Il sistema economico e monetario internazionale: il caso della Cina, in Marzovilla O., Romagnoli G.C. (eds.), Il sitema monetario internazionale: dall'approccio egemone a quello multivalutario, Franco Angeli, Milano, 2016, pp.59-224. (original) (raw)
Questo lavoro analizza le motivazioni che sono alla base delle pressioni economiche e geopolitiche per il cambiamento del s.m.i. e si divide in 3 parti. La prima descrive brevemente i s.m.i. gold standard e gold exchange standard, basati sull’approccio egemone, con riferimento prima alla sterlina e poi al dollaro. Anche dopo il crollo del s.m.i. di Bretton Woods, il dollaro è rimasto la moneta egemone sui mercati valutari che hanno assecondato le scelte della politica monetaria statunitense nonostante la presenza di altre monete internazionali che hanno fanno parte del paniere dei Diritti Speciali di Prelievo (DSP) . L’istituzione dell’euro e il suo iniziale successo hanno costituito una sfida al ruolo egemone del dollaro, a causa della crescente dimensione del debito interno ed esterno statunitense. Tuttavia la crisi finanziaria internazionale 2007-2009 ha perfino rafforzato la valuta statunitense. La seconda parte di questa ricerca è dedicata alla Cina, un’economia continentale che ha sperimentato per trenta anni tassi di crescita eccezionali del prodotto interno lordo (Pil) e degli investimenti esteri finanziati dalle riserve in dollari accumulate durante decenni di surplus corrente della bilancia dei pagamenti, ma che ha recentemente cambiato modello di sviluppo: da quello export led a quello trainato dalla domanda interna di consumi. Questo passaggio, che ha dato luogo prima al rallentamento della crescita economica cinese e, più recentemente, allo scoppio di una bolla finanziaria e immobiliare, seguita da alcune piccole svalutazioni della sua moneta, ha avuto effetti negativi sull’economia mondiale, sia con riguardo ai paesi emergenti che a quelli avanzati ed ha dato luogo a diverse letture in cui campeggiano le ambizioni economiche e geopolitiche della Cina. Tra queste, il riconoscimento dello status di moneta internazionale al renminbi era stata una delle principali aspirazioni di Pechino. La terza parte prende le mosse dalle debolezze del s.m.i. attuale basato sul peg tra renminbi e dollaro cui si addebita l’instabilità dei mercati finanziari che ha dato luogo prima a tensioni valutarie sui mercati e poi a una guerra delle valute. Si esaminano, infine, alcune ipotesi di riforma del s.m.i. nel contesto di una “stagnazione secolare” che potrebbero favorire il passaggio da un approccio sostanzialmente egemone a uno multivalutario maggiormente differenziato rispetto a quello attuale, soprattutto al fine di affrontare la minaccia dirompente di un possibile crollo del valore del dollaro.
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Teorie Economiche Alternative (Bocconi), 2007-2011, "Il circuito monetario" (con Andrea Fumagalli)
PREMESSA Questi appunti sono stati tratti dalle lezioni sugli schemi del circuito monetario (e sul ruolo della moneta in un'economia monetaria di produzione) che il prof. Andrea Fumagalli svolge all'interno del corso progredito di Economia Politica (I modelli economici) tenuto dal prof. Giorgio Lunghini presso l'Università Bocconi. Vanno dunque ad integrare il testo di Giorgio Lunghini Riproduzione, distribuzione e crisi, (Unicopli, Milano 1996) e un mio precedente scritto Critica dell'economia: Keynes e Sraffa Appunti dalle lezioni di G. Lunghini,(Milano 2004; disponibile presso il SID e sul Sito IEP-Bacheca on line) . * Gli appunti sul circuito monetario sono stati rielaborati tenendo conto di altri scritti di Andrea Fumagalli e di altri autori. In particolare: Fumagalli A., Elementi per la costruzione di uno schema monetario di circuito economico, in "Studi economici", n.29, 1986, pp.53-98. Fumagalli A., L'economia italiana sotto il giogo di Maastricht, in L. Berti , A. Fumagalli, L'antieruopa delle monete, Manifestolibri, Roma, 1993. Fumagalli A., Moneta e tecnologia, Franco Angeli, Milano, 1995. Fumagalli A., Finanza fai da te. Borse e risparmi nel mercato globale, DeriveApprodi, Roma, 2001. Fumagalli A., Moneta e potere in Andrea Fumagalli, Christian Marazzi, Adelino Zanini, La moneta nell'Impero, Ombre corte, Verona, 2002, pp.13-40. Fumagalli A., Bioeconomia, flessibilità del lavoro e lavoro cognitivo, in Il mercato del lavoro: problematiche e trasformazioni, Upad, Bolzano, 2002, on line
Il presente contributo si propone di offrire un’analisi del manoscritto Reflection (marzo 1851), contenuto nei cosiddetti Quaderni di Londra (Londoner Hefte), redatti da Marx a Londra tra il settembre 1850 e l’agosto 1853, all’indomani della sconfitta politica della Rivoluzione del 1848. Prima di soffermarmi analiticamente sul quaderno Bullion (§ 4) e sul manoscritto Reflection (§ 5), mi sembra opportuno offrire una presentazione generale dei Quaderni di Londra (§ 2) e del dibattito tra il currency principle e la banking school (§ 3), il cui studio condusse Marx al superamento della teoria quantitativa del denaro di Ricardo. Nel paragrafo conclusivo cercherò di dimostrare come la Reflection costituisca la genesi della teoria marxiana del denaro, del feticismo e della crisi, che sarà poi ulteriormente sviluppata, ma non completamente perfezionata, nelle successive opere di critica dell’economia politica.
Le monete di Cirene e della Cirenaica nel mediterraneo. Problemi e prospettive, Atti del V Convegno internazionale di Numismatica e di Storia Monetaria, Padova, 17-19 marzo 2016, a cura di M. Asolati, Padova 2016 (Numismatica Patavina, 13), pp. 325-342, 2016
ABSTRACT - In Cyrenaica, the III Century AD is a period of increase in coin circulation after the shortage of the I-II Centuries AD. Findings of the first half of the Century show above all sestertii, both in single finds and in hoards. This situation is very close to that of other African sites of Tripolitania, Africa Proconsularis and Mauritania. The second half of the Century is dominated by the antoniniani struck after the Aurelian’s reform in various mints, both Western and Eastern. In this phase the circulation is no longer comparable with other African regions, but with some sites of the Aegean region, as Gortyna, Corinth, Athens.
The process of International Economic Interdependence: its Rise and Fall amid Keynesianism and monetarism This study tracks the process of international economic interdependence since the origins of the post WWII international economic order to the beginnings of the 1980s as the changing ratio of transnational capital ows to domestic aggregate demand. Through the two-fold perspective of U.S. foreign economic policy and the Bretton Woods institutions assistance programs, and the shift from Keynesianism to monetarism typical of Post WWII economic theory, this contribution investigates the ways in which demand-management economic policies made way for strict monetary policies based on the idea that private capital markets could nance growth. After reviewing the concept of interdependence in the economic literature from the end of WWII through the 1960s, we focus attention on the U.S. Federal Reserve, the IMF and the World Bank to suggest the persistence of demand management policies through the 1970s. As orthodox monetary targets replaced demand side-oriented policies at the turn of the decade, this work points to a striking discrepancy between an early turn to monetarism in the economic thought and the late rise of neoliberal economic policies. Parole chiave: Politica economica estera americana: ventesimo secolo; Mercato dei capitali; Storia dei consumi; Storia del pensiero e delle teorie economiche
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Andreas Rehberg, 2016