Il carteggio fra Carlo Ignazio Giulio e Quintino Sella (original) (raw)

Il carteggio fra Giovanni Virginio Schiaparelli e Quintino Sella

2015

One of the most important correspondence of the Risorgimento and unification period is that exchanged between Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910) and Quintino Sella (1827-1884) not only for scientific and political stature of the two protagonists, but also for the opportunity it offers to discover new aspects and perspectives on histories of mathematics, astronomy, sciences and society. They concern, for example, the Turin and national university context, the cultural policies related to the development of research and improvement of scientific teachings, what kind of organization to prepare for meteorology and what instruments to equip observatories. The correspondence also reveals the ideals and aspirations of the two friends, as well as the difficulties and obstacles that they were able to overcome with determination, tenacity and strong sense of ethics.

Il carteggio fra il matematico Luigi Cremona e Quintino Sella 1861-1884

2019

The correspondence between the mathematician Luigi Cremona (1830-1903) and Quintino Sella (1827-1884) highlights aspects of Sella’s political thought and cultural activity. In particular his aims on Rome “capital of science” and on the Accademia dei Lincei as emblem of national culture, encountered difficulties. In spite of some incomprehensions in the initial phase of their relationship, the harmony of ethical, political and cultural intentions for the progress of the country and the synergies implemented by the two friends led to important results. Among them we can mention the renewal of academic membership with prestigious names of scientists and intellectuals, the establishment of prizes to encourage scientific research, the publication of memoirs of the two classes and the exchanges of periodicals with academies and scientific institutions all over the world.

Il carteggio fra Pietro Conti e Quintino Sella (1874-1878)

Rivista di Storia dell’Università di Torino, 2022

The correspondence between the military engineer Pietro Conti (1827-1878) and Quintino Sella (1827-1884) covers four years. The main topic is Conti's works Studi sull'attrito and Sulla resistenza alla flessione della pietra serena that he presented to the Accademia dei Lincei in 1874 and 1875 to be published. In the first paper he tried to invalidate Coulomb's friction's law; in the second one he studied the deformation of a specific type of stone in function of the weight put on it. The correspondence shows how much Conti was unable to follow the proper process for a publication causing difficulties to the review board. His scarce knowledge of mathematics prevents him to create a proper theory for his results.

Il carteggio fra Angelo Genocchi e Quintino Sella 1851-1883 ,The correspondence between Angelo Genocchi and Quintino Sella 1851-1883

Rivista di Storia dell’Università di Torino, 2022

The correspondence between the mathematician Angelo Genocchi (1817-1889) and Quintino Sella (1827-1884) highlights aspects of Sella's political thought and cultural organization. In particular, Sella's aims on Rome "capital of science" and on the fusion of the Società Italiana delle Scienze and the rebuilt Accademia dei Lincei as emblem of national culture created troubles with the elderly members of Italian scientific community. Genocchi's letters show his strong stance against the merger, and disagreements regarding the new statute of the Accademia dei Lincei in 1883. In spite of some incomprehensions, the exchange of ideas persisted the mutual esteem and the shared of ethical and cultural intentions for the progress of the country.

Il carteggio tra Cesare Cantù e Angelo De Gubernatis (1868-1893)

Bergamo University Press, 2006

Il carteggio Cantù-De Gubernatis: ordinamento cronologico e nuclei tematici Le celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Cesare Cantù (1804-1895) 1 sono per gli studiosi dell'Ottocento una preziosa occasione di accesso a una mole incredibile di carte e documenti che costituiscono una fonte estremamente ricca di informazioni sulle vicende letterarie, storiche e politiche di questo secolo. Il Fondo Cesare Cantù custodito alla Biblioteca 7 Introduzione * * L'edizione del carteggio Cantù-De Gubernatis presentata nelle pagine seguenti è il frutto di una ricerca personale, ma è anche la naturale conseguenza del lavoro di equipe che la Sezione di Italianistica dell'Università di Bergamo ha svolto per il Bicentenario canturiano. Lavoro di equipe che molte volte si è trasformato in confronto serrato, accesa discussione, scambio di informazioni bibliografiche e consigli preziosi. Devo perciò un sentito ringraziamento a Matilde Dillon Wanke, Luigi Cepparrone, Marco Sirtori e Duccio Tongiorgi per il contributo che hanno dato alla mia ricerca. Come dichiaro nella Nota al testo, la calligrafia di Cantù ha posto notevoli problemi di decifrazione, purtroppo non sempre risolvibili. Decisiva, a questo proposito, è stata la consulenza fornitami da Paola Palermo e Sandro Buzzetti della Civica Biblioteca A. Mai di Bergamo. Infine, voglio ringraziare Rosanna Casari per le indicazioni relative ai rapporti tra De Gubernatis e il mondo slavo e Maria Elisabetta Manca per i suggerimenti bibliografici sulla storia della stampa periodica italiana dell'Ottocento. 1 Per quanto riguarda la bibliografia relativa a Cantù è opportuno in questa prima nota segnalare l'ancora insostituibile saggio biografico di Marino Berengo pubblicato nel Dizionario Biografico degli Italiani e gli atti dei convegni e degli incontri di studio a tutt'oggi pubblicati: cfr.

