Punti d’incontro. Studi sulla lingua, sulla letteratura e sulla cultura (original) (raw)

Livorno, la Venezia e la letteratura dialettale. Incontri e scontri di lingue e culture

Tra il Seicento e l'unità d'Italia Livorno, per il suo multiculturalismo e multilinguismo, regge il confronto con grandi città cosmopolitiche quali Venezia, Amsterdam, Salonicco. Vi si praticano una decina di culti religiosi (cristianesimo di varie confessioni, ebraismo, islam) e vi si parlano oltre venti varietà linguistiche. Il volume, arricchito da un ampio corredo iconografico, descrive l'ambiente culturale e linguistico di Livorno e in particolare del quartiere detto Venezia, col suo intreccio di differenze etniche e sociali, di tensioni identitarie e di legami comunitari. Vengono presentati e analizzati testi di fine Settecento-inizi Ottocento scritti nei dialetti livornese e giudeo-livornese, che accompagnano i più significativi passaggi storici, dalla sommossa antiebraica del 1790 all'occupazione francese del 1796 all'arrivo di Napoleone all'isola d'Elba, sino ai prodromi del Risorgimento. Particolare attenzione è rivolta al gergo del porto e al linguaggio marinaresco, al linguaggio del sesso e delle percosse e al tema alimentare nella tradizione cristiana ed ebraica.

Un centro di documentazione fra lingua e letteratura

Nel 1994 presso la Biblioteca Comunale di Trento veniva istituita una Biblioteca Austriaca -Österreich Bibliothek, voluta dal Ministero degli Affari Esteri austriaco nel perseguimento di una particolare politica culturale che intendeva ed intende promuovere una migliore conoscenza culturale e letteraria del proprio paese in particolare là dove, per contingenze politico-geografiche, l'Austria 1 era stata presente storicamente 2 .

Un centro di documentazione tra lingua e letteratura

2002

Nel 1994 presso la Biblioteca Comunale di Trento veniva istituita una Biblioteca Austriaca - Osterreich Bibliothek, voluta dal Ministero degli Affari Esteri austriaco nel perseguimento di una particolare politica culturale che intendeva ed intende promuovere una migliore conoscenza culturale e letteraria del proprio paese in particolare la dove, per contingenze politico-geografiche,l’Austria era stata presente storicamente.

Un incontro lusofono plurale di lingue, letterature, storie, culture

Studi e saggi, 2018

The volume Un incontro lusofono plurale di lingue, letterature, storie, culture (A plural Lusophone encounter of languages, literatures, stories, cultures) aims at highlighting one of the specificities of the Lusophone culture: the linguistic-literary pluralism that continues to distinguish Portuguese culture, from Brazil, to Africa and Asia, since the time of maritime discoveries. The collected essays mark, in this regard, a twofold path: they are intercultural, since they alternate the literary and linguistic aspects from the humanistic to the contemporary era, but they also are intergeneris as they alternate not only historiography and treatises with poetry and narrative - with inter-artistic incursions across literature, painting and photography - but also linguistic aspects, namely grammatical, and examples of rewritings and translational questions, in a sort of further Lusophone dialogue between genres and topoi.

Discorso, identità e cultura nella lingua e nella letteratura italiana 21-22 settembre 2012Craiova, Romania

Italia 1. La letteratura della migrazione: profilo e opere di Irina Ţurcanu Nella teorizzazione della letteratura migrante, imagologica, multiculturale e postcoloniale si è attribuito ai soggetti posti tra più mondi culturali ed identitari, proprio in virtù della loro posizione liminare, una prospettiva d'osservazione privilegiata. Homi Bhabha individua negli in-between spaces, gli spazi nel mezzo, interstiziali, frontalieri, abitati da figure di appartenenza ibrida, spazi di libertà creativa fuori dalle costrizioni, luoghi in cui si generano potenzialità positive (Neri in Gnisci, 2002: 229). Rompendo la dialettica noi/altri, la letteratura della migrazione, induce un costante ripensamento identitario e una ridefinizione del senso dell'alterità. Come ci ricorda Nora Moll (Gnisci 2002: 205), allo stato attuale, non è più possibile prescindere dalle voci e dagli sguardi che provengono da una prospettiva culturalmente esterna ma materialmente interna per rovesciare luoghi comuni e images letterarie e per comprendere questioni di portata mondiale.

Incontro di lingue nella Letteratura-mondo italiana. In, La letteratura degli Italiani, 3. Gli Italiani della letteratura, Atti del XV Congresso Nazionale ADI, Torino, 14-17 settembre 2011. ALESSANDRIA:Edizioni dell'Orso, ISBN: 978-88-6274-383-9, Torino, 2011

Panel 1 Sulla "Letteratura di migrazione" cfr. Daniele Comberiati, Scrivere nella lingua dell'altro. La letteratura degli immigrati in Italia (1989Italia ( -2007, Bruxelles, Peter Lang, 2010; Certi confini. Sulla letteratura italiana dell'immigrazione, a cura di Lucia Quaquarelli, Milano, Morellini, 2010; Clotilde Barbarulli, Scrittrici migranti. La lingua, il caos, una stella, Pisa, ETS, 2011. 2 Pour une litterature monde, par Eva Almassy et alii; sous la direction de Michel Le Bris et Jean Rouaud, Paris, Gallimard, 2007.

Contatti di lingue - Contatti di scritture: considerazioni introduttive

ISBN 978-88-6969-061-7 (e book) | ISBN 978-88-6969-062-4 (stampa) | © 2015 9 Contatti di lingue -Contatti di scritture a cura di Daniele Baglioni, Olga Tribulato Sommario 1 Premessa. -2 Questioni terminologiche. -2.1 Multilinguismo (pluriliteracy) e multigrafismo. -2.2 Digrafia/Multiscritturalità. -2.3 Allografia/Eterografia/Aljamiado. -3 Tipologia dell'interferenza grafica. -3.1 Dinamiche della transgrafemizzazione. -3.2 Dalla transgrafemizzazione alla 'transcritturazione'. -3.3 Sistemi misti. -4 Etnografia e sociologia del contatto. -4.1 Le cause della transcritturazione: contro il modello unico. -4.2 La questione degli 'agenti'. -4.3 Il contesto bi-e multilingue dell'adozione. -5 Prestigio, identità e religione nel contatto tra scritture e tra lingue. -5.1 Il 'prestigio' e la sua identificazione. -5.2 Identità e potere centrale. -5.3 Scritture religiose, religioletti. -6 Struttura del volume.

Città italiane, storie di lingue e culture

L’Italia delle cento città merita un disegno della propria esperienza linguistica fondato sulla prospettiva urbana, nel solco di una storiografia consapevole dell’antico e perdurante policentrismo nazionale. Proprio nelle città, più che nelle regioni, tale realtà multiforme trova i suoi maggiori punti di gravitazione, i più vivaci agenti dinamici, l’inesauribile fucina delle vecchie e nuove identità. Tratteggiando le vicende di sette grandi poli urbani – Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Palermo –, il libro intende valorizzare il ruolo svolto dalle città nella storia linguistica italiana. Autori dei contributi: Claudio Marazzini (Torino), Silvia Morgana (Milano), Lorenzo Tomasin (Venezia) , Giovanna Frosini (Firenze), Pietro Trifone (Roma), Nicola De Blasi (Napoli), Mari D'Agostino (Palermo).