SGUARDI PENULTIMI - Dialoghetti (original) (raw)

SGUARDI OLANDESI

Nelle Fiandre si dipinge con lo scopo di ottenere l'esattezza esteriore o si dipingono cose che possono allietare e di cui non si può parlar male, come ad esempio santi e profeti. Si dipingono oggetti e case, l'erba verde dei campi, le ombre degli alberi, e fiumi e ponti, che chiamano paesaggi "scriveva Michelangelo con una buona dose di sufficienza. "In termini di analisi della luce potremmo dire che l'artista meridionale (italiano) si occupa della lux (la luce emessa dagli occhi per esplorare il mondo), mentre l'artista nordico si occupa del lumen (la luce emessa dagli oggetti)" scrive la grande studiosa della pittura olandese Svetlana Alpers.

Dialoghetto agostiniano

Un dialogo - o forse una disputa - fra l'Ombra di Agostino e una Donna Senza Nome, su i maggiori temi del pensiero agostiniano: spirito e lettera, spiritualità e istituzione, tempo, evoluzione e creazione, male e libero arbitrio

LA CONVERSAZIONE DISEUGUALE F.ORLETTI: CAP1

Il tema centrale della ricerca sociolinguistica fin dai primi anni 60 è stato la relazione fra strutture sociali e scelte linguistiche e comunicative dei parlanti. L'adozione di una determinata varietà linguistica è vista come un riflesso un effetto dell'apparteneza del parlante a un determinato gruppo sociale. secondo questa visione la struttura sociale condiziona le scelte individuali e il microordine sociale dell interazione.questo approccio ha subito una perdita e cede negli anni 80 il posto a una corrente qualitativa che vede nel linguaggio uno strumento di costruzione della realtà sociale piuttosto che un mero riflesso della società. INTERAZIONI ASIMMETRICHE: interazioni nelle quali i partecipanti s differenziano per un accesso diseguale ai poteri di gestione dell'interzione.il fenomeno è complesso e sfaccettato.(nella conversazione ordinaria ciò che uno può possono gli altri)Nelle conversazioni asimmetriche si stabiliscono delle vere e proprie figure guida i REGISTI dell'interazione che controllano l'attribuzione dei turni, sulla durata e sul contenuto dei turni di parola. Molti autori sottolineano come l'asimmetria sia una caratteristica intrinseca di tutte le interazioni per la presenza di potenziali occasioni di rottura ma tali asimmetrie non modificano la struttura partecipativa dell interazione ovvero il " quadro legale " ovvero la distribuzione dei diritti conversazionali fra partecipanti a uno scambio linguistico, nelle conversazioni ordinarie è possibile invocare tale struttura per ristabilire l'ordine se si è stanchi del comportamento dominante di qualcuno .Invece nelle interazioni asimmetriche le strutture partecipative forniscono gli elementi definitori per una tipologia di interazioni come insegnante – allievo. LINELL propone di parlare di " dominanza internazionale " per indicare disparità di potere. LINELL e LUCKMANN individuano 4 tipi di dominanza: 1. DOMINANZA QUANTITATIVA: cioè la differenza esistente fra partecipanti di quantità di spazio internazionale disponibile. Spesso avere più spazio internazionale è indice di debolezza come per esempio interrogazione in classe,interrogatorio polizia. il parlare a lungo è concesso da chi guida l'interazione per soddisfare le finalità istituzionali di essa:piu si e potenti e meno si parla(si pensi a chi ha un portavoce).linell insoddisfatto dei limiti di questo parametro ne propone altri… 2. DOMINANZA INTERAZIONALE: ovvero la possibilità di fare mosse forti o deboli nel controllo della sequenza(L mossa forte da inizio alla sequenza come la domanda e mossa debole quella eseguita in risposta alla mossa di un altro)VSSON hanno elaborato 18 tipi di turni per definire in termini quantitativi il potere internazionale. chi fa la domanda attiva il concetto di " rilevanza condizionata " cioè determina non solo l'azione successiva ma anche l'ambito tematico. 3. DOMINANZA SEMANTICA: si manifesta nel controllo sugli argomenti e nella capacità di imporre le proprie vedute. 4. DOMINANZA STRATEGICA: potere di realizzare le mosse più importanti sul piano strategico, può essere valutata solo a posteriori(es. se una persona ha raggiunto il suo scopo-catturare attenzione di x) Questi parametri rappresentano qualità caratteristiche dell'interazione asimmetrica ma possono essere visti anche come poteri che caratterizzano il ruolo di REGISTA che è colui che controlla il potere internazionale, quindi si considera asimmetrica un interazione dove un partecipante ha più potere internazionale degli altri. Il Regista apre e chiude l'interazione con specifiche formule. Codificate. tali formule non sono pure descrizioni di ciò che avviene bensì hanno il potere di trasformare la realtà nel momento in cui sono pronunciate. Il regista è il riflesso della struttura sociale? NO. Egli deve essere riconosciuto come tale da tutti i partecipanti che confermano il suo ruolo negoziandolo. Le interazioni asimmetriche in contesti istituzionali spogliano i soggetti della propria identità sociale: il signor rossi diventa paziente 456. è il regista che decide l'identita dell'interlocutore,come il presentatore deciderà di esibire il suo ospite in un talk show in veste di politico –non di padre no marito.il regista attribuisce il turno di parola attraverso procedure di etero-allocazione l'autoselezione è assente in questo tipo di interazioni e quando compare si tratta di una vera e propria forma di insubordinazione ovvero messa in discussione del potere del regista il quale puo rilevare o no questa presa di turno .il regista può ristabilire l'ordine con commenti metacomunicativi che ridefiniscono la cornice contestuale(formulazioni come non siamo mica al mercato) metacoommenti sono commenti sull'interazione in corso2 tipologie:-formulazioni sul parlante (al presente passato o futuro)-formulazioni sull'ascoltatore (al presente e al passato) il regista è anche colui che stabilisce il contesto in atto a cui tutti si devono adeguare, a volte puo capitare che non ci sia la stessa concezione di contesto per tutti. differenti casi: 1. caso prototipico tutti condividono la stessa definizione di contesto. 2. gli interagenti non hanno concezioni uguali del contesto in atto ma le fanno convivere pacificamente stabilendo una lettura multipla. 3. solo alcuni interagenti sono consapevoli della differenza di definizione di contesto. asimmetria di conoscenza. 4. definizioni diverse dell'attività non accettando la diversità di vedute (casi di conflitto e cattiva comunicazione) Il regista inoltre ha il potere di decidere se un comportamento rientra nelle regole dell'interazione in corso o se si tratta di insubordinazione che può essere censurata rendendola effettiva oppure legalizzarla cioè cioè accettandola. Le insubordinazioni possono essere possibili (ipotetiche violazioni di regole) potenziali (il presentarsi effettivo di un insubordinazione possibile) e effettive (insubordinazioni potenziali riconosciute come violazioni dal regista).

