Il Visitatore Apostolico quale strumento per la cura pastorale degli orientali in diaspora: prospettive future (original) (raw)
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2019
This article reconstructs the history and functioning of the Armenian hospice of Santa Maria Egiziaca in Rome (Surb Mariam Egiptac'i), also formulating some general considerations on the mobility of Eastern Christians across the Early Modern Mediterranean. Since the end of the 16 th century, a growing number of Ottoman and Persian subjects visited the center of Catholicism, for devotional, educational or economic reasons. This hitherto little studied movement provoked the reaction of the urban and ecclesiastical authorities, concerned with managing the flow of visitors and controlling the orthodoxy of those who resided more or less temporarily in Rome. Questo articolo ricostruisce la storia e il funzionamento dell’ospizio armeno di Santa Maria Egiziaca a Roma, formulando alcune considerazioni generali sul fenomeno della mobilità mediterranea dei cristiani orientali. A partire dalla fine del XVI secolo, infatti, un numero crescente di sudditi ottomani o persiani visitò la capitale della cattolicità, per ragioni devozionali, educative o economiche. Questo movimento, finora poco studiato, provocò ovviamente la reazione delle autorità cittadine ed ecclesiastiche, preoccupate di controllare il flusso dei visitatori e di garantire la purezza dell’ortodossia di quanti risiedevano più o meno temporaneamente nell’Urbe.
L' AsIPA - Un nuovo modo di essere Chiesa in Asia.
Verbum SVD, 2013
AsIPA was developed after the Fifth General Assembly of the Federation of Asian Bishops’ Conferences in 1990 in Bandung, Indonesia. Concrete efforts started in 1991. The Asian Bishops favoured a vision of the Church along the lines of Vatican II: as “People of God”, and a “Pilgrim Church”, and this has developed to become a Church of Communion; being aware that communion and mission are intrinsically connected to one another. As Gerard Kelly puts it, these “interpenetrate and mutually imply each other, to the point that communion represents both the source and the fruit of mission. Communion gives rise to mission and mission is accomplished in communion”.
Comunità da remoto. Il laboratorio della diaspora cristiano-ortodossa davanti alla pandemia
Comparative Cultural Studies 6 (13), 2021
This paper pledges to illustrate and analyse the practices and measures that Eastern European Orthodox Christian communities in the diaspora implemented in response to the global phenomenon of the SARS-CoV-2 epidemic. A comparative study of two different West-European communities, in Italy and France, will be attempted through the tools of multi-sited participant observation. We will illustrate the alternative forms of reaction and re-aggregation implemented by the faithful and their priests by putting them in communication with the two local contexts, and with the overall dynamics that have affected contemporary Orthodoxy. Observation will therefore offer fruitful opportunities to investigate the semantic variations with which Orthodox communities translate the debate between tecno-scientific measures and religious dogmas, and between civil and religious authorities, in a scenario in which Orthodox migrants are protagonists of both a growing religious transnationalization, and a new everyday life regulated by epidemic risk and physical and social distancing. We will therefore focus on the production from below of new practices, which have readjusted the community belonging and the adherence to dogmas and traditional rituality, both central in Orthodox Christianity, to the current condition. Obiettivo dell'articolo è quello di illustrare e analizzare le pratiche e gli accorgimenti che le comunità cristiano ortodosse est-europee in diaspora stanno attuando in risposta al fenomeno globale della epidemia da SARS-CoV-2. In parti-colare, attraverso gli strumenti dell' osservazione partecipante multi-situata, si tenterà uno studio comparativo di due diverse comunità del contesto europeo occidentale, in Italia e in Francia. Mettendole in comunicazione con i due contesti locali, e con le dinamiche complessive che hanno interessato l'Ortodossia, illustreremo le forme di aggregazione alternative poste in atto dai fedeli e dai loro sacerdoti. L' osservazione offrirà opportunità feconde per indagare le variazioni semantiche con cui le comunità traducono il dibattito fra scienza e religione, e fra autorità civili e religiose, in uno scenario in cui i credenti ortodossi sono protagonisti tanto di una crescente transna-zionalizzazione dell'Ortodossia, quanto di una nuova quotidianità normata dal rischio epidemico e dal distanziamento fisico e sociale. Ci concentreremo quindi sulla produzione dal basso di prassi alternative, che riadattano alla nuova condizione la par-tecipazione comunitaria e gli imperativi della fedeltà al dogma e al rito tradizionale, entrambi centrali nella religione cristiano ortodossa. Keywords: Christian Orthodoxy, Covid-19, Diaspora, Multi-sited ethnography, Religion and pandemic, Lockdown and restriction measures, Digital turn. Parole chiave: Cristianesimo Ortodosso, Covid-19, Diaspora, Etnografia multi-situata, Religione e pandemia, Lockdown e misure restrittive, Svolta digitale.
La visione paolina dell’apostolato in 1Cor 1-4.pdf
"Annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! (1Cor 9,16)". Questa affermazione di Paolo testimonia la consapevolezza della missione che gli è stata affidata e che lo ha portato ad annunciare il Cristo crocifisso e risorto in tutto il bacino del Mediterraneo, fino a giungere a Roma, centro dell'Impero romano. La vocazione di Paolo si fonda su due momenti fondamentali tra loro collegati: il primo consiste nella rivelazione che Dio gli ha fatto di suo Figlio (cfr. Gal 1,15a) 1 . Questa esperienza ha fatto comprendere al fariseo Saulo che Dio rivela la sua salvezza non nella legge mosaica ma in Gesù, figlio di Dio. Il secondo momento è la necessaria conseguenza del primo: l'Apostolo si sente inviato da Dio ad annunciare il Vangelo ai pagani (Gal 1,15b), ovvero a coloro ai quali non è stato mai annunciato il Cristo (cfr. Rm 15,20).
Le sinagoghe della diaspora: un panorama
LA SINAGOGA DI OSTIA ANTICA 60 ANNI DALLA SCOPERTA 20 ANNI DI ARTEINMEMORIA, 2023
The contribution presents a brief catalogue of diaspora Synagogues evidenced by monumental remains all around the Mediterranean roman provinces and beyond ; location, a brief description and the main bibliography are indicated for each monument. Other Synagogues mentioned in literary and epigraphic sources are also listed. The Synagogue of Ostia is not included in the catalogue, as reference is made to in other contributions in this volume.
2018
Recensione di Gianni Dore, Amministrare l’esotico: L’etnografia pratica dei funzionari e dei missionari nell’Eritrea coloniale , Padova, Cleup, 2017, pp. 318.