Uno studio sferico del Gravity Assist (Principi di Astrodinamica Sferica) (original) (raw)

Nivola L'investigazione dello spazio (G. Altea)

The recent critical reappraisal of the work of Bernard Rudofsky has highlighted the originality of his multifaceted approach to architecture and to life in general. This paper examines his only architectural work completed between 1941 and 1962: the garden of his friend Tino Nivola’s house in Long Island, designed in 1949-50 in collaboration with Nivola himself, where Rudofsky put in practice the idea of the “open-air room” envisaged in his designs made in Italy with Gio Ponti during the Thirties and then in Brazil. While the architectural layout of the garden was done by Rudofsky, Nivola – later to became a prominent figure in architectural sculpture - contributed a series of murals and others details. A pivotal work in Rudofsky’s career, the Nivola garden represents a unique attempt at implanting themes and motifs from European Mediterraneism in an American habitat, but it also mirrors the insights of George Eckbo developed within the landscape architecture debate that took place ...

La Prattica della Sfera di Galileo edita da Buonardo Savi

Trattato della Sfera di Galileo Galilei, con alcune prattiche intorno à quella, e modo di fare la Figura Celeste e suoi Direttioni secondo la Via Rationale di Buonardo Savi, Roma, 1656 Galileo Galilei è stato la Fenice degl' ingegni de' tempi nostri, le cui sottilissime, & eruditissime compositioni, l'hanno arreso già immortale.... Buonardo Savi, 1656 Questo libretto ha catturato il mio interesse perchè presenta nelle sue "prattiche astronomiche" alcune paginette interessanti di gnomonica. Il fatto che fosse intestato a Galileo lo rendeva ancora più interessante, ma dopo alcune ricerche ho dovuto constatare che oltre all'orologio a pendolo, mirabilmente ricostruito oggi dall'I.P.S.I.A. "Galileo Galilei" di Castelfranco Veneto, nulla è dato sapere di gran che importante dal punto di vista gnomonico dalla penna del grande scienziato. Anche se questo trattetello della sfera è intestato a lui, le pagine che ci interessano sono sicuramente derivate, come Buonardo Savi stesso ci dice nella prefazione, da capitoli aggiunti al manoscritto originale, come le esercitazioni pratiche di cui ci occuperemo. E sicuramente sono un retaggio degli insegnamenti del grande Bonaventura Cavalieri, come si suppone anche in questa descrizione bibliografica dell'opera: Molti furono i dubbi sull'autenticità di questa opera sin dal suo inserimento nella prima edizione delle opere di Galilei, Bologna 1655-1656; il Viviani stesso che curò questa edizione di Bologna la riteneva apocrifa. Il problema deriva dal fatto che in quest'opera Galilei affermerebbe l'immobilità della Terra, fra l'altro con uno stile e delle argomentazioni che non gli erano proprie. Secondo Riccardi, il vero "Compendio della Sfera" è andato perduto e avanza delle perplessità sul fatto che fosse stato un "monaco peripatetico" a pubblicare questo scritto di Galileo pensando piuttosto ad un inganno per far ritenere che Galilei avesse cambiato idea. Il Davisi dal canto suo nell'avvertenza afferma che il manoscritto dettato da Galilei era in possesso di Scipione Satronchet che lo aveva affidato all'editore; lui stesso avrebbe

Meccanica quantistica e "lensing" gravitazionale

2015

La deflessione della luce in un campo gravitazionale e una delle prove sperimentali piu rilevanti della relativita generale. In questo contesto si discutono alcuni effetti della meccanica quantistica sulla propagazione dei fotoni in uno spazio-tempo curvo. In particolare si presentano le correzioni quantistiche del Modello Standard delle particelle elementari alla diffusione del fotone da una sorgente gravitazionale.

Rappresentazione dell’universo in tre dimensioni: le sfere armillari e altri strumenti scientifici

La voce di Hora. PUBBLICAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI DI OROLOGERIA ANTICA, 2021

Several astronomical instruments, made by many rings, have been invented and realized in Classical Antiquity to represent the celestial sphere, different models of the Universe or to observe the sky. In this paper I present a brief history of these objects and a classification of their different tipologies. Due to the limitation of space, I limited my description to the armillaries spheres made in Europe before the XVIIth century and I have not included other instruments with rings, like the universal equinoctial sundials. (NB The paper is in Italian)

GERBERTO E LE FISTULAE: TUBI ACUSTICI ED ASTRONOMICI

Gerbert of Aurillac wrote to Constantine of Fleury in 978 a letter to describe in detail the procedure to point the star nearest to the North celestial pole. This was made to align a sphere equipped with tubes to observe the celestial pole, the polar circles, the solstices and equinoxes. The use of tubes in astronomical observation is later reported by Alhazen in his treatise on optics (1011-1021). The description of pointing to the celestial pole indicates that the instrument must be accurately aligned with the true pole, materialized at that epoch by a star of fifth magnitude, at the limit of naked eye visibility, and then the instrument must remain fixed. Solstices and Equinoxes are points of the orbit of the Sun, so the sphere could be used as a tool for observing the Sun and probably determine the duration of the tropical year. This sphere was much more than a didactic tool, given the long procedure for the accurate alignement. Moreover "Rogatus a pluribus" (asked by his many students), Gerbert wrote a treatise on acoustic tubes (fistulae) in 980: Mensura Fistularum. He knew the difference in behavior of the fistulae compared with the acoustic strings, already studied by the Pythagoreans, and the treaty is intended to present the law that governs the length of the organ pipes in two octaves, compared to the corresponding acoustic strings. In terms of modern physics we know that acoustic tubes require an "end correction" to be tuned, which is proportional to the diameter of the tube. This proportionality is the same for every note. The mathematical law is simple, but Gerbert preferred to create a law in which the proportions of pipes and strings should be calculated through a series of fractions linked to the number 12 and its multiples.

Gravitazione e Relatività Speciale: analisi di una conclusione einsteniana (con Silvio Bergia).

Riassunto.Mentre Einstein era impegnato, nel 1907, in un articolo di rassegna sulla Relatività Speciale (RS), stimolato dall’argomento e chiedendosi perché in essa non trovasse posto la gravità, pensò ad una generalizzazione dell’equazione di Poisson e scrisse una equazione del moto che presentava una dipendenza dell’accelerazione verticale dalla componente orizzontale della velocità iniziale, in contrasto con le osservazioni di Galilei sulla caduta dei gravi e quindi la scartò. Tuttavia la legge di Galilei, in questo contesto, viene violata in maniera infinitesima (essendo tipicamente (v/c)^2 = 10^-15) e non rilevabile sperimentalmente. In questo articolo ricostruisco il risultato ottenuto da Einstein utilizzando un formalismo quadridimensionale ed utilizzando i precedenti lavori di Bergia-Covino e Norton.Al lavoro di Einstein seguiranno altri tentativi come quelli, ad esempio, di Abraham e Nordström di utilizzare la RS per spiegare la gravitazione, ma presenteranno tutti problemi logici e/o di incompatibilità con i risultati sperimentali. Dopo questi tentativi infruttuosi Einstein si risolse di abbandonare la RS (e lo spazio piatto pseudoeuclideo) per descrivere la gravitazione e le relative geodetiche del moto con una teoria tensoriale dei potenziali gravitazionali in cui la gravità stessa cessava di essere considerata una “forza” per divenire piuttosto una “caratteristica” geometrica intrinseca dello spaziotempo: la sua curvatura. Lo strumento matematico era già pronto: si trattava del calcolo differenziale assoluto di Levi-Civita e Ricci utilizzato negli spazi quadridimensionali di Riemann. Nel presente lavoro viene analizzata specificatamente l’equazione che considerò e poi abbandonò Einstein nel 1907 e vengono fatte alcune considerazioni di carattere sperimentale. Abstract. After the formulation of Special Relativity (SR) in the 1905 Einstein initially tried to absorb the Newtonian gravity, although some famous facts as the assumed immediate of the propagation of the gravitational effects put in guard on its compatibility with the same RS, in which a limit to the speed of propagation exists for the light on the vacuum. While he was writing a job of review on the RS of the 1907 Einstein considered a generalization of Poisson’s equation and wrote an equation of the motion in SR reaching an expression that shows a dependency of the vertical acceleration from the horizontal component of the speed in contrast with the observations of Galilei on the fall of the objects. However the law of Galilei comes violation in infinitesimal way (being, in this case, (v/c)^2 = 10^-15). In this article I reconstruct the result obtained from Einstein using a quadridimensional formalism and using the previous jobs of Bergia-Covino and Norton and I made some experimentals considerations.