Dentro/fuori (original) (raw)
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Essere dentro e fuori dalle cose
Essere dentro e fuori dalle cose Teoria critica della cultura Intervista con Francesco Panaro a cura di Giulio Sapori Tomba del tuffatore, Paestum. Raffigurazione simbolica del passaggio da una condizione ad un'altra.
Dentro il fuori. Interno come pratica del limite
S. Bartocci, G.M. Biddau, L. Cabras, A. Dessì, L. Pujia (a cura di), TRANSIZIONI L’avvenire della didattica e della ricerca per il progetto di architettura, ProArch Società scientifica nazionale del progetto , 2022
L’idea di Interno, per consuetudine riferibile ai confini del manufatto può, in una lettura generalista della disciplina, rivelarsi portatrice di una dilatazione semantica capace di includere, nei suoi principi costitutivi, anche quelle estensioni territoriali dove le sedimentazioni antropiche, connesse ai rilievi caratterizzanti una preminente forma della Terra, descrivono invasi stabilmente conclusi e depositari di un potenziale estetico. Corroborato dalle teorie di Franco Purini, che allineano il paesaggio italiano a una sequenza di stanze, tale principio connette il rilevamento di un’internità alla dimensione antropogeografica del territorio includendo in essa anche l’estensione della città dove le piazze, taluni slarghi, i campi, le corti, gli spazi raccolti a cielo libero, ricalcando la perentorietà del foro romano, descrivono l’urbano come concatenazione porosa di vuoti delimitati dalle quinte degli edifici che vi prospettano. In seno a tale premessa, il saggio tende a esplicitare una visione dell’Interno che, prescindendo da ogni pregiudizio scalare, riconduce la sua composizione al rinvenimento di un limite, continuo o puntuale, come dispositivo rivelatore di una discontinuità tra un dentro, ritenuto sicuro e stabile, e un fuori, identificabile come infinito e indistinto. Tali assunti trovano applicazione in una serie di esiti didattici riconducibili a esperienze di docenza, tenute da chi scrive, nelle quali il tema dell’Interno trova connessioni con la scala del quartiere, del nodo urbano, della casa e, come di consuetudine, con lo spazio confinato della cellula. L’applicazione, in tutti gli esempi, di un unico metodo d’indagine configura nelle fasi di analisi e di appropriazione dei dati insediativi e costitutivi dell’esistente una dimensione conoscitiva finalizzata a un’interpretazione caratterizzata dall’introduzione di una differenza tesa a iscriversi nella storia.
2024
Lontano dal fronte di guerra , Codogno, borgo della Bassa Lombardia allora provincia di Milano, scontò le conseguenze del primo conflitto attraverso quello che allora fu detto la prima volta “fronte interno”. Nel 1915 la giunta socialista, ferma restando la sua assoluta contrarietà alla guerra, si adoprò per aiutare direttamente la popolazione, soprattutto i ceti più umili, travolta dagli eventi bellici.
The functional magnetic resonance imaging (fMRI) techniques are a potent probe able to visualize brain functions, by analyzing modification of blood oxygenation, and see the action in specific brain areas in response to activity or thoughts. fMRI thus promise to be a formidable tool not only to draw a new cartography of brain functional areas, but also a new tool to understand some aspects of brain function’s evolution, as well to get insights and to breach the wall into cognition, morality and consciousness. Nevertheless fMRI is not deprived of pitfalls such as limitation in spatial accuracy, reliable reproducibility of brain scan amongst different individuals or in the same person at different stages of life ( age or health versus disease), the different time scale of fMRI measurements (seconds) and neuron’s action potentials (milliseconds). Thus often caution is required in the appreciation of fMRI results and conclusions that could lead to incorrect interpretation of brain signals and induce to draw spurious conclusions. New applications combining fMRI and real time visualization of one's own brain activity in healthy volunteers or patients promise to enable individuals to modify brain response and thus therapeutically or with other goals intervene in modifying individual behaviors. Especially this last aspect, as well as the concern about the confidentiality and storage of sensible information or forensic uses of such approaches, raises the problem of mind privacy and new ethical questions.
in: Calogero Montalbano, PHI BARI 2017. Da piazza del Mercantile a piazza del Ferrarese, Giuseppe Laterza, Bari 2018, isbn 978-88-6674-217-3, 2018
The chapter aims to demonstrate the active task of Interior Architecture (particularly of Exhibition Architecture) in urban designing, with a specific reference to the design workshop held in Bari/Taranto from October 2nd to 7th, 2017.
Translating literature means translating voices. To construct their narrative all authors use a certain number of different attitudes towards language that involve lexis, syntax and rhythm. This happens not only for the mimetic construction of characters and in the particular case of the narrator, but also for the inner structuring of the text. The sum of all these attitudes forms what we call the voice of the author. Authors use different methods, conscious and unconscious, to construct their voices. What kind of techniques, tools and tricks does a translator use in order to recognize and recreate the different voices in a book? Is he/she justified in using his/her own personal memories, unconscious mind, idiolect and family sayings in approaching this task? In http//:rivistatradurre.it http://tinyurl.com/oobnf2l