Iscrizioni nolane inedite da Cimitile, in Epigraphica 80, 2018 (original) (raw)
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Iscrizioni latine inedite di Nola e di Abella, in Oebalus, 9, 2014, pp. 199-225
2014
The Author publishes some Latin inscriptions, so far unpublished or wrongly published, found in the territory of the Roman colonies of Nola and Abella. Apart from the fragment of a Nolan dedication to an emperor (Trajan?), the inscriptions are mostly funerary texts, including that of a 'servus actor' of a Catilius (of senatorial rank?) and that of an alumna; some of them mention rare 'nomina gentilicia' (for example Mammuleius). Particularly interesting is a new, albeit fragmentary, specimen of a series of lintels, bearing inscriptions related to a public work (probably the amphitheater), built 'de decurionum sententia' by the duoviri of the Sullan colony of Abella: T. Propertius and L. Vitrovius.
Nel volume Storia, istituzioni e prosopografia di Surrentum romana, 1 un lungo excursus è dedicato alle necropoli fuori mura di Sorrento e, in particolare, alla gran quantità di servi, liberti e discendenti di liberti che occupavano tali necropoli. In questi luoghi, lungo le vie che uscivano dalla città, sono attestati alcuni monumenti funerari denominati columbaria, dove erano sepolti personaggi di questa condizione servile, appartenenti alla familia Caesaris (da Augusto fino agli Antonini) o legati alla famiglia imperiale come, ad esempio, la gens Livia (della moglie di Augusto) o forse la gens Valeria (Valeria Messalina era moglie dell'imperatore Claudio) e così via.
82 - Note in margine alle iscrizioni paleocristiane di Canosa
Per quanto riguarda le iscrizioni paleocristiane di Canosa, non vi sono stati progressi, che io sappia, rispetto alla situazione presentata dal Corpus Inscriptionum Latinarum il cui volume IX, riguardante la regione, è del 1883 1 . Il loro numero è pertanto ancora limitato a cinque, ben misera cosa se si pensa all'importanza che la città ebbe ancora in età paleocristiana 2 . È vero che, in mancanza di scavi sistematici, in epigrafi a come in archeologia, molto si deve al caso; è vero anche (e se ne ha la prova) che parecchio materiale di Canosa fu riutilizzato altrove (a Canne, a Barletta, a Trani, ad esempio) dopo la decadenza della città 3 ; ma viene anche il sospetto che parecchio | sia andato perduto dopo il ritrovamento perché fatto a pezzi o riutilizzato integro in qualche nuova fabbrica, come è successo anche di recente ad un miliario di età repubblicana attestante l'esistenza di una via Gellia appunto tra Canosa e Bari 4 . Del resto, anche delle cinque che ci sono note, tre perirono poco dopo la scoperta e delle altre due si è persa ogni traccia in seguito: danno gravissimo perché oltre tutto, come si vedrà, in più di un caso la lettura è incerta e non si possiedono fedeli riproduzioni dei monumenti. Le considereremo in ordine cronologico meno l'ultima, la cui datazione non è di per sè evidente e dovrà essere stabilita.
Le iscrizioni di Casamari sono graffite su frammenti d'intonaco dipinto riportati alla luce nello scavo di un edificio d'epoca romana dell'antica Cereatae Marianae, la città romana su cui insiste l'abbazia 1 . La scoperta risale al 2004, quando erano in corso i lavori per la realizzazione della rampa di accesso che oggi affianca la scalinata della chiesa dei santi Giovanni e Paolo ( ). * · Ringrazio l'Associazione Genesi per la consueta, affettuosa ospitalità, Heikki Solin per aver discusso con me in merito ai graffiti oggetto di questo contributo e Sandra Gatti, della Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio, per averne concesso la pubblicazione. 1 M. CASSONI, Casamari o l'antico Cereate Mariano. Breve studio archeologico-storico, Veroli 1918; S. PANCIERA, Miscellanea storico-epigrafica, II. Iscrizioni inedite di Cereatae Marinae, in Epigraphica, 24, 1962, 98-105 = S. PANCIERA, Epigrafi, epigrafia, epigrafisti. Scritti vari editi e inediti (1956-2005) con note complementari e indici, Roma 2006 (Vetera, 16), 629-636; S. PAN-CIERA, Miscellanea storico-epigrafica, III. Casamari: edizione e revisione di testi epigrafici, in Epigraphica, 29, 1967, 45-56 = S. PANCIERA, Epigrafi, cit. supra, 669-678; F. CATALLI, Cereatae Marianae, in XV anniversario della fondazione del G.A.R., Atti del Convegno (Tolfa 1978), Quaderni del G.A.R., 18, Roma 1980, 83-112; H. SOLIN, Ricerche epigrafiche in Ciociaria, in Fig. 1. La scalinata della chiesa dei SS. Giovanni e Paolo e l'area di scavo.