SAGGI ERMENEUTICI

In continuità con le opere precedenti della Collectio Praesidium Assisiense, la presente raccolta di ‘saggi ermeneutici’ propone una rivisita-zione di alcune tematiche biblico-teologiche alla luce del riferimento fon-damentale e fondante rappresentato dal tema del Nome, ovvero dell’«IO SONO». Ciò associato all’impegno costante di rispetto, quanto maggiore possibile, del testo originale. La ‘fame della Parola’ - come si dirà - cerca, esige, reclama la genuinità della Parola, al fine che siano valorizzate ed esaltate le sue stesse potenzialità ‘alimentari’. Il presente contributo vorrebbe quindi rappresentare un limita-tissimo esempio di quanto, questo duplice e unitario intento, possa resti-tuire sapore e feconda vitalità alla Parola.

Sanguineti-Scarpati, Comensamen comensarai

Quali problemi ponga a un autore incominciare a comporre e quali effetti abbiano sul lettore le prime battute di un testo, come possano queste influenzare il proseguimento della lettura ecc., sono temi appassionanti e oggi di attualità, per critici e scrittori, dopo quella 'poesia e poetica degli inizi' in forma di metacomunicazione che è il romanzo di Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, dove si affiancano continui incipit di racconti non scritti" (Mortara Garavelli 1989:67). L'attenzione riservata all'incipit -sia da parte dell'autore che del pubblico-e, più in generale, l'interesse suscitato dalla retorica dell'esordio sono ovviamente presenti già in epoca classica e medievale: in questa sede tenteremo di offrire un'analisi tipologica dei quasi 2500 incipit della lirica trobadorica, proponendo alcuni spunti e riflessioni di natura retorico-stilistica e letteraria.

PERLEPAROLE: UNO SGUARDO RETROSPETTIVO

Cavatorta G., 2013, "Perle Parole. Uno sguardo retrospettivo", in Bimbi F. e Basaglia A. (a cura di), Speak Out! Migranti e mentor di comunità contro la violenza di genere, Padova, Cleup, pp. 181-199.

SPEDALETTO-FOSCHI1.pdf

San Bartolomeo del Pratum Episcopi, 2016

6 L. Chiappelli, Per la storia della viabilità nell 'alto Medioevo I. L'ospizio del «Pratum Episcopi», in BSP, 28, 1926, pp. 85-100, a p. 90. 7 Si veda anche sullo Spedaletto G. Giani, A proposito di «Pratum Episcopi», in BSP, XVIII, 1916, pp. 193-200. Un altro studio moderno su questi argomenti legati alla viabilità e ai monasteri montani è R. Zagnoni, Ospitali medievali della montagna bolognese sud-occidentale. Una possibile strada in sinistra Reno (secoli XII-XVI), in «Il Carrobbio», XV, 1989, pp. 356-366. 8 Chiappelli, L'ospizio del «Pratum Episcopi», pp. 88-89.