Alle pendici dell’Aventino. Gli scavi di via Marmorata, A. Capodiferro, P. Quaranta (eds.), vol. II, Roma Volume (original) (raw)

Le indagini archeologiche hanno portato alla luce, subito al di sotto del manto stradale di via Marmorata, a Roma, straordinari ritrovamenti fra cui imponenti resti di edifici di età traianea, una strada basolata tardoantica e numerosi tracciati viari minori che si sono sovrapposti dall'età imperiale fino ai nostri giorni senza soluzione di continuità. Questo secondo volume racconta lo svolgersi del lavoro di scavo e documenta i suoi importanti rinvenimenti.

La dea rivelata. Gli scavi di via Marmorata, A. Capodiferro, P. Quaranta (eds.), vol. I,

Mondadori Electa, 2011

Le indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e realizzate grazie alla disponibilità dell'Atac SpA hanno portato alla luce, subito al di sotto del manto stradale di via Marmorata, a Roma, straordinari ritrovamenti fra cui imponenti resti di edifici di età traianea, una strada basolata tardoantica e numerosi tracciati viari minori che si sono sovrapposti dall'età imperiale fino ai nostri giorni senza soluzione di continuità. In una delle fosse che colmavano alcuni ambienti di età traianea è stata rinvenuta la pregevole testa di una divinità femminile che, come altro materiale marmoreo presente nella fossa, è stata forse volontariamente risparmiata dalla distruzione. La testa riconosciuta come Artemide tipo Efesia giaceva con il volto rivolto verso l'alto a soli 40 cm di profondità, al di sotto dei binari tramviari insieme a macerie edilizie antiche e frammenti di anfore. Il volume 1 presenta l'opera principale rinvenuta durante lo scavo, la bellissima testa di Artemide oggi esposta a Palazzo Altemps in Roma.

G. BORDI, Gli affreschi di San Saba sul piccolo Aventino. Dove e come erano, Milano, Jaca Book 2008.

Conclusioni Gli aFFreSChi di SaN SaBa. ProGrammi deCorativi 147 e Parete tra vii e X SeColo appendice diario deGli SCavi CoNdotti a SaN SaBa redatto dall'ing. Mariano E. Cannizzaro diario di SCavo i diario di SCavo ii 161 diario di SCavo iii 165 Bibliografia 171 Per l'apparato epigrafico si fa riferimento alle norme enunciate in: Stefano riccioni, «Note all'apparato epigrafico», in Corpus IV, p. 10 Lata (a.a. 2007-2008). In questo lungo percorso molte persone mi sono state vicine e mi hanno aiutato con consigli, osservazioni e critiche, a tutti va il mio pensiero e la mia sincera gratitudine. Il primo ringraziamento è per Maria Andaloro, mia maestra, che mi ha insegnato a vedere l'invisibile. Negli anni del Perfezionamento alla Scuola Normale sono stati preziosi interlocutori Enrico Castelnuovo, Armando Petrucci e Maria Monica Donato. Sono inoltre grata a Flavia De Rubeis per avermi iniziato alla lettura di epigrafi e iscrizioni pictae e a Robert Coates-Stephens per avermi insegnato a leggere le fonti tardo antiche e altomedievali non da storica dell'arte. Ringrazio inoltre per aver agevolato in ogni modo le mie ricerche:

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S. TUZZATO, S. BONATO, Il saggio di scavo, in A. RUTA, S. TUZZATO, P. ZANOVELLO (a cura di), Indagine archeologica nell’anfiteatro di Padova. Saggio 2007, Quaderni di Archeologia del Veneto, XXV, 2009, pp. 20-25 (pp.22-24)