Il senso della giustizia ne fece un brigante e un assassino. La metamorfosi di un giusto nel Michael Kohlhaas di Heinrich Von Kleist (original) (raw)
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Kleist's Broken Pitcher: The Comedy of Law between Text and Context. In the Scientific Ways of Treating Natural Law, Hegel considers comedy as an expression of an intimately split modernity, devoid of ethos and subordinate to the abstract formalism of law. His diagnosis seems borne out by Kleist's Broken Pitcher, where justice is disregarded and circumvented by the judges and parties at trial, all trying to bend the law to their own interests. This comedy unforgivingly emphasizes the inability of right alone to lead man to the necessary acceptance of his responsibilities and destiny, which Hegel describes as self-sacrifice for a common interest, and which in his poetics of tragedy takes shape in the idea of conciliation.
Ludwig Klages, L'anima e lo spirito
Ludwig Klages, L'anima e lo spirito; a cura di D. Di Maio. Trad. di R. Cantoni, 2019
L'editore ha effettuato, senza successo, tutte le ricerche necessarie al fine di identificare gli aventi titolo rispetto ai diritti della traduzione. Pertanto resta disponibile ad assolvere le proprie obbligazioni. Titoli in originale dei saggi: Vom Wesen des Rhythmus; Vorschule der Charakterkunde; Vom Wesen des Bewusstseins
La Mente Narrativa di Heinrich von Kleist
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La poetologia della conoscenza di Heinrich von Kleist si configura come un viaggio nella mente umana, nelle sue capacità conoscitive e immaginative, nelle sue labilità e nei suoi trascendimenti. La totalità romantica è infranta e il linguaggio è il materiale magmatico di attraversamento del reale e della mente: in ciò si esprime un progetto epistemico che, muovendo dall’orizzonte biologico della corporeità, si realizza, in virtù della forza poietica del linguaggio, nella narrazione.
La vita come divenire innocente. Nietzsche, Deleuze, Welles
Una visione complessiva dell'opera di Gilles Deleuze lascia intuire una strana ma forte coerenza, una coesione inaspettata in un pensiero aperto verso molteplici direzioni, dovuta proprio alla circolazione continua dei concetti, che, rimandando l'uno all'altro, risultano invariabilmente connessi tra loro. Tra le questioni che attraversano tutta la sua opera, ritorna modo diretto nel testo del 1991 scritto con Guattari 1 . Secondo Deleuze, la ne, ma un atto creativo al pari dell'arte: se l'arte crea "aggregati sensibili", si nascondono le domande, i problemi di un'epoca. Si tratta dunque di una pratica concettuale, che non ha a che fare con il vero e il falso, non è per nulla astratta, ma anzi molto concreta perché si presenta come una fabbricazione, un'invenzione di concetti che possano aprire uno spazio problema-«da considerare a tutti gli effetti come specie di linee melodiche estranee le une alle altre che non smettono di interferire» 2 in merito all'atto di creazione.