dell’edilizia minore medievale di Roma e ingloba resti di diverse strutture dell’antichità: il Tempio di Apollo Sosiano e una parte della Porticus Octaviae. L’edificio è attualmente in disuso e l’area archeologica in cui sorge, nonostante si trovi all’intersezione di più circuiti turistici e museali della città, è ridotta a mero luogo di passaggio. Le sculture e i frammenti architettonici rinvenuti in situ, inoltre, sono sparsi in diversi musei e magazzini. L’intervento proposto mira a un progetto di riuso, con una valorizzazione dell’area, ma anche al miglioramento della sua fruibilità. Il progetto prevede la risemantizzazione non solo delle opere d’arte site finora nei magazzini, ma anche dell’edificio stesso assieme a tutta l’area del Teatro di Marcello. In particolare, gli interventi previsti puntano alla contestualizzazione delle opere nel sito di provenienza attraverso il restauro e la destinazione dell’edificio a museo. Il progetto di allestimento di una serie di percorsi didattici in tutta l’area tende a creare una forma di “narratività” favorendo la comprensione delle stratificazioni storiche accresciute nel tempo e il dialogo con il contesto urbano. Il tutto porta alla creazione di una nuova dimensione che vive in relazione al sito che lo genera, e di conseguenza diventa la ricerca di un’identità perduta dell’area.
Didattica museale in archeologia
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La dimensione culturale del Museo
2018
In un periodo in cui le politiche culturali sono alla ricerca di strategie efficaci per il miglioramento dell'offerta museale, ci si accorge dell'esigenza, alla luce anche della Convenzione di Faro 1 , di un nuovo, diverso rapporto con le comunità locali e con l'idea di un rinnovato spirito di partecipazione rispetto alle dinamiche che animano il territorio.