LE DROIT DES ESCLAVES. I CODICI NERI DEL 1685 E DEL 1724 NEI TERRITORI DELLA NUOVA FRANCIA (original) (raw)
2007, Giornale di Storia costituzionale
L’anno dell’entrata in vigore del “Code noir” in Louisiana è il 1685. Il “Code noir”, nel suo preambulo, conteneva disposizioni che proibivano a ebrei e protestanti di risiedere nelle colonie francesi d’oltremare, dove l’unica fede consentita era quella cattolica e romana. Un sussulto di intolleranza religiosa è riscontrabile in queste disposizioni che entrano in vigore proprio nel 1685, lo stesso anno in cui viene revocato l’Editto di Nantes di Enrico IV con l’Editto di Fontainebleau di Luigi XIV. Ma il “Code noir” del 1685 non resterà in vigore per molto tempo in quanto già nel 1724 sarà sostituito da una nuova versione. Quest’ultima contemplerà dei controlli più rigorosi dei padroni sui loro schiavi, nonchè punizioni più severe. Nel presente lavoro vengono messi a confronto i due codici, quello del 1685 e quello del 1724 e, inoltre, si cerca di dimostrare l’influenza che questo tipo di codificazione ebbe su altri territori coloniali e schiavisti. Nelle colonie spagnole nacquero i cosiddetti “Codigos negros”, mentre negli Stati Uniti, gli Stati del sud, si doteranno di “Black codes” che in parte persisteranno anche dopo la guerra di secessione.
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In: Siriana Sgavicchia, Massimiliano Tortora (a cura di), Geografie della modernità letteraria, Edizioni ETS, Pisa, 2017, pp 347-354. da e 6 , 2017
i diversi metodi di ricerca e di interpretazione le Comunicazioni sono state presentate in Panels e compaiono nel libro organizzate in sezioni tematiche che attraverso parole-chiave indicano i diversi ambiti di approfondimento.
Tra Francia e Italia. ‘Liberazione del verso’ nei primi anni del Novecento
L’intervento descrive il processo storico-letterario che ha indotto gli intellettuali italiani a riflettere sullo sviluppo del verso libero come nuova entità espressiva. L’inizio del secolo passato è il periodo adatto a circoscrivere una presa di coscienza decisiva circa la definizione di una “poetica d’uscita” dal Simbolismo, specialmente nell’istanza di un ormai rinnovato senso ritmico. Tra Francia e Italia si svolge un dibattito preliminare sugli estremi tecnici della poesia che sembra anticipare nelle intenzioni le questioni centrali nei decenni successivi. La questione intorno al verso libero chiama a raccolta tutte le forze poetiche nazionali, non escluse le più lontane dai centri di maggiore interesse, a cominciare dalla Sicilia. È anzi al siciliano Luigi Capuana che andrà attribuito il primato sulla questione, inaugurato secondo gli storici della letteratura con i Semiritmi apparsi a Milano nel 1888. Prendendo come riferimento principale il lavoro della rivista «Poesia» a partire dall’Enquête internazionale sur le Vers libre, condotta da F. T. Marinetti nell’ottobre 1905 «intorno alle più recenti forme ritmiche e metriche», e non ignorando i precedenti sondaggi sulla modernità letteraria delle riviste «Echo de Paris» (1891) e «Mercure de France» (1899), si delimita un momento fondante per i futuri sviluppi della poesia italiana e non solo.
Tra Francia e Italia. La liberazione del verso nei primi anni del Novecento
L’intervento descrive il processo storico-letterario che ha indotto gli intellettuali italiani a riflettere sullo sviluppo del verso libero come nuova entità espressiva. L’inizio del secolo passato è il periodo adatto a circoscrivere una presa di coscienza decisiva circa la definizione di una “poetica d’uscita” dal Simbolismo, specialmente nell’istanza di un ormai rinnovato senso ritmico. Tra Francia e Italia si svolge un dibattito preliminare sugli estremi tecnici della poesia che sembra anticipare nelle intenzioni le questioni centrali nei decenni successivi. La questione intorno al verso libero chiama a raccolta tutte le forze poetiche nazionali, non escluse le più lontane dai centri di maggiore interesse, a cominciare dalla Sicilia. È anzi al siciliano Luigi Capuana che andrà attribuito il primato sulla questione, inaugurato secondo gli storici della letteratura con i Semiritmi apparsi a Milano nel 1888. Prendendo come riferimento principale il lavoro della rivista «Poesia» a partire dall’Enquête internazionale sur le Vers libre, condotta da F. T. Marinetti nell’ottobre 1905 «intorno alle più recenti forme ritmiche e metriche», e non ignorando i precedenti sondaggi sulla modernità letteraria delle riviste «Echo de Paris» (1891) e «Mercure de France» (1899), si delimita un momento fondante per i futuri sviluppi della poesia italiana e non solo.
LA CORTE DI CASSAZIONE FRANCESE E LE CLAUSOLE DI PROROGA "ASIMMETRICA"
Reg. (CE) 22-12-2000, n. 44/2001, art. 23 FONTE Int'l Lis, 2013 Sommario: 1. Premessa -2. I fatti -3. La decisione della Corte di cassazione -4. Analisi della decisione -5. La clausola di proroga "asimmetrica" nella dottrina e giurisprudenza di alcuni Paesi Per cominciare, le vicende che hanno accompagnato il passaggio dalla Conv. Bruxelles al Reg. 44/2001. Nel 1999 la Commissione Europea proponeva che la Convenzione venisse convertita in un Regolamento e, al contempo, che venissero adottate alcune modifiche (COM(1999) 348 final). Tale Proposta includeva modifiche all'art. 17 Conv. che furono poi effettivamente travasate nell'art. 23
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