Quaderni Bagnaresi Matriarcato a Bagnara (original) (raw)
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Questo nostro lavoro sulla storia delle Congreghe di Bagnara Calabra è nato da una esigenza di carattere divulgativo: realizzare un libro che, per la prima volta, racchiudesse in un unico testo più informazioni relative a tutte le Confraternite della cittadina tirrenica, considerato anche il loro numero “cospicuo” per un’area geografica così circoscritta. Tutto ciò al fine di valorizzare una importante tradizione socio-religiosa fortemente radicata sul nostro territorio e che ancora oggi conserva inalterate il proprio fascino ed il proprio valore storico. Data la varietà delle fonti, custodite presso archivi e biblioteche differenti variamente dislocate sul territorio in ragione dei repentini cambiamenti storici avvenuti negli ultimi due secoli, lo spirito che ha animato il nostro lavoro è quello di offrire una base per poter approfondire, in futuro, queste importanti tematiche. Le congreghe sono nate per iniziativa popolare e sono legate alla vita delle comunità locali ed alle singole devozioni, a Santi o alla Vergine Maria, radicate sul territorio. I loro statuti originari disciplinavano l’attività delle rispettive congreghe ed erano specchio delle esigenze dei primi aggregati. Di volta in volta, seguendo le esigenze della comunità ed al contempo i mutamenti del contesto storico-culturale, gli statuti sono stati soggetti a revisione. Il 19 aprile 1986 l’arcivescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova Aurelio Sorrentino ha approvato un documento unico valido per tutte le congreghe esistenti al fine di uniformarne l’azione. Tale Statuto, sottoscritto dai Priori delle singole congreghe, si compone di quaranta articoli suddivisi in dieci capitoli che si occupano di: a. Natura e scopi b. Organi della Confraternita c. Assemblea generale d. Consiglio direttivo e. Convocazioni ed elezioni f. Padre spirituale g. Archivio h. Celebrazioni liturgiche f. Varie Questo nuovo Statuto ricalca, in linea di massima, gli statuti originari fatta eccezione per una maggiore sensibilità e cura per la conservazione dei documenti rispetto ad un passato in cui custodi ne erano i membri della confraternita e non sempre veniva conferito loro adeguato valore storicodocumentario. Al di là dei punti in comune lo Statuto, così concepito, riserva una sezione alla specificità della congrega in relazione alla propria devozione. Ogni congrega custodisce presso la propria sede copia dello Statuto ufficiale differenziato in quegli articoli peculiari di ciascuna confraternita. Attualmente è in atto una ulteriore revisione dello Statuto e dell’assetto delle congregazioni a livello diocesano sulla base di esigenze scaturite in seno alla Curia. In merito le sei Congreghe bagnaresi stanno partecipando, in questi mesi, alle discussioni offrendo un contributo propositivo senza però snaturare lo spirito che ha animato il sorgere delle confraternite e le loro peculiarità. Le Congreghe a Bagnara hanno avuto un ruolo determinante e duraturo rispetto a molte altre realtà diocesane perché la popolazione aveva trovato in questa forma di associazionismo il modo di sentirsi parte attiva nella vita della propria comunità. Questo conferiva loro quella “vitalità sempre fresca” di cui parlava il canonico Antonino Gioffrè nella sua “Storia di Bagnara”.
Quaderni camilleriani/1. Il patto, 2016
Giovanni Caprara & Giuseppe Marci (a cura di), Quaderni camilleriani/1. Il patto, Cagliari, Grafiche Ghiani, 2016 https://www.camillerindex.it/quaderni-camilleriani/quaderni-camilleriani-1/ ISBN: 978-88-941752-0-2
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