Origini e modificazioni territoriali ed amministrative del Comune di Megliadino tra medioevo ed età moderna. (original) (raw)

"Una comunità rurale del Mezzogiorno tardomedievale: Ceglie de Gualdo nel XV secolo", in Territorio, culture e poteri nel Medioevo e oltre. Scritti in onore di Benedetto Vetere, a cura di C. Massaro e L. Petracca, Galatina 2011, Tomo I, pp. 333-367.

Negli ultimi decenni la medievistica italiana ha prodotto numerosi studi sulle comunità rurali centro-settentrionali privilegiando di volta in volta tematiche diverse, dalla signoria rurale all'egemonia delle città, dalle dinamiche interne al rapporto con le istituzioni ecclesiastiche e con il territorio, dalla produzione statutaria ai meccanismi di costruzione dell'identità. 1 Non altrettanto è avvenuto per l'Italia meridionale dove all'impostazione urbanocentrica della recente storiografia si deve il recupero della dimensione urbana del regno, rimasta a lungo appannata dalla diffusa convinzione di una sostanziale debolezza delle città per il ruolo forte svolto dalla capitale e per la presenza pervasiva di una robusta feudalità 2 . Tuttavia restano ancora molti spazi e piste da esplorare. Persiste invece ancora 1 Nella vastissima bibliografia sul tema delle comunità rurali di età medievale v. G. Chittolini, Città, comunità e feudi negli stati dell'Italia centro-settentrionale (secoli XIV-XVI), Milano 1996; P. Gugliemotti, Comunità e territorio. Villaggi del Piemonte medievale, Roma 2001; C. Povolo, La piccola comunità e le sue consuetudini (Relazione introduttiva al forum Per una storia delle comunità. Ricordando i primi anni '80, Este, 20 aprile 2002), in <venus.unive.it/riccdst/sdv/saggi/saggi.html>; G. M. Varanini, Spunti per una discussione sul rapporto fra ricerca medievistica recente e storia delle comunità di villaggio (Relazione introduttiva al forum Per una storia delle comunità cit.), in http://venus.unive.it/riccdst/sdv/saggi/testi/pdf/varanini\_este.pdf; G. Taddei, Comuni rurali toscani: metodologie a confronto, in «Archivio storico italiano», 2003, IV, pp. 717-776; G. M. Varanini, Qualche riflessione conclusiva, in «Reti medievali-Rivista», V, 2004, Sezione monografica Poteri signorili e feudali nelle campagne dell'Italia settentrionale fra Tre e Quattrocento: fondamenti di legittimità e forme di esercizio, Atti del convegno di studi (Milano, 11-12 aprile 2003), a c. di F. Cengarle, G. Chittolini e G. M. Varanini; M. Della Misericordia, Divenire comunità. Comuni rurali, poteri locali, identità sociali e territoriali in Valtellina e nella montagna lombarda nel tardo Medioevo, Milano 2006; Le comunità rurali e i loro statuti (secoli XII-XV), Atti dell'VIII Convegno del Comitato italiano per gli studi e le edizioni delle fonti normative, Viterbo, 30 maggio-1° giugno 2002, a c. di A. Cortonesi e F. Viola, in « Rivista storica del Lazio», aa. XIII-XIV (2005-2006), 21 e 22; L. Provero, Le comunità rurali nel Medioevo: qualche prospettiva, in Lo spazio politico locale in età medievale, moderna e contemporanea, Atti del convegno internazionale di studi (Alessandria, 26-27 novembre 2004), a c. di R. Bordone, P. Guglielmotti, S. Lombardini, A. Torre, Alessandria 2007, pp. 335-340. Interessanti considerazioni sul forte urbanocentrismo della storiografia italiana del Novecento in A. Gamberini, Oltre la città. Assetti territoriali e culture aristocratiche nella Lombardia del tardo medioevo, Roma 2009, pp. 9-25. 2 Tra la ricca produzione storiografica sulle città meridionali degli ultimi decenni mi limito a indicare: Le città del Mezzogiorno nell'età moderna, a c. di A. Musi, Napoli 2000; E. I. Mineo, Come leggere le comunità locali nella Sicilia del Tardo Medioevo. Alcune note sulla prima metà del Quattrocento, in «Mélanges de l'École française de Rome. Moyen Âge», t. 115/1 (2003), pp. 597-610; Idem, Sicilia urbana, in Rappresentazioni e immagini della Sicilia tra storia e storiografia, Atti del Convegno di studi, a c. di F. Benigno e C. Torrisi, Caltanissetta 2003, pp. 19-41. Per un bilancio sugli studi cfr G. Vitolo, «In palatio Communis». Nuovi e vecchi temi della storiografia sulle città del Mezzogiorno medievale, in Città e territori nell'Italia del Medioevo. Studi in onore di Gabriella Rossetti, a c. di G. Chittolini, G. Petti Balbi, G. Vitolo, Napoli 2007, pp. 243-294. Sulle prospettive della ricerca sulle città siciliane cfr P. Corrao e E. I. Mineo, Pensare la Sicilia medievale, in Dentro e

Misurare, contare, governare. Le fonti tardo-medievali della comunità di Guastalla presso la Biblioteca Maldotti, in Biblioteca Maldotti. Duecento anni di storia 1817-2017, a cura di David Salomoni, Reggio Emilia, Antiche Porte editrice, 2017.

