C'ERA UNA VOLTA IL '68 (original) (raw)

Milano ’68

2019

Bozza del testo pubblicato nel catalogo della mostra Milano anni 60. Storia di un decennio irripetibile, a cura di S. Galli, Milano, 6 novembre 2019-6 febbraio 2020

Anno 68° -n. 813 IL DONO DEL SANGUE

Assemblea elettiva per rinnovo cariche sociali. elettiva per rinnovo cariche sociali. Attese numerose le candidature. Attese numerose le candidature. continua a pag. 2 continua a pag. 2

Il '68 e Paolo VI

Il ’68: una rivoluzione dimenticata o da dimenticare? Atti del XIX Corso dei “Simposi Rosminiani” 21 - 24 agosto 2018, a cura di Giani Picenardi, Stresa, Edizioni Rosminiane, 2019, pp. 145-162.

4. C'era una VOLTA

Architettura e Cooperazione: materiali, cultura, esempi, processi LEZIONE 4 L'ultimo incontro di questo ciclo di lezioni ha un carattere prettamente edilizio ed un approccio di tipo pratico-applicativo, consiste nella costruzione del modello in scala 1:5 di un particolare sistema voltato sperimentale. La scala scelta è sufficientemente piccola perchè l'esperienza consenta di affrontare tutti gli ordini di problemi, non solo quelli geometrici ma anche quelli tecnologici, costruttivi e strutturali. Costruire un modello in scala 1:5 non comporta difficoltà minori rispetto alla scala reale, se escludiamo i problemi legati alla resistenza dei materiali (che affronteremo in seguito) e la necessità di ponteggi. Vogliamo qui spiegare il significato di questa attività didattica, cercando di approfondire alcuni dei principali temi connessi all'esercitazione. Certamente il solo fatto di maneggiare un materiale da costruzione porta ad accrescere la propria confidenza con esso, dunque mettere le mani nella terra significa testarla, esperirne le caratteristiche e comprenderne le potenzialità. Farlo poi su un modello in scala, libera il lavoro dalla componente di fatica fisica (sollevare mattoni che pesano diversi chili ed arrampicarsi in cima a delle impalcature), dando modo di concentrarsi totalmente sul gesto materiale. Nel nostro caso, trattandosi di un modello di copertura sperimentale, vi saranno anche degli importanti output diretti, ossia delle informazioni che saranno preziose per poi costruire un prototipo in scala reale, e che diventeranno patrimonio condiviso. In queste pagine, che i partecipanti al corso potranno leggere prima dell'attività stessa, voglio motivare l'importanza di questo esperimento, spiegando innanzitutto perchè ci concentriamo sul tema delle coperture e, tra tutte le possibilità, perchè lavoriamo proprio sulle strutture pesanti spingenti in terra cruda. Poi introdurrò i dettagli della tecnica specifica che vorrei sperimentare, analizzandone sia le potenzialità che i punti critici. Infine, in un ultimo capitolo, cerco di mettere a fuoco i concetti principali utili alla concezione strutturale di coperture archivoltate in terra, a prescindere da questo specifico modello. Il micro-cantiere che cercheremo di realizzare in occasione dell'ultimo incontro di questa serie di lezioni sarà gestito in maniera aperta, nel senso che tutte le scelte costruttive saranno prese insieme, discutendo quale sia l'idea migliore sul momento. Naturalmente l'idea progettuale non sarà in discussione, poche ore altrimenti non potrebbero bastare. Quindi si parte avendo già le dimensioni dell'oggetto, con i mattoni e la malta già preparati e pronti all'uso. Quello che si chiede ai partecipanti è di terminare la lettura di queste pagine, dopodiché cercare di visualizzare ogni fase del cantiere, dai tracciamenti alla posa dell'ultimo mattone, per poter dare un contributo attivo non solo materiale all'attività di cantiere. Figura 1: Modello in scala 1:2 di una cupola ogivale, costruito con il Prof. Massimo Corradi e l'Arch. Francesco Frassinelli nel 2005, presso la Facoltà di Architettura di Genova.

STATO E NAZIONE IN ITALIA ALL'OMBRA DEL '68

www.danilobreschi.com, 2018

The reflection that Dino Cofrancesco recently proposed to our attention on the forum of "ParadoXa" ('68ism as absolute anti-communism) starts from the observation that the disease from which Italy has suffered since '68, perhaps deadly disease, however very serious and prolonged, "is the crisis of the political community-the 'death of the homeland' [...]-that is, the absolute inability to feel part of a 'nation' (a term not dear to political correctness), regardless of the opinions and variety of parties competing for power. There can be no 'sense of authority' in the abstract if those who carry it -in the family, at school, at the workplace- are not perceived as 'officials' and symbols of something that (us) transcends them". But here arises the punctum dolens of our recent political history, of the origins of the Italian Democratic Republic, which was born, yes, from the Resistance and anti-fascism, but also from the rubble of a nation-state that fascism has doubly tampered with to the point of breaking it down. First of all, it gave birth to a twenty-year dictatorship, to a liberticidal regime. […]

C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA. Il soggetto

2015

Ricostruzione sulla base della sceneggiatura scritta da Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Franco Arcalli, Franco Ferrini, Sergio Leone, e sulla base dell’edizione estesa del film presentata a Cannes nel 2012

Fratelli e fratellanze del '68

2008

Fratelli e fratellanze del '68 Gioi'ciiiiid Suiiinicrficld Auburii Uiiii'crsify Il inoviniento del '68 ebbe un carattere internazionale, policulturale ed interclassista. Fu un conflitto generazionale, una lunga rivoluzione cul- turale che diede vita ad una serie di riforme istituzionali, di conquiste salariali e di contratti lavorativi, di profonde mutazioni nei rapporti collettivo ed interpersonali, tramite un solidaristico. impegno il un atteggiamento Possiamo dire che '68 fu l'anno d'oro delle fratellanze. Eppure i fratelli italiani, alle si prese con le proprie scissioni familiari e individuali, sentirono isolati. Sono proprio due coppie film sugli anni di tiiiico di fratelli i protagonisti di due grandi piombo. La il iiic'^lio {liot'Ciitu (2003) e Mio e i fratello e fiji^lio (2007). Tramite in ci contrasto separati tra Matteo/Nicola Accio/Manrico, registi che vivono e due mondi ma complementari Anche La i Giordana Luchetti offrono una rappres...

Il '68 ultimo atto del romanticismo italiano

Il '68 ultimo atto del romanticismo italiano, 2024

Affrontare il tema della contestazione del ‘68 senza il peso di un equivoco, durato fin troppo, che impedisce di esaminare quella stagione per il suo vero significato, per quello che effettivamente è stata, senza che gli si possa attribuire paternità di fatti che non gli appartengono. Collocare le vicende riconducibili, in Italia, alla logica della strategia della tensione, nell’ambito del contesto politico nazionale e internazionale. Capire dalla documentazione parlamentare, dagli atti di istruttorie penali e dalla documentazione d’archivio il perché si è prodotta la strategia della tensione. La stesura del mio libro nasce con questi fondamentali obiettivi per proporre una approfondita visione d’insieme che colleghi i tanti episodi e avvenimenti di quella stagione.