Welfare metropolitano e rigenerazione urbana. Il progetto di Città metropolitana di Milano per il Bando periferie (original) (raw)

Patrimonio culturale e rigenerazione urbana.Il bando periferie di Roma Capitale .pdf

PATRIMONIO CULTURALE E RIGENERAZIONE URBANA. IL BANDO PERIFERIE DI ROMA CAPITALE PER L'AVVIO DI UNO SVILUPPO CULTURE DRIVEN Il cultural turn quale indirizzo dello sviluppo urbano attuale. -Le sfide che caratterizzano l'economia e la società contemporanea possono facilmente riassumersi nelle vicende che stanno da tempo affrontando le città del contemporaneo, soprattutto a partire dal cosiddetto periodo neoliberista , in cui le città hanno cercato di ridefinire i propri ruoli e l'organizzazione dei rispettivi spazi per cercare di adeguarsi al nuovo scenario socio-economico. In tal senso, si può affermare che «la città attuale è figlia di una crisi […]» (Bonora, 2010, p. 17).

Indirizzi per le politiche di rigenerazione delle periferie urbane. Esperimenti a palermo

Macramè, 2009

25 principles and guidelines for urban regeneration policies in peripheral areas. experiments in palermo The peripheral area of contemporary cities propose to spatial planning and urban design like active components of urban evolution. From critical area evolve towards powerful area for innovations and transformations in the framework of polycentric urban development. Our new vision transforms the peripheral area from concentration of stigma into active subjects of strategic choice for localizing new urban centralities and for defining more efficient infrastructural actions in the urban transformation scenario.

Dal Bando periferie a nuovi modelli di coesione e di accoglienza

EcoWebTown, 2018

Il progetto "Welfare metropolitano e rigenerazione urbana. Superare le emergenze e costruire nuovi spazi di coesione e di accoglienza", finanziato dal Bando Periferie ex D.P.C.M. 25/5/2016, ha significato per Città metropolitana di Milano aggregare e coordinare sotto la propria regia un insieme di progetti sviluppati dai Comuni proponendo una visione strategica di riferimento. La sfida è ora consolidare l'esperienza avviata, trasformando un'occasione legata a un programma straordinario in una prassi ordinaria e virtuosa. Gli interventi in corso di realizzazione sono guidati da una chiave di lettura unitaria del tema periferie, e rispondono all'ipotesi che l'inclusione sociale possa dare forma alla rigenerazione urbana e che la riqualificazione del territorio a sua volta sia generativa di inclusione sociale.

La dicotomia centro-periferia chiave per una strategia di rigenerazione urbana

Negli ultimi decenni la logica espansionistica ha caratterizzato la pianificazione e la gestione delle vaste aree urbanizzate. La rapida e costante crescita delle città, analogamente allo sviluppo economico, ha provocato l’insorgere di svariate problematiche, che possono essere sintetizzate tutte come forme di decongestionamento: mentre la città cresce a dismisura, configurando un sistema di 'nebulosa urbana' con un numero di cluster sempre maggiore, i flussi sociali si dirigono sempre di più verso le fasce centrali, laddove la presenza di funzioni di livello urbano e metropolitano ha, da sempre, assunto il ruolo di polo d’attrazione. Questa tipologia di espansione ha portato ad un paradosso attraverso il quale è facile intuire come questo assetto urbano non distingua solo la cronologia dell’accrescimento, ma rappresenti contemporaneamente anche una suddivisione del territorio di tipo funzionale e di tipo economico e sociale. Per bloccare questo 'sprawl' urbano si può ricorrere a pratiche di rigenerazione urbana dei quartieri degradati.

Comune e città metropolitana alla prova del bando periferie: cose fatte e cose da fare

I dossier di candidatura al Bando 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” elaborati dal Comune di Roma e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, offrono utili argomenti per provare ad analizzare gli indirizzi di intervento proposti per le aree periferiche, pur all’interno di un bando nazionale non particolarmente promettente dal punto di vista della sua struttura e impostazione

Mandrione Metropolitano Pratiche e Strategie di riappropriazione della città

Mandrione Metropolitano, 2011

L’arte di un popolo è incarnata dalla somma dei suoi manufatti artistico-storici, dai luoghi rappresentativi della sua identità politico-estetica, dalle prospettive che essa apre per il cambiamento civile della popolazione, dal ruolo che gioca la qualità delle persone. Una mutazione che è alla nostra portata, che dipende da noi, dai nostri sentimenti verso di essa e verso noi stessi. Una mutazione che non scarti nulla del paesaggio esistente ma aiuti invece a fare emergere quanto di bello ci sia in ogni cosa, quanto di umano e quanta narrazione abiti il paesaggio stesso. Questo libro racconta alcuni processi partecipativi che si sono svolti con successo nelle aree contermini a via Casilina Vecchia e via del Mandrione – nel territorio del IX Municipio del Comune di Roma – tra ferrovie e acquedotti romani. Una percorso antropologico di riscoperta delle borgate, polifonico, insieme ai comitati locali, tecnici e politici municipali, storici, artisti. Questi interventi, con le loro “narrazioni”, hanno contribuito a rafforzare il legame degli abitanti con i loro spazi di vita richiamando alla loro memoria luoghi e fatti dalla loro identità collettiva. Ma hanno anche aiutato gli studenti dell ' Universitá di Roma Tre a entrare in sintonia con la struttura profonda del luogo, senza la quale avrebbero finito per progettare spazi forse validi sotto il profilo formale ma del tutto incongruenti con i valori storici e identitari di quel territorio. In appendice esempi che raccontano di una Roma di orti, giardini , musei della memoria condivisi e gestiti per una pluralità di attori civili come beni comuni della città.

