A.R. STAFFA (1994), Primo contributo sull’archeologia postmedievale in Abruzzo, in Atti del Convegno Internazionale di Studi Archeologia Postmedievale. L’esperienza europea e l’Italia, Sassari 1994, Firenze 1997, pp. 329-350. (original) (raw)
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Sepolture tra IV e VIII secolo, 1998
Un decennio di indagini nell'ambito di necropoli andatesi ad insediare fra tarda antichità ed altomedioevo all'interno dei centri urbani di origine antica dell'Abruzzo adriatico. Considerazioni sulla connessa pianificazione dei centri urbani fra V e VI secolo, sull'evidente testimonianza di una continuità del popolamento ad esse connessa, e sull'effetto attrattore dei primi luoghi di culto paleocristiani insediatisi all'interno della preesistente pianificazione antica, e suoi effetti.
A.R. STAFFA, Una terra di frontiera: Abruzzo e Molise fra VI e VII secolo, in Atti del V Seminario sull'insediamento tardoantico ed altomedievale in Italia centrosettentrionale, Montebarro 9-10 Giugno 1994, Città, castelli, campagne nei territori di frontiera (fine VI-VII secolo), a cura di G. P. BROGIOLO, Mantova 1995, pp. 187-238. Una ampia panoramica sulle vicende storiche, e relative testimonianze archeologiche e topografiche, della progressiva trasformazione del quadro insediativo ed amministrativo delle aree comprese fra Abruzzo e Molise nei dure cruciali secoli VI-VII.
A seguito dell’eccezionale rinvenimento della villa romana in località Vassarella – Casino Vezzani di Crecchio (Chieti), interessata fra 1988 e 1992 da ampi scavi archeologici condotti in stretta collaborazione fra Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo, Archeoclub d’Italia – Sede di Crecchio, Comune di Crecchio, i preziosi reperti dall’interro della grande cisterna restituiscono un vivido panorama dell’Abruzzo adriatico fra fine del V ed inizi del VII secolo, connesso alla persistenza del controllo da parte dei Bizantini delle aree costiere dell’Abruzzo adriatico, in particolare della vera e propria capitale dell’Esarcato in Abruzzo, la città di Ortona. Dal grande rinvenimento viene organizzata la Mostra sui Bizantini in Abruzzo del 1993, che diventa nel 1995 Museo dell’Abruzzo Bizantino ed Altomedievale.
A.VV., Pescara. Riscoprire la città scomparsa, a cura di M. PALLADINI, Pescara , 2021
Ampia sintesi su 30 anni di scavi in uno dei centri costieri abruzzesi più importanti per i collegamenti marittimi fra medio Adriatico, altre parti dello stesso adriatico, ed intero Mediterraneo, particolarmente nelle fasi di VI-VII secolo. All’interno dello studio è anche contenuta la prima analisi dei risultati dei saggi archeologici condotti nel 2022 all’intero dell’area del Campo Rampigna, a nord del fiume Pescara, mai sinora indagata, ove sono state lette antiche fasi dell’insediamento di II-I secolo a.C., della città portuale di media-tarda età imperiale, ed infine di una serie di grandi alluvioni del fiume Pescara, con ogni evidenza inquadrabili fra seconda metà del VI secolo, in particoclare verso il 580, la c.d. grande piena dellA Becca testimoniata anche da Paolo Diacono lungo il corso dell’Adige, nonché in altre parti d’Italia, ad esempio nella vicina Ascoli.
Lo studio analizza il fenomeno della transumanza in Abruzzo, anzitutto quella verticale fra aree montuose della Regione, Gran Sasso, Majella, Morrone e vicine aree pianeggianti, fenomeno di origine pre-protostorica che trova il suo sviluppo dal I secolo a.C. a seguito dell’introduzione della sua gratuita con la Lex Agraria Epigraphica del 111 a.C. Approfondisce anche la grande transumanza orizzontale fra Abruzzo e Puglia, con il suo sviluppo in età tardo repubblicana e la sua continuità sino al VI secolo, la sua interruzione sino all’VIII, quando riprende nell’ambito dei collegamenti di grandi abbazie fra i loro beni in Abruzzo e quelli nel nord della Puglia. Ne segue infine lo sviluppo, a partire dalle costituzioni dei re Guglielmo I (1155) e Guglielmo II (1172), sino alla prima introduzione di un controllo fiscale sugli armenti transumanti, in età angioina, e poi sino alla grande riforma di Alfonso II, che nel 1447 crea la grande Dogana delle Pecore di Foggia, regolamentando la transumanza nelle forme poi conservatesi sino al XIX secolo.
Ampia panoramica su 25 anni di scavi e ricerche archeologiche sul sito della storica abbazia di S. Giovanni in Venere, che hanno rivelato: la presenza sul sito di una necropoli riferibile all'insediamento frentano; la presenza dei resti di un successivo tempio italico-romano dedicato ad una divinità salutare poi riconosciuta come Venere, testimoniata da una preziosa epigrafe osca su tegola, studiata da A. La Regina; l'esistenza di successive fasi d'occupazione di epoca romana e tardoantica, con connesse necropoli (studiate da R. Odoardi); l'insediamento del primitivo impianto della chiesa di San Giovanni, con fasi dalla tarda antichità all'altomedioevo, e connesse necropoli; l'insediamento del monastero ad essa correlato proprio sopra il grnde terrazzamento connesso al preesistente tempio. Acclusi anche i due contributi di A. La Regina sulla preziosa tegola, e R. Odoardi sulle necropoli fra tarda antichità ed altomedioevo
Andrea R. Staffa - Paesaggi ed insediamenti rurali dell'Abruzzo adriatico fra Tardoantico ed Altomedioevo - Landscapes and rural settlement in the Adriatic Abruzzo between Late Antiquity and Early Middle ages, Atti del Convegno Foggia 2004, Bari 2006, pp. 38-125. During the past 20 years important historical, archaeological, and topographical advances were made in the large area between rivers Vomand and Pescara , thanks to new excavations and systematic suerveys, which were focused on landscape transformation from Late Antiquity to the Early Medieval Age.
Medioevo nelle Valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra VIII e XIV secolo, Atti del convegno, 2019
A.R. STAFFA (2019), La Valle del fiume Pescara fra tarda antichità ed altomedioevo, in F. MARAZZI, C.RAIMONDO C. (Edd.), Medioevo nelle Valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra VIII e XIV secolo, Atti del convegno Squillace 11-14 aprile 2019, Campobasso, pp. 227-250. Ampia sintesi su una delle valli abruzzesi più importanti per i collegamenti fra fascia costiera ed aree interne, la valle del Pescara, con alla foce del fiume il noto porto antico di Ostia Aterni, a continuità di utilizzo sino all’altomedioevo,con il punto sulle fasi bizantine di VI-VII secolo e sulle successive vicende altomedievali.