Noi, esseri ecologici, Timothy Morton (Laterza, 2018) - Flash Art (original) (raw)

NOI E L'ACQUA: ATLANTE EMOZIONALE DI UN PATRIMONIO DA SALVARE. FUSINA E MORANZANI

Luoghi e itinerari della Riviera del Brenta e del Miranese Vol.9, 2019

"È stato certamente un errore in questi anni, come architetti, urbanisti e paesaggisti, allontanarci del tutto dal concetto di paesaggio come intrinsecamente connesso alle emozioni, facendone invece un oggetto di studio asettico, tutti impegnati ad attribuirgli un significato quasi scientifico, interpretandolo culturalmente e rendendolo oggetto di studi in differenti - e spesso non comunicanti - ambiti di ricerca. Due sono gli assiomi alla base di questo breve intervento: il luogo diviene territorio emotivo, ancor più allorché sia stato oggetto di elaborazione artistica, letteraria, figurativa o musicale; nessun luogo è uguale ad un altro, tuttavia il nostro territorio è particolarmente differente, caratterizzato da un secolare legame con le acque - utilizzate in modo costante e talvolta creativo - divenuto un collante alla base dei rapporti inscindibili tra noi e la Riviera. " "Presentiamo due di questi luoghi, estremamente diversificati tuttavia distanti solo poche decine di metri, intimamente connessi tra loro, sapendo che i luoghi d’acqua del nostro territorio sono così tanti che questo atlante emozionale potrebbe divenire un appuntamento fisso" Dall'introduzione_

Natura umana, natura artificiale, FrancoAngeli, Milano 2010

Fino a che punto i recenti sviluppi delle varie scienze che si occupano della mente (come ad esempio la psicologia cognitiva, l’intelligenza artificiale e le neuroscienze) hanno modificato l’immagine che abbiamo di noi stessi in quanto esseri umani? Sebbene la maggioranza di coloro che studiano la mente si proponga di naturalizzarla, ovvero di darne un resoconto compatibile con le scienze naturali, non è semplice conciliare questa esigenza con le nostre intuizioni di senso comune circa la natura degli atteggiamenti proposizionali, del linguaggio e, ancor più, della coscienza. Inoltre, supponendo che si accetti l’idea di una mente “materiale”, c’è ancora da chiedersi quanto sia rilevante il suo particolare substrato biologico. Più precisamente, ci sono caratteristiche della nostra cognizione che possano essere riprodotte da agenti artificiali? E, in caso di risposta affermativa, quale tipo di agenti artificiali? I contributi raccolti in questo volume si propongono di rispondere a questi controversi interrogativi e di gettare così una nuova luce sui rapporti che legano natura umana e natura artificiale.

[Primo Levi] Ecologia: animali, uomo, ambiente

"Primo Levi", a cura di Alberto Cavaglion, Carocci, 2023

Orientarsi nella vastissima bibliografia su Primo Levi è un’impresa ardua. Il volume indica una possibile sintesi, avvalendosi del contributo di studiosi già affermati che, insieme a giovani esordienti, offrono un primo bilancio su quanto è stato fatto e quanto ancora resta da fare per illuminare un prisma complesso. Accanto all’analisi di singole opere, sono stati enucleati i nodi problematici intorno ai quali persistono interpretazioni contrastanti: dal rapporto con l’ebraismo e lo Stato d’Israele alla funzione di Dante; dal ruolo del testimone – cioè la figura del superstite esaminata nell’arco di un mezzo secolo di scritture, da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati – fino all’uso delle fonti classiche, della Bibbia e dei miti.