Piano sociale della città metropolitana di Firenze

Responsabile scientifico CIUSPO: Prof. Marco Bontempi. copertina: elaborazione grafica di Maurizio Paradisi con il sostegno di Riferimenti bibliografici 132 1. Il contesto demografico e socio-economico 1.1 Aspetti demografici: fattori strutturali e nuove tendenze Ai fini della definizione del Profilo sociale della Città Metropolitana di Firenze, la ricostruzione delle dinamiche demografiche rappresenta un fondamentale elemento di sfondo, in quanto consente di scattare una fotografia del territorio e al tempo stesso, introducendo un'analisi dell'evoluzione temporale, di tracciare le tendenze di mutamento che lo attraversano e contribuiscono a ridefinirlo. Una prima dimensione conoscitiva, di base, riguarda il numero di abitanti e la loro evoluzione nel tempo. Questi dati, insieme alla densità abitativa, forniscono i primi elementi di valutazione al momento di programmare le politiche sociali, indicando quali sono le zone più densamente abitate, quelle maggiormente interessate da incremento demografico, quelle, al contrario, caratterizzate da dinamiche di spopolamento. Come vedremo, le cinque aree socio-sanitarie in cui è suddivisa la Città Metropolitana di Firenze 1 sono estremamente disomogenee, e ciò si riflette in bisogni e problematiche differenziate. La Sds di Firenze, coincidente con il solo Comune di Firenze rappresenta, insieme alla Sds Fiorentina Nord-Ovest, l'area più dinamica del territorio, oltre che la più densamente popolata. In questi territori insistono i comuni più grandi della Città Metropolitana. L'Area Fiorentina Sud-Est e l'Sds

ABITARE LA CITTA'|Dallo sguardo al progetto. Strategie di rigenerazione urbana

In the contemporary city there seem to be two kinds of cities: the 'designed' city and the 'spontaneous' city. The current state of public heritage, is the temporal stratification of the two entities, sedimentation site uses and spontaneous practices implemented from who lives the city. Unresolved in the margins of the public city are inserted, in fact, spontaneous acts of self-construction, self-management, appropriation of places. Through these actions is reusing hybrid spaces delineating a limit between public and private sectors. Addition to the analysis of the dynamics of development of the ATER neighborhoods, the paper examines the spontaneous practices of reuse and appropriation, denouncing, therefore, the need of people to become the protagonists of the urban transformations and to return to a collective dimension of living. Reuse, self-construction, self-management becomes, then, the new instruments of urban and social regeneration.

urban @ @it Criticità e proposte nel Bando periferie 2016: una prima analisi dei risultati Rapporto sulle città 2017 MIND THE GAP. IL DISTACCO TRA POLITICHE E CITTÀ

2017

Con l'occasione di una tesi di laurea sulla rigenerazione urbana di Villaggio Falcone, sono state analizzate e valutate le proposte finanziate con il Bando periferie 2016. Sono state messe in evidenza criticità e potenzialità, a un tempo, del bando e delle proposte presentate da città capoluogo e città metropolitane, con uno specifico focus sulle proposte delle prime 24 città finanziate e, in particolare, sulle città di Avellino, Cagliari, Pioltello (Milano CM), Roma Capitale e Torino. Il lavoro ha consentito di comprendere gli indirizzi diffusi utili per giungere a una ipotesi di riscrittura e ridefinizione del Bando stesso, al fine di comprendere e strutturare meglio gli strumenti di intervento riuscendo a includere, in questo tipo di interventi, anche contesti di degrado particolarmente critici, non sufficientemente considerati da questa iniziativa. On the occasion of a degree thesis on the urban regeneration of Villaggio Falcone, outskirts of Rome, the proposals funded by "Bando Periferie 2016" have been analyzed and evaluated. It was possible to highlight the level of criticality and potentiality of the announcement and its proposals presented by the capital and metropolitan cities, with a specific focus on the first 24 financed cities and, in particular, on the cities of Avellino, Cagliari, Pioltello (Milan CM), Rome Capitals and Turin. During the work, it was possible to examine the useful parameters for concluding to a supposition of rewriting and redefining the announcement, "Bando Periferie 2016" in order to better understand and structure the intervention tools by including in this type of intervention also in particularly critical contexts of degradation, not sufficiently considered by this initiative.