Costantini, V., Monni, S. (2005) “Sviluppo umano e sostenibilità ambientale: un tentativo di misurazione nei paesi europei” [in Italian]. (original) (raw)

Costantini, V., Monni, S. (2008) “L'Indice di Sviluppo Umano Sostenibile: un indicatore per coniugare crescita, sostenibilità umana e ambientale” [in Italian].

2008

l a crescita conosciuta dall'economia cinese degli ultimi trenta anni può rappresentare un buon esempio per capire di cosa vogliamo parlare in questo articolo. A partire dalle riforme di Deng Xiaoping la crescita in Cina è stata spettacolare. Negli ultimi venti anni il Prodotto Interno Lordo (PIL) è addirittura aumentato di qualcosa come il 10% l'anno. Il problema è che questa poderosa crescita ha avuto un costo. Gli investimenti non hanno creato infatti solo le premesse della crescita ma purtroppo spesso hanno inquinato l'aria e le acque (poche a dire la verità in Cina). Solo per fare qualche esempio 16 delle 20 città più inquinate del pianeta secondo un recente rapporto del Worldwatch Institute si troverebbero in Cina che da sola ogni anno emette il 12% di biossido di carbonio (CO 2 ) globale.

Monni, S., Pallottino, M (2015) “Sustainable Development Goals? Meglio la Laudato Si’ ” [in Italian].

Menabò N.32, 2015

Salvatore Monni e Massimo Pallottino ricordano che lo scorso 25 settembre a New York sono stati presentati i nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) rispetto ai quali sono stati formulati numerosi giudizi positivi. Monni e Pallottino, illustrando le principali caratteristiche della nuova agenda di sviluppo delle Nazioni Unite spiegano perché, a loro avviso, essa sia meno innovativa di quanto si tende a ritenere. A questa conclusione i due autori giungono anche attraverso un confronto con l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

Monni, S. (2002) “ L'Indice di sviluppo umano regionale. Un'applicazione all'Unione Europea” [in Italian].

Argomenti, n.5 2002, pp. 99-125. , 2002

We have tried to understand if the GDP convergence across the European Union, reflect also a convergence in terms of human development, as pointed out by more than one author. We have built a composite index, the ISUr (Regional Human development index) to rank the single regions of Europe in terms of human development, then we have focused our attention on the existence of β convergence (rate at which ISUr converges) between 1991 and 1996, and on the possible increase of dispersion of ISUr across the European Union (σ convergence). * Università degli Studi di Roma TRE. L'Autore desidera ringraziare il Prof. Sebastiano Fadda, i cui commenti e suggerimenti hanno consentito di migliorare una precedente stesura.

[ITALY] Sul “principio” dello sviluppo sostenibile [Ugo VILLANI]

L’impresa sostenibile. Alla prova del dialogo dei saperi, 2020

La traduzione dei principi, delle istanze, delle tendenze, che confluiscono nel concetto di sviluppo sostenibile, in precisi obblighi giuridici e la loro attuazione non appaiono opera agevole, specie nell’attuale momento storico. Una prima difficoltà deriva dall’atteggiamento degli Stati, a cominciare dei più potenti, volto a ripiegarsi su posizioni “sovraniste” e, sul piano commerciale, protezionistiche, i quali appaiono scarsamente disponibili alla cooperazione, specie a livello multilaterale. Il tentativo di risolvere problemi o di regolare fenomeni globali solo con misure e politiche nazionali appare del tutto inadeguato e illusorio: problemi e fenomeni di dimensioni globali richiedono

Costantini, V., Monni, S. (2005) “Dal paradigma della crescita agli obiettivi di sviluppo del Millennio” [in Italian].

Italianieuropei , n.1., 2005

Svizzera si è svolto il World Economic Forum, che ha visto come ogni anno la partecipazione dei principali esponenti del mondo finanziario e politico. Al centro dell'agenda molti temi importanti, dal cambio dello yuan cinese con il dollaro e l'euro fino al ruolo della democratizzazione dei media. Ma si è parlato soprattutto di povertà, di paesi poveri e di Africa. Le ricette come al solito non sono mancate, ma la novità da registrare è che anche qui, come accade ormai da qualche anno, accanto alle tradizionali politiche di crescita anche i potenti del mondo hanno iniziato a porre l'accento sullo sviluppo e sulle conseguenti politiche. In particolare, il cancelliere dello scacchiere britannico Gordon Brown ha ribadito che va rispettato l'impegno dei Millennium Development Goals (MDG) e che bisogna oltremodo procedere alla cancellazione totale del debito dei paesi più poveri.

Scalabrino, C., Maggiolo, S., Sammartano, T. e Lazzara, A. (2018). Economia circolare: un’impresa di tutti. BEA Il bollettino degli esperti ambientali – Rivista di ricerca applicata alla conoscenza e alla gestione del territorio e degli ecosistemi, 69 (4), 16-19.

BEA Il bollettino degli esperti ambientali – Rivista di ricerca applicata alla conoscenza e alla gestione del territorio e degli ecosistemi, 2018

The current economic system is not isolated, but it is part of a complex system, our planet. Matter does not vanish, waste cannot disappear. Hence, the importance of promoting an economic model based on the saving of raw materials, on the use of renewable energy, on recycling and reusing. For years we have been talking of Sustainable Development but the first real application to the economic model is to be placed in 2010 by the Ellen Mac Arthur Foundation that introduces the concept of Circular Economy. This new systemic, holistic approach changes the way we design and use products and services, a new challenge and opportunity for the National System of Environmental Protection. The article describes the role of many of the actors of the Circular Economy, especially the contribution that the Italian System of Environmental protection can give for the needed transition.

Bergandi, D., Massini, G., 2007, Lo sviluppo sostenibile: tra preservazione e conservazione della natura

Energia, ambiente e innovazione, 53, 5, pp. 70-79., 2007

Sustainable development: Preservation and conservation of nature The basic concepts in modern thinking about the environment were laid down in the mid-19th century. The sustainable-development paradigm is essentially a synthesis between two main currents of thought that emerged in that period, one calling for preservation, the other for conservation. A century and a half later, it is often still possible to recognize them in the paradigm.

CASTELNOVI, Michele, Il cibo nell’Impero cinese secondo l’Atlante di Martino Martini, in Alimentazione, ambiente, società e territorio per uno sviluppo sostenibile e responsabile. Riflessioni geografiche a partire dai temi di Expo Milano 2015, a cura di Alessandro Leto, Roma, MIUR, 2015, pp. 69-72.

Some remarks about the food in the Chinese Empire according to Martino Martini (circa 1655).