Il patrimonio documentario della Biblioteca Maldotti è particolarmente conosciuto per la ricchezza delle sue fonti di età moderna. A partire dal 1539, infatti, la presenza a Guastalla della corte di Ferrante Gonzaga diede impulso nella cittadina padana a una vera e propria piccola rivoluzione documentaria 1 . Alla produzione di fonti di natura governativa e fiscale, come corrispondenze, deliberazioni comunali, catasti e gride, si aggiunse la grande espansione delle scritture di natura giudiziaria, sia civile che penale, e culturale, come i componimenti poetici prodotti da letterati di corte e memoriali.

ALLE ORIGINI DELLA CITTÀ MEDIEVALE IL MEZZOGIORNO LONGOBARDO (SECOLI VIII-IX)

2018

sito internet: www.lavegliacarlone.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsivoglia forma senza l'autorizzazione scritta dell'Editore, a eccezione di brevi citazioni incorporate in recensioni o per altri usi non commerciali permessi dalla legge sul copyright. Per richieste di permessi contattare in forma scritta l'Editore al seguente indirizzo: info@lavegliacarlone.it Stampato nel mese di ottobre 2018 da Printì -Manocalzati (AV) ALESSANDRO DI MURO ALLE ORIGINI DELLA CITTÀ MEDIEVALE IL MEZZOGIORNO LONGOBARDO (SECOLI VIII-IX)

STORIA DI MODIGLIANA LA CITTA DELLA ROMAGNA TOSCANA

GL\NCAILISTO MAZZOL\'Í, U. Presiàente dell'Accaàcmia degtí hxcamminiti -Segrctaio ZEFFIRO CIUFFOLETII, Ord.ínaio dí storía risorgímentale e contenporanea ne\l,Ilniversítà dí Firenze MAURIZIO DEGLINNOCENTI, Ordinarto dí storía contehpor.ùea nell'Ilníversítà di Siena GIULIANO PINTO, Ord aio dí storía medieval.e wll'IJnivetsita di Fírenze REDAZIONE GIAN LUCA CORRADi Copyright O 2010 -Accadeúia degli Incamminati -Modigliana Lilografia Fabbri -Modigliana -ImpaginMione: Marika CeDni . I-A, ROCCA: MONTJMENTO SIMBOLO DELI-{ CMTA-Chíara Molducci, Francesco Salve strtni e in tutte le sue molteolici e importanti sfaccettatue. Nel caso di Modisliana e dil suo tenitorio lo studio delle strutture del

Fortificazioni medioevali e poteri nel territorio comunale di Badia Tedalda (Arezzo)

From Studi Montefeltrani n. 33. See also book by Società Storica Aretina "Fortificazioni medioevali in Valmarecchia. Ricognizioni nel territorio di Badia Tedalda ", 2013. The essay analyzes the history of medieval fortifications on the land, the western corner of Massa Trabaria, bathed by the first stretch of the river Marecchia. The available documents are largely related to the Abbey of Tedaldi and retain references to the fortifications that especially prospered under Abbot Tedalgrado and Niccolò. The documentation, however, provides useful data from the middle of the thirteenth century; the combination of sources available, the documents and the ruins of the fortifications survived, allow the construction of a general framework of the valley in the Middle Ages and the enhancement of the inheritance material now almost forgotten and lost. The essay, which is however a synthesis of larger work still in progress, examines in detail some of the fortifications of which has remained the documentary references and material.

STORIA DI MODIGLIANA LA CITTA DELI-A ROMAGNA TOSCANA

dzgtí Incammirtí-Coordinatore GIANCALLISTO MAZZOLIM, U presídpnte delrAccadenia degli Incanmínafi _ Segretuiô FFTRO C'UFFOLEITT, Odinario dí storia itorgímentale e confemporanca nel,tlniverità di Fifenz, MAÚffno DEG| n No (El{Ír, ordínarío dì storia contemporanea tuen,Ilnbersita di sietn GIULIANO Pfl{îe, Ordimio di storia tuadievale nell,thniversità dí Fírenze RXDAZIONE GIAN LUCA CORRA-Di Co!}dghi @ 2010 -Accadeùia degli IDcaEmiBati -Modigliana Litografia Fabb.i -Modigliaaa -IropagiDazioDe: Marika CeD4i VODIGLIANA NELLA REPIIBBLICA FIORENTINA Francesco Salvestrini Premessa Nella storia medievale della comunità di Modigliana il passaggio alla sovra-' nità del1a Signoria fiorentina rappresentò senza dubbio un momento epocale.

Città e territorio nella contea di Lecce, in Città e contado nel Mezzogiorno tra Medioevo ed Età moderna, a c. di G.Vitolo, Salerno 2005, pp. 229-247.

sito internet: web.tiscali.it/lavegliaeditore Riservati tutti i diritti, anche di traduzione, in Italia e all'estero. Nessuna parte può essere riprodotta (fotocopia, microfilm o altro mezzo) senza l'autorizzazione scritta dell'Editore. stampato nel mese di aprile 2005 da Stampa Editoriale -Serino (Av) Città e contado 5b.pmd 11/02/2012, 19.21 4 1 CHIAPPA MAURI, Prefazione a Contado e città, p. 7. Nei vari saggi contenuti nel volume gli autori, sulla scia della più recente medievistica, volta a correggere un'impostazione rigidamente urbanocentrica, guardano al contado come a una «realtà viva e variegata, ricca di forze e di potenzialità», con comunità rurali che seppero farsi interlocutori e indispensabili partners dei governi urbani. Sul tema dell'organizzazione urbana del territorio v. le riflessioni di CHITTOLINI, Organizzazione e distretti, pp. 7-26 e Poteri urbani, pp. 473-510. Un'attenzione allargata alla realtà europea è offerta da BERENGO, L'Europa delle città, pp. 111-170. Città e contado 5b.pmd 11/02/2012, 19.21 229