Gli interessi storici di Quintino Sella

Gli interessi storici di Quintino Sella: spigolature dalla Miscellanea Sella della Biblioteca Civica di Biella , 2017

La piccola provincia di Biella, pur marginale geograficamente rispetto al panorama italiano, ha da sempre dato alla storia italiana personaggi di grande rilievo. I più rilevanti in termine di notorietà furono forse i membri della nobile famiglia La Marmora, che in diverse epoche e situazioni si distinsero per le loro imprese militari, politiche e, a partire da un certo periodo, persino culturali. Ma il biellese non fu solamente la patria di questa famiglia. Come noto tutt’oggi, la provincia di Biella è stata ed ancora oggi famosa per la produzione di tessuti di alta qualità. Questa sua vocazione industriale e manifatturiera del campo laniero è molto antica e profondamente radicata nel territorio. È proprio da una famiglia industriale che fu storicamente attiva nel campo della produzione laniera che nacque il personaggio protagonista di questa tesi di laurea: Quintino Sella. Egli nacque nel 1827, in quello che un tempo fu il Regno di Sardegna, nella frazione Sella di Mosso, un piccolo paese situato nel mezzo del Prealpi biellesi. Grazie alla sua tenacia ed intelligenza e dopo aver completato gli studi sia in Piemonte sia presso sedi estere quali Francia e Germania, incominciò la sua ascesa come scienziato, come uomo di cultura e come patriota. Infatti, i suoi contatti con Cavour, lo spinsero nel 1861 ad intraprendere la carriera politica. Una volta intrapreso questo percorso, Quintino seppe conciliare la sua vocazione di uomo di scienza e di industriale con altri contesti legati al mondo politico e culturale. Questi ultimi aspetti, seppur meno noti e meno indagati rispetto a quelli scientifici, politici ed industriali furono estremamente incisivi per i successivi sviluppi dell’Italia unitaria e post-unitaria. Diverse furono le occasioni in cui Quintino Sella si dimostrò un abile organizzatore culturale, un “attore storico” degno di nota e una personalità capace di diffondere in modo profondo, sia a livello nazionale che a livello locale, quegli ideali patriottico-unitari che furono la peculiarità del Risorgimento italiano. In particolar modo, un aspetto molto poco noto fu l’operato di Sella in campo storico. Qui, lo scienziato biellese si distinse per la modernità del suo lavoro, riuscendo ad intrecciare fra loro diverse discipline in modo sinergico, come storia e sociologia, ma soprattutto, riuscì anche in questo frangente a portare a termine un lavoro di diffusione di ideali legati ad una coscienza civile comune. Lo fece sia documentando la storia a lui contemporanea, della piccola patria, e della gente comune come nei casi del suo soggiorno come studente presso l’École des mines, sia quando agì in Sardegna e documentò la situazione mineraria dell’isola. Il suo lavoro come storico non finì qui. Quintino volse lo sguardo anche alla storia passata riuscendo a dar vita a lavori di estremo pregio che diedero un grande impulso alla storiografia medievale negli ultimi anni dell’Ottocento; tutto questo in un’ottica di “unità del sapere”, che rende ogni testo prodotto da Quintino Sella un’opera di estremo valore e, alle volte, senza eguali. Quintino Sella fu quindi un personaggio fuori dal comune: da un piccolo paese del Piemonte nord-occidentale riuscì prima a salire ai vertici del Regno di Sardegna, poi a quelli d’Italia e infine, in non poche occasioni, si distinse anche a livello internazionale. L’illustre biellese, dopo un’intera vita spesa per l’Italia e per il progresso di questa in campo scientifico, industriale e culturale, morì nel marzo del 1884 e venne seppellito presso il cimitero monumentale di Oropa.

Il sodalizio fra Giovanni V. Schiaparelli e Quintino Sella all'Accademia dei Lincei nel carteggio inedito 1875-1884

2019

The correspondence between Quintino Sella (1827-1884) and Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910) from 1875 to 1884, when Sella was president of the Accademia dei Lincei and deputy, highlights interesting aspects of the difficulties he encountered in the project on Rome, capital of science and on the Accademia dei Lincei, emblem of national culture. The harmony of ethical, political and cultural intentions for the progress of the country and the synergies implemented by the two friends led to important results: the great equatorial refractor for the Milan observatory, the Accademia dei Lincei palace, the scientific museums, the national library, foreign members, the prizes, the volumes of memoirs of the two classes and the exchange of publications with the academies of foreign nations. In the epistolary dialogues we can see the sharing of the Humboldtian dream of the unification of cultures, the circulation of knowledge and their enlargment to multidisciplinary fields.

Il carteggio Pica-Pagliara

Il volume rappresenta il lavoro di ricerca e di riproduzione digitale per la creazione di una banca dati open access riferita al patrimonio librario e iconografico dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. La dimostrazione di un progetto, a valle di un lungo lavoro di allestimento, per la pubblicazione sul web di una collezione documentaria di raro pregio. Una testimonianza dell'incontro tra scienze umane e nuove tecnologie per la conoscenza del patrimonio di Ateneo, per una virtuosa occasione di incontro tra cultura e innovazione.