Culti Agrari, del Bestiame e della Pioggia presso i Popoli del Caucaso (original) (raw)

Popoli del Volga: il Culto Agrario

2018

Come nel caso dei popoli del Caucaso, le credenze dei popoli del Volga si raggruppavano attorno a due cardini principali: il culto agrario legato all'organizzazione comunitaria di villaggio e il culto gentilizio familiare degli antenati. Rispetto a queste, le altre forme di credenze religiose locali erano relegate in secondo piano.

Divinità dei popoli del Caucaso

La maggioranza delle divinità i cui nomi si sono conservati nelle credenze dei popoli del Caucaso sono legate direttamente o indirettamente vuoi con l'agricoltura, vuoi con l'allevamento del bestiame. Esistono anche divinità protettrici dell'attività venatoria. Gli Osseti adoravano soprattutto i seguenti Dei (nelle cui figure sono confluiti caratteri e nomi cristiani): Uatsilla, cioè "sant'elia", protettore della coltivazione e dell'allevamento, colui che manda la pioggia e la tempesta; Falvar, protettore delle pecore; Turyr, pastore dei lupi, che consente loro di sgozzare le pecore; Avsati, divinità degli animali selvativi, protettore dei cacciatori.

‘Popoli fantastici nei Bestiari’,

in Le lingue e le letterature germaniche fra il XII e il XVI secolo. Atti del XXIX Convegno dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica (Trento 5-7 giugno 2002), edd. Fulvio Ferrari e Massimiliano Bampi (Labirinti, 76), Trento, Università degli Studi di Trento, 2004, pp. 303-334, 2004

The essay explores the several 'phantastic' beeings included in medieval Bestiaries, looking at their sources, changes, distribution and iconography.

2013. Culti orientali nella regio IV Italiae (Veleia)

Riassunto: In questo lavoro si prendono in considerazione i documenti epigrafici come segnali della diffusione di culti " orientali " nella regio IV Italiae (Samnium et Sabina). Nella prima parte si fa il punto sulla presenza di analoghi segnali nelle altre città dell'Italia romana, che pongono la questione di eventuali luoghi di devozione pubblica riservati e dell'integrazione o meno di questi culti nel pantheon cittadino. Nell'analisi che segue, le testimonianze della regio IV sono discusse in relazione alla loro rappresentatività numerica, alla distribuzione geografica interna, ai personaggi coinvolti e alla datazione. Nel catalogo in calce al contributo, i documenti sono raccolti secondo i culti rappresentati e i centri di appartenenza. Parole chiave: culti orientali, regio IV Italiae, fonti epigrafiche, collegia religiosi. Abstract: In this paper, we consider some epigraphic documents as evidence for the spread of " oriental " cults in the regio IV Italiae (Samnium et Sabina). A preliminary introduction presents a framework of similar pieces of evidence in other towns of Roman Italy: those records raise questions about possible worship places and integration of the cults in the civic pantheon. In the subsequent analysis, the evidence of the fourth Italian region is discussed in relation to its numerical representation, geographical internal distribution, persons involved and dating. To conclude, the records are listed according to provenance and briefly presented.

Considerazioni su alcuni culti nella Messarà di epoca storica e sui rapporti territoriali fra Festòs e Gortina

Rendiconti dell'Accademia dei Lincei, s.IX, 8 (1997), pp. 63-93, 1997

"If we are to consider the relationship between the two major towns of Mesara in historical times a careful examination of the cults and the sites of the sanctuaries is most helpful. This article in particular discusses the elemnts that can help to discover the ancient town of Amyklaion on the site of Kommos, noting the possible existence of a sanctuary to Artemis located slightly to the North. A rural shrine dedicated to Demeter and Kore was located near the present village of Kamilari. The relationship between Phaistos and Gortyn is discussed right from the rise of the phiastian polis -an event for which the terminus ante quem is proposed during the last quarter of the 7th century B.C.- up to its destruction in 150 BC. The analysis of the informations collected seems to give further proofs to the existence of Phaistos in the Archaic period and unables us to put its definite destruction caused by the Gortynians as happening during the turbolent historical times the Aegean was going through in the 2nd century BC."

Demetra degli Hennaioi Culti, culture, natura

For some time an indigenous figured crater from Calascibetta has been the starting point for discussing the eastern margins of Sikania. The elegant stylization has nothing Greek about it and finds parallels in the area between Caltanissetta and the Lake of Pergusa. This is the same area that will became home to the famous sanctuary of Demeter in Enna. The proposed identification of the cave in the sanctuary of Cozzo Matrice as the spot where the chariot of Hades emerged from the underwold is truly intriguing. The cult of Demeter and Kore is linked to such naturalistic details as the flowers that the maiden was picking at the time of her abduction. Palynological investigations have led to a better reading of the history of plants, such as the olive in relations to the contacts with the Aegean world. It may be worth remembering that the piacentinu cheese may make its appearence with the Branciforte cheesemakers, but it uses the crocus sacred to the goddess. A new development has been initiated, integrating site visits to Cozzo Matrice with the exhibition in the Enna Museum; naturalistc features are emphasized, making possibile links with a variety of others activities.

Attestazioni di culti orientali

esperie Studi di storia del col le/ioni sino e della storiografia artistica Rivista telematica semestrale L'ORIENTE NEL COLLEZIONISMO Roma 2012, fascicolo I Universltatta a cura di BEATRICK PALAIA VENETUCCI Roma 2012, fascicolo I Universltalia Il pivsenff volumi.1 riproduce il fascicolo I dell'anno 2012 Lidia rivista telcmatic.i SCITI entrale Horli Hesperidiu?/. Studi di storia del collezionismo e della stari sarà fi a artìstica.