Le masse e le élites. Il pensiero politico del giovane Franchetti (original) (raw)
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2019
Già ordinario di Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Firenze, Sandro Rogari è stato preside della Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" e Prorettore alla Didattica dell'Università di Firenze. Autore di oltre duecentottanta pubblicazioni fra le quali diciannove volumi come autore e ventidue come curatore, si è occupato di storia dei movimenti politici, delle istituzioni e della cultura fra Otto e Novecento. Presidente della Società toscana per la storia del Risorgimento. Presidente dell'Accademia toscana di scienze e lettere "La Colombaria". Presidente del Comitato culturale della Fondazione Carlo Marchi di Firenze. Membro del Comitato d'indirizzo della Fondazione CR di Firenze. Socio ordinario dell'Accademia dei Georgofili. Socio ordinario dell'Accademia delle arti del disegno. Socio ordinario della International Society for Intellectual History. Pubblicista. È editorialista del «Quotidiano nazionale». Leopoldo Franchetti, la nuova Destra e il modello toscano a cura di Sandro Rogari
Elitismo e regime di massa nel pensiero di Carlo Mongardini
Cultura, società e politica. Scritti per Carlo Mongardini, 2023
Se esistesse una storia aggiornata degli autori, degli interpreti, degli innovatori e dei critici delle teorie delle élites (a cui si dovrebbe appunto fare riferimento al plurale), a Carlo Mongardini spetterebbe senza dubbio una posizione di grande rilievo accanto a Giorgio Sola, Giacomo Perticone e Norberto Bobbio. Grande conoscitore dei classici italiani, Mongardini ha offerto un contributo fondamentale agli studi sulle élites e, in particolare, sulle élites politiche e sul loro significato nella società politica moderna e contemporanea.
Giorgio Franchetti Pardo, Ricordi di una vita diplomatica ed esuli pensieri
Editoriale scientifica, Collana Memorie e Studi Diplomatici, 2024
Seguendo il filo dei suoi ricordi l’Ambasciatore Giorgio Franchetti Pardo racconta di un recente passato ricco di momenti ed eventi significativi visti attraverso gli occhi e la sensibilità di uno spettatore privilegiato. Si inizia con la Spagna franchista della fine degli anni ’50 del secolo scorso, per passare al Brasile, dove Franchetti Pardo assiste alla pacifica Rivoluzione del 1964 che segnò il passaggio dalla Quarta alla Quinta repubblica brasiliana. Nel 1968 l’autore è in servizio in Portogallo quando Antonio Salazar dovette abbandonare il potere per motivi di salute. Dal 1978 al 1982 è a Mosca come numero due della nostra Ambasciata nell’allora Unione Sovietica. Infine dal 1988 al 1993 è Ambasciatore d’Italia in Turchia, dove visse il passaggio dallo stretto controllo dei militari, con a capo Evren, all’elezione del Presidente Ozal nel 1989, che portò nuovamente un civile al potere. Ognuno di questi momenti è narrato attraverso episodi vissuti personalmente che mettono in luce come il diplomatico si possa sempre trovare ad affronta-re questioni delicate e complesse e deve ricorrere alla propria esperienza e sensibilità (oltre ad una buona dose di buon senso) per poter trovare le soluzioni e le risposte più adeguate alla situazione e più vantaggiose per l’Italia.
Un nuovo modello di Stato sociale una nuova visione politica. La Comunità di Adriano Olivetti
Un nuovo modello di Stato sociale una nuova visione politica. La Comunità di Adriano Olivetti, 2018
La costituzionalizzazione delle decisioni di politica economica Carmine De Angelis L'ordine degli opposti nel giovane Guardini: struttura polare ed eccedenza del reale Antonio Scoppettuolo Il sistema pensionistico italiano. Caratteristiche e prospettive del cosiddetto terzo pilastro Emanuele Salsano Frammenti della città disfatta. Il caso della Tiburtina Valley a Roma
La "mentalità industriale" di Angelo Marescotti
2001
Il lavoro illustra il pensiero dell’economista romagnolo Angelo Marescotti (1815-1892) relativo al processo di sviluppo delle industrie italiane e propone una rilettura delle tesi di Marescotti sull’innovazione e sul processo concorrenziale. Dall’analisi dei suoi testi emerge la proposta di una strategia di industrializzazione basata esclusivamente sui meccanismi di mercato che rappresentava una posizione minoritaria nel panorama delle teorie economiche nell’Italia della seconda meta dell’Ottocento.
Voce dedicata a Leopoldo Franchetti, contenuta nel "Dizionario del Liberalismo Italiano", Tomo II, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2015, pp. 510-513.
IL GENERE E LA PANDEMIA COSTITUZIONALE LAURA RONCHETTI
Oltre la pandemia, 2020
aggrava le diseguaglianze di genere.-2. Una questione di genere sin dal nome. Dalla metafora bellica a quella della cura.-3. Malattia e genere tra letalità ed infezione: la maggior esposizione delle donne.-4. Il dispari impatto della crisi economica.-5. Il valore del lavoro di cura.-6. L'impatto sui diritti riproduttivi.-7. L'integrità fisica e psichica: la violenza di genere.-8. L'effetto moltiplicatore delle diseguaglianze nell'intreccio tra genere, razzializzazione, classe ed età.
Un’inedita lettera ‘politica’ di Giuseppe Baretti
SEICENTO & SETTECENTO, 2011
Fra i tanti, personali rapporti che Giuseppe Baretti intrattenne con importanti figure della cultura e della politica inglese del secondo Settecento, uno fra i più duraturi fu quello con l’insigne giurista Sir Robert Chambers. Di esso, tuttavia, poco si è parlato, anche per la scarsità di attestazioni. La lunga lettera che qui si trascrive e commenta (indirizzata da Baretti a Chambers, allora da otto anni residente a Calcutta in qualità di giudice della Corte Suprema del Bengala) documenta assai più dell’amicizia che legò i due: essa testimonia la generosa attenzione, se non il discernimento, con cui il piemontese seguiva, nel crepuscolo della sua vita e carriera, le già globali vicende della politica del suo tempo. Among the many relationships that Giuseppe Baretti established with important figures of late eighteenth-century English politics and culture, one of the more lasting ones was that with Sir Rober Chambers, a distinguished British jurist. However, little has been said about such relationship, also because of lack of written evidence. The long letter that Baretti addressed to Chambers (who had been then residing in Calcutta for eight years, serving as a judge of the Supreme Court of Bengal) and I transcribed and commented in this article illustrates much more than the friendship between the two: it testifies to the generous attention Baretti paid, even in the twilight of his life and career, to the already global political affairs of his time.
Nazione Indiana, 2016
Recensione del libro di Michele Filippini "Una politica di massa. Antonio Gramsci e la rivoluzione della società".
2021
In this contribution, starting from some interesting notations by Filippo Andreatta, International Relations and Strategic Studies professor, ("there is a strong bond between ways to fight and social, cultural and institutional features of the political communities that adopt them", "we can't understand the military power without look at the society as a whole") we tried to demonstrate that the army way to fight preceding the Servian reform could reflect a not equal social condition among his members. In modern terminology we can call that situation as a condition of not democracy.