Gli scavi archeologici e la loro musealizzazione (original) (raw)
in A. Paolucci, C. Pantanella, I Musei Vaticani nell’80° anniversario della firma dei Patti Lateranensi 1929-2009, Città del Vaticano 2009, pp. 458-469.
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La conservazione sullo scavo archeologico
1986
Conservazione sullo scavo archeologico significa prima di tutto prevenzione: intervento e monte su quei meccanismi che, secondo le leggi naturali della termodinamica, tendono a ricondurre a materie prime i prodotti materiali dell'attività umana. E la prevenzione può assumere due forme: una, diretta, basata sull'applicazione di interventi di tipo tecnico su ambiente e materia; una seconda, più lenta ma più profonda, fondata su processi culturali di formazione professionale di futuri tecnici responsabili. Una prevenzione preventiva.
Didattica museale in archeologia
Il contenuto della presente pubblicazione non rispecchia necessariamente le posizioni ufficiali dell'Unione Europea. La responsabilità del contenuto della presente pubblicazione appartiene all'autrice dei testi. Vsebina publikacije ni nujno odraz uradnih stališč Evropske unije. Odgovornost za vsebino te publikacije prevzema avtor besedil.
La conservazione dell\u2019archeologia in cripta e la sua musealizzazione
2010
Nel vasto panorama delle preesistenze archeologiche soggette ad una plausibile valorizzazione, una questione molto singolare riguarda la condizione delle rovine "in cripta", ossia di quei contesti archeologici sotterranei segnati dalla presenza di stratificazioni ineludibili e da forti limitazioni spaziali e conservative, che richiedono una peculiare tipologia di musealizzazione, chiamata a risolvere problemi d'interpretazione e di riconoscimento delle tracce archeologiche. La diffusa volontà di presentare anche quella parte di emergenze del sottosuolo ha fatto affermare precise strategie di musealizzazione e conseguenti metodologie conservative, messe a punto rispettivamente per superare le limitazioni dettate dalla presenza di paramenti murari o intelaiature di sostegno degli edifici soprastanti e per intervenire con risposte mirate alle cause di degrado particolarmente aggressive. Una pratica museografica molto in uso nelle cripte archeologiche consiste nell'immergere gli itinerari tra le rovine raramente districati in atmosfere suggestive, ottenute impiegando sistemi di illuminazione e diffusione sonora, la cui attitudine a rievocare funzioni ed usi originari degli ambienti recuperati rende l'insieme maggiormente comunicativo. Con il presente contributo rileveremo quelle possibili strategie che possono essere adottate nei processi di conservazione e valorizzazione delle "cripte archeologiche". Si tenga ben presente che con il procedere di nuove forme di consapevolezza sul valore dei manufatti archeologici e sull'importanza della loro conservazione in situ, talune di queste strategie, magari messe in atto in tempi non recenti, possono oggi apparire insufficienti sia dal punto di vista conservativo, sia narrativo, sia evocativo, o semplicemente perché hanno ormai esaurito la loro funzione storica.
Santa Maria delle Grazie a Gravedona. Restauri e scoperte, 2021
Scavo archeologico effettuato nel corso dei restauri presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Gravedona (CO). Con Premessa di Barbara Grassi
Indagine sulla gestione dei depositi museali e sulla movimentazione dei beni archeologici in Italia
2015
In collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) e con l’Associazione Nazionale dei Musei Locali e Istituzionali (ANMLI) è stato elaborato un questionario che ha per oggetto la rilevazione dello stato dell’arte in materia di gestione e movimentazione dei beni archeologici da parte dei musei statali e non statali e degli istituti similari a carattere museale.
Strategie per un museo "didattico". Forme possibili di musealizzazione archeologica
sTraTegIes for a 'dIdaCTIC' MuseuM: possIble approaChes To The exposITIon of anTIquITIes. The aim of this paper is to define the 'didactic' role of the Archaeological Museum: our focus is addressed towards an aspect of primary importance that is too often neglected, that the structure of the museum should involve a real 'teaching' task and the whole complex must be thought of as a living environment able to lead visitors through well organized, original, and easily accessible paths. The Museum itself should enumerate among its first goals that of reaching the ears of the visiting people in a straightforward manner, as if it could really speak to the public with a crystal clear voice. This task can be accomplished with a well planned mixture of sections, paths and preparations, all joined in a multimedia environment capable of emphasizing the beauty of the arts with entertaining possibilities. We should reconsider the traditional containers purchased in catalogues and at exhibition waysides in favor of new architectural means like glass walls and other creative solutions able to nullify the distance between the spectacle and the spectators (e.g. MAEC Museum at Cortona). Nowadays the archaeological museum is no longer a comprehensive collection of a whole century, but can be created around a precise topic or even an isolated object; even better is when installations can take place in proximity to archeological ruins.
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Cozza F., 2023, Archeologia è caccia, in «Dialoghi Mediterranei», n. 60, pp. 384-389., 2023