Il Tempio dei Caduti a San Pellegrino Terme (original) (raw)
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Filiberto Sbardella e i mosaici del Tempio dei Caduti di San Pellegrino Terme
L'Eco di San Pellegrino , 2023
Presentazione della mostra "La terra è di chi la coltiva" dedicata al maestro Filiberto Sbardella e ai mosaici del Tempio dei Caduti (2023). L'evento espositivo, realizzato con il patrocinio della Città di San Pellegrino Terme e della Fondazione Adriano Bernareggi, è inserito nel progetto culturale "Le vie del Sacro" in occasione dei festeggiamenti del 2023 per Bergamo e Brescia capitali della cultura. © 2023
Seppellire i morti. La Terrasanta della Confraternita del Ss. Sacramento a Tropea
2023
Nel corso delle mie passeggiate solitarie nel centro storico di Tropea, mi è stato possibile individuare all'interno del Collegio dei Padri Liguorini annesso alla Chiesa del Gesù, in Largo Padre di Netta, ciò che sembra il punto di accesso ad una cripta funeraria settecentesca. Chiesa del Gesù a Tropea Sul pavimento della Cappella di Sant'Anna all'interno del Collegio, nei pressi dell'accesso attiguo alla Chiesa e al Palazzo Comunale, sono presenti due lastroni marmorei di forma rettangolare, fissati al pavimento attraverso grappe metalliche, decorati a bassorilievo con disegni floreali stilizzati e teschi umani. Uno di essi reca al centro uno stemma in forma di scudo, che racchiude un'epigrafe in lingua latina ed in calce una data in numeri romani. Particolare dell'epigrafe L'iscrizione recita: ARCHEODALITII S(anctis)S(i).MI SACRAMENTI SEPULCRUM CIƆIƆCCXCVI "Sepolcro dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. 1796" Nell'iscrizione si menziona letteralmente un Arcisodalizio, che corrisponde nel significato ad un'Arciconfraternita, cioè secondo la definizione della Treccani: "Si designa con questo nome il pio sodalizio canonicamente eretto a scopo di culto o per altri fini religiosi, che ha il diritto di aggregare a sé altri sodalizî o confraternite". Quindi una Congrega o Confraternita che poteva contenere anche altre Confraternite. L'iscrizione segnala dunque l'esistenza di "Sepolcro" comune ai Confratelli e alle Consorelle dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento e cela probabilmente l'accesso ad una cripta ospitante i resti mortali degli adepti all'Arciconfraternita, una "Terrasanta". Per comprendere appieno il significato dell'iscrizione è necessario ripercorrere sinteticamente le vicende del complesso della Chiesa del Gesù e dell'annesso Collegio, in base alla ricostruzione storica approntata nel 1976 dal Padre Redentorista Luigi Gravagnuolo 1. La chiesa del Gesù fu fondata all'inizio del XVII sul luogo dove già ne sorgeva una antichissima, dedicata a San Nicola, la principale di Tropea prima della costruzione dell'attuale Duomo. Annesso alla chiesa del Gesù, fu eretto il Collegio che ospitava i Padri Gesuiti. Nel 1767 fu decisa la soppressione del Collegio e i padri Gesuiti lasciarono la città. Da quell'anno la chiesa fu chiusa e il Collegio fu affidato alla Congrega dei Bianchi di San Nicola e rimase sotto la sua tutela fino al 1802. Poiché nel 1789
Il Tempio della Masseria del Gigante a Cuma
Il Tempio della Masseria del Gigante a Cuma, 2013
Una prima analisi stilistica dei frammenti di maggiori dimensioni rinvenuti nel complesso della Masseria del Gigante, alcuni dei quali attribuiti ai relativi portici, è stata condotta nell'ambito di una precedente ricerca sulle decorazione architettonica a Cuma:
Sono sempre stata dell'opinione che la Francia meridionale abbia rivestito un ruolo di primo piano nelle vicende dell'Ordine del Tempio. Se l'Ordine nacque nella culla dello Champagne, ben presto sviluppò una rete internazionale che lo rese attivo e presente in tutta Europa. In questo senso posso capire l'affermazione del ricercatore spagnolo Juan Atienza che rimprovera scherzosamente i colleghi francesi:
Il monumento ai Caduti di Giuseppe Graziosi a Sassuolo
"QB - Quaderni della Biblioteca", 5, (Sassuolo) 2003, 2004
Felice fusione tra classicità e dinamica rodinistica, il monumento di Giuseppe Graziosi “Il Vittorioso” o “Il Legionario”, innalzato nel 1921 nella piazza Garibaldi a Sassuolo, solo a uno sguardo superficiale può sembrare che indulga alla retorica novecentista. In realtà, le eleganze estetizzanti diffuse dell’epoca, alla Romanelli ad esempio, appaiono superate in un pathos che possiede una delle fonti primarie nella scultura di Gustav Rodin e dei suoi seguaci, come Albert Bartholomé e, ancor più, Costantin Meunier; un pathos però ricomposto entro classicistici equilibri. E' forse la concessione più larga, nel catalogo di Graziosi, alla cultura “romanista” che di lì a poco si sarebbe trionfalmente affermata: l’autore, mediante la consuetudine con i modelli antichi derivatagli dall’accademia, sperimenta nel Vittorioso una personale versione di quei valori che saranno peculiari del “ritorno all’ordine”.
RIPARO DALMERI: UN CENTRO DI SACRALITÀ IN UN SITO EPIGRAVETTIANO DI MONTAGNA (TRENTO)
G. DALMERI, M. BASSETTI, A. CUSINATO, K. KOMPATSCHER, M.H. KOMPATSCHER, 2007
Dalmeri Rockshelter: a sacred centre in a mountain Epigravettian site (Trento). The Dalmeri Rockshelter is situated at 1.240 m a.s.l. on the northern border of the Marcésina plateau (Altopiano dei Sette Comuni - Trentino). From 1991, the excavations brought to light a sequence of Epigravettian anthropic levels, which are dated to the Allerød interstadial by radiocarbon ages. The interdisciplinary research has permitted us to reconstruct the spatial organization of the site and the exploitation of this mountainous area by the Epigravettian hunter-gatherers. The anthropic layers can be subdivided in two phases. The first is defined by the overlying dwelling floors, which conserved evident (hearths) and latent structures (hut). The second phase, which represents the earliest human occupation, is tied with the painted stones deposition. The majority of these painted stones had their decorated side face-down. The red ochre silhouettes were painted on oolitic grainstones, taken from the pre-settlement breccias. Restoration revealed different types of figures: anthropomorphic, zoomorphic, signs and stones with red ochre traces.
A medieval story found in a manuscript that was similar of the story of the man who found it. The medieval character was burned as eretic, the to day character had a destiny of forgetfulness.