Tra oralità e scrittura. Qualche riflessione sulla natura dell’inventio nella musica liturgica (original) (raw)
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Revista de literatura medieval, 2023
Nella rappresentazione dell'oltremondo dantesco, fin dai canti d'esordio, il Purgatorio si configura come il regno della monodia liturgica per eccellenza 1. Al suo interno le anime, sorprese dallo sguardo indagatore del protagonista, intonano sempre un versetto appartenente al repertorio salmodico o innodico che conferma-nel contenuto letterario del brano citato e nelle modalità dell'intonazione descritte dall'autore-la cornice morale dei singoli luoghi (Ardissino 2020: 55-79). Le intonazioni liturgiche, usate in funzione di contrappasso, non costituiscono, però, l'unica espressione musicale del secondo regno 2. L'organizzazione, crediamo, sia invece più complessa: la musica partecipa della creazione architettonica dei diversi spazi purgatoriali e li dispone e relaziona tra loro in una prospettiva progressiva e ascensionale 3. L'edificazione sonora del regno che «'l mal amor de l'anime disusa» si sorregge sui seguenti elementi: il rapporto di continuità e alternanza tra le diverse voci che risuonano nei luoghi attraversati dal protagonista, le altezze sonore, i loro timbri, le modalità espressive che le caratterizzano, il carattere dei
Dante e l'Arte
Alla luce del recente fenomeno riguardante il considerevole incremento degli studi danteschi orientati in senso musicologico, in questo contributo ci si propone di ritornare su determinati luoghi della Commedia caratterizzati dalla presenza del lessico musicale. Si esamineranno alcuni passaggi della seconda cantica, particolarmente segnati dall'uso di tale terminologia, per dimostrare come una lettura di essi isolata dal contesto letterario di riferimento non renda giustizia dell'elaborata costruzione linguistica ed ideologica del poema e come gli strumenti delle discipline scientifiche relative agli studi musicali debbano necessariamente rimettersi al servizio di un'interpretazione complessiva del testo.
Il "Nuovo movimento liturgico". Prime notazioni sulle origini e la fortuna di una locuzione
in Chiesa italiana, politica e società. Studi in onore di Bruna Bocchini, Aracne editore, pp. 157-168, 2019
Si cerca di operare una prima messa a punto dell'uso delle espressioni "riforma della riforma" e "nuovo movimento liturgico" nella pubblicistica e nella sitografia del tradizionalismo cattolico contemporaneo. Accesso on line all'editore al link http://www.aracneeditrice.it/index.php/pubblicazione.html?item=9788825525397
Problemi semantici nei «testi per musica» della liturgia in Italia
Rivista Liturgica, 2004
A research on the Italian text of hymns/songs composed for liturgical use in Italy. The semantic world of these texts depicts a basically "horizontal" pattern, dealing with earthly problems and almost never with religious issues, not to mention the theological ones.
Canti liturgici di tradizione orale. Le ricerche dell’ultimo decennio. Per Roberto Leydi
2017
Testo segnaposto. Si forniscono in questa sede gli atti del convegno di studi promosso dalla Fondazione Ugo e Olga Levi e tenutosi a Venezia nei giorni 1 e 2 dicembre 2013. L’occasione era il decennale della scomparsa di Roberto Leydi (Ivrea, 21 febbraio 1928 Milano, 15 febbraio 2003), una ricorrenza rilevante che ha suscitato anche altre opportunità di incontro e riflessione. Nella progettazione del convegno si ragionò con una certa prudenza su quale potesse essere la via migliore per incontrarsi a discutere intorno al magistero e le ricerche di Leydi, considerate le sue dense, complesse e multiformi attività di giornalista, critico e operatore musicale, operatore teatrale, autore e creatore di spettacoli memorabili, programmista e conduttore radiofonico e televisivo, studioso, ricercatore e professore universitario, fondatore di archivi, di collane discografiche ed editoriali; si tratta di esperienze iniziate in giovanissima età, e subito con ruoli da protagonista, al centro della...
2017
La ricerca si è svolta in quattro province lombarde (Milano, Monza e Brianza, Lecco, Varese) e in provincia di Verbania. A livello metodologico si è cercato di ricostruire per intero i riti, concentrandosi non solo sulle feste che prevedono canti eccezionali (la Settimana santa o il Corpus Domini), ma documentando prevalentemente il canto liturgico popolare nella sua quotidianità, come si dispiegava normalmente nelle parrocchie ambrosiane.
